48 Apatia

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Camilla - Giorno 2

Sono le 3 di notte e mi sono svegliata in un bagno di sudore. L'ho sognata e continuava a ripetere che non provava più le stesse cose. Queste parole mi perseguiteranno per un po'.
Apro le note del telefono, devo assolutamente scrivere qualcosa per non diventare pazza.

Non scrivo da molto tempo e non riesco a farlo.
Non so esprimere ciò che provo ora.
È veramente orribile avere la testa piena di pensieri, ma non riuscire a scriverli perché non sai più trovare una conclusione.
Mi scervello sulle parole da dire e finisco in un loop che non so manco più cosa voglio dire.
E questo è solo perché mi sono abituata a dirmi 'ogni tuo pensiero è inutile, deve essere solo zittito. Ascolta tutti, tranne te stessa. Non ti fidare mai più di te stessa, anche se hai ragione, spegni tutto, spegni ogni fottuto sentimento. Non te ne deve importare più niente. Stai piangendo? Non devi, è così stupido piangere. Stai ridendo? Perché ridi, non c'è nulla da ridere, fa tutto schifo.'.
E magari non fa tutto schifo, ci sono anche cose belle, ma ad una certa smetti e non ti senti più lì.
Un giorno ti importa troppo di tutto e l'altro meno.
Sei felice quando ricevi un'attenzione particolare, ma sai che queste attenzioni non saranno per sempre.
Salvi qualsiasi messaggio bello nei preferiti e speri che domani c'è ne sia un altro e il giorno dopo un altro ancora, ma poi finisce che la gente smette di esserci e tu smetti di nuovo di esistere.
Patetica.
Avevo creduto che saremmo state insieme tutta la vita,
avevo creduto di aver trovato finalmente una ragazza che mi amava per davvero e che lo avrebbe fatto per sempre.
Ho creduto finalmente all'amore ed ora non credo più a niente.
Mi manca quel 'noi', mi manca averla affianco e sapere che c'era sempre per me, ma ora sono sola di nuovo, se ne è andata pure lei.
Riguardo le nostre foto e mi chiedo 'ma io queste cose le ho vissute davvero?' e mi sembra surreale di essere stata così felice, dovrei smetterla di pensare, devo smetterla di illudermi.
Ora non è più parte della mia vita e non lo sarà mai più.
Alle 7 mia madre mi sveglia per la scuola e la restante ora non mi parla perché pure lei è incazzata con me per il mio menefreghismo verso il mondo.
Se c'è una cosa che non voglio fare ora, è occuparmi di qualcuno, a malapena penso a me stessa.
"Non chiedi mai come stai. Se siamo morti o vivi non ti importa niente" ripete continuamente e nel frattempo io sto crollando.
Cerco sempre di dare il massimo, ma per una volta che non ci riesco, sto a pezzi. Quanto vorrei mostrarmi sempre felice, capace di far ridere tutti e non essere mai triste.

Cosa dovrei fare ora?
Non riesco a fare niente, di tutto quello che mi piaceva, non c'è una mezza cosa che io voglia iniziare.
Non riesco manco a vestirmi, mi siedo sul letto in camera mia.
Arriva mio padre, sempre con il suo inimitabile buon umore.
"Perché stai piangendo?"
"Sto male, lasciami stare"
"Vuoi vedere che ti butto il telefono a terra e te lo distruggo?"
"Non mi aiuterebbe lo stesso ora"
"Li hai fatti i compiti?"
"Non li ho finiti"
"Brava rimani indietro"
Perché a loro importa solo di scuola?
Nella mia vita, ora, posso contare solo su Rebecca.
Le altre persone in rubrica che ho contattato per sfogarmi, fanno solo da sfondo. Una mi ha risposto "forse dovresti trovare qualcuno che ha davvero paura di perderti e che insista nel dirti quanto ci tenga a te"
Grazie per l'immensa saggezza. Io di solito mi diverto a buttarmi su una persona per due anni pensando che lei tenga per davvero a me, sono un'idiota ovviamente.
Mi sento sempre in difetto, come se non fossi capace di far nulla di buono ed ora al mio curriculum si è aggiunto che sono pure una stupida ad averci creduto nell'amore. Prendo il mio diario, non scrivo da un sacco di tempo.

OVUNQUE VAI PERDI PEZZI Scrivo su tutta una pagina.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora