Camilla
"Hey, tutto bene? Cosa è successo?"
MI ritrovo sdraiata nell'infermeria della scuola.
Rebecca e una bidella mi guardano.
"Finalmente ti sei svegliata" fa Rebecca.
"Hai bisogno di qualcosa?" Mi chiede la bidella porgendomi dell'acqua.
"No, tutto apposto, vorrei solo stare sola"
"Non posso lasciarti qui da sola, ordini del preside"
"Posso stare io con lei, se succede qualcosa ti chiamo subito. In fondo ti ho chiamata io prima"
"Okey, va bene. Tu cerca di stare tranquilla"
"Certo"
La bidella esce dalla stanza e noto che Rebecca mi sta tenendo la mano, mentre sono stesa sul lettino.
Arrosisco, non mi aveva mai preso la mano e siamo amiche da un sacco di tempo.
Mi siedo e lascio la sua mano per alzarmi.
Un po' vorrei riprendesse la mia mano, era di conforto.
"Cosa è successo?"
"Questo dovrei chiedertelo io.. stavamo.. cioè avevamo appena archiviato la chat di.. insomma sai chi, quando hai iniziato a respirare malissimo e sei svenuta a terra. E' stato orribile, non sapevo come aiutarti."
"Mi spiace molto che ti stai preoccupando così tanto a causa mia, non ne combino una giusta accidenti"
"Vuoi parlarne di cosa hai provato durante quella crisi?"
"Mi sono tornati in mente tanti ricordi e dialoghi con lei. Liti così stupide, eppure mi facevano stare così male."
"Dovremo fare qualcosa di diverso che continuare a pensare a lei"
"Tipo dovrei divertirmi"
"Lo so che è difficile, ma hai bisogno di staccare il cervello da questi pensieri per ora."
"E dove dovrei andare? Ad una festa? Lo sai che odio le feste,
quando tutti si divertono,
io penso sempre troppo."
"Lo so, ed è proprio quello che vogliamo evitare. Mh, c'è qualcosa che hai sempre voluto fare e non hai potuto farlo?"
"No, non ho grandi ambizioni, resto sempre con i piedi per terra"
"E la testa tra le nuvole"
"Esatto"
"Cosa ti rende davvero felice? E non dire lei, perché giuro che ti picchio."
"Non so manco più chi sono ora, figurati se capisco cosa mi rende felice"
"Facciamo tutto e lo scopriamo insieme?"
"Sento di aver già fatto tutto e non voglio iniziare niente"
"Allora ricominciamo, come se fossi rinata. Devi ricominciare a vivere, non smettere." "Non so come andare avanti, se il mio passato è così pesante da soffocarmi.""Tu scrivi?"
"Non riesco più"
"Però hai tante cose da dire, me ne accorgo quando ti sfoghi con me e a volte è vero, è difficile stare dietro ai tuoi brutti pensieri, ma facciamo una cosa."
"Cosa?"
"Da oggi, quando vuoi sfogarti scrivi qualcosa. Anche solo una frase. Poco alla volta, butta tutto fuori, qualsiasi cosa, dai pensieri ai ricordi dei dialoghi con lei e poi me lo fai leggere. Hai bisogno di un punto di vista esterno, non puoi tenerti tutto dentro ed io non posso stare 24h con te, ma voglio esserci davvero per te quando posso." "Okey, ci proverò"
"Ecco, dai inizia ora"
Rebecca mi da un foglio ed una penna presi dal suo zaino.
Io lo prendo ed impugno la penna.
La mia mente è come se si resecasse o per lo meno, la testa rimane pesante, ma non riesco a mettere niente sulla carta.
"Forse mi piace che rimanga vuoto, perché mi sento così." Ironizzo.
"A voce, qual'è il primo pensiero che ti viene in mente?"
"Il problema è che se ci penso, non mi viene niente, ma se non penso, i pensieri mi tormentano"
"Se mi allontano, pensi che loro si fanno vivi?"
"Penso di si, ma non voglio ti allontani e se mi lasci sola, poi sarà la bidella ad arrivare e non voglio"
"Okey, resto qui"
"Grazie"
STAI LEGGENDO
Fidati di me
Teen Fiction[STORIA COMPLETATA] {Lesbian Story - broken heart} Camilla è la casinista della classe, ma dentro di lei nasconde tutte le sue insicurezze. Chloe è la ragazza delle feste, solare e una grossa novità nella vita della protagonista. Ma sarà in grado di...