15 Mi odia

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Camilla

La persona che mi stravolge la vita non è ancora arrivata e penso abbia avuto qualche problema nel viaggio d'arrivo, probabilmente si è persa ad esplorare le rocce e i piccoli dettagli che nessuno guarda o almeno voglio pensarla così visto che sono impaziente di conoscerla e tarda ad arrivare. Forse quando arriverà troverà uno scrigno del tesoro, e voi direte, cazzo é così prezioso. Beh, immaginate di aprirlo e trovarci solo polvere, tanta polvere. Personalmente sono pure allergica. Penso lo richiuderei e lo rigetterei a mare, tutta fatica sprecata. Se fossi ottimista direi, massí basta una spolverata e il forziere potrà contenere, di nuovo, tutte le cose preziose del mondo, ma sono nata pessimista e quel forziere ha pure un bel buco sul fondo.
Quando ho baciato Chloe e sono stata respinta, mi sono sentita naufraga dei miei sentimenti.
Le ho scritto dei messaggi, cose che a pensarci ora mi tirerei una teiera in faccia.
Naturalmente, ancora bollente.
<<Sai Chloe, sono proprio una stupida sai. Ho visto nei tuoi occhi qualcosa che probabilmente non capirai mai. Non ti ho nemmeno chiesto quali sono le tue preferenze sessuali o se avessi già una persona accanto e mi sono gettata nelle tue braccia chiedendo di amarmi. Sono patetica, hai ragione ad odiarmi.
Mi sento così vuota, privata di me stessa, dentro di me non c'è più niente ora. Te lo giuro, non proverò più a baciarti, ma perdonami per averlo fatto.
A volte quando leggo i libri trovo frasi che mi descrivono e non so se erano lì apposta per me oppure era cio che stavo cercando, ecco semplicemente ho sbagliato a pensare tu fossi la frase che aspettavo tra le pagine. Ti voglio bene, penso.
Spero anche te me ne voglia.
Ci vediamo domani.>>
Questo le scrissi il giorno stesso.
Mi lasciò il visualizzato senza risposta.
La mattina la aspettai e quando la vidi entrare e sedersi lontana da me, mi sentí trafitta dal dolore.
Non mi degnava di uno sguardo, mentre io continuavo a fissarla.
La prof entró in classe e vide che aveva cambiato posto.
"Signorina Chesky non può cambiare posto a piacimento, torni dalla Lenna visto che è il posto che le è stato assegnato"
"Sto meglio lontano da lei"
Sentí dire dalla sua bocca e dopo un silenzio assordante, la classe iniziò a mormorare.
Io sentí le lacrime scendere sul mio volto, le orecchie iniziare ad emettere un fischio che offuscò tutte le voci.
Magari se quel giorno non avessi fatto la cogliona, saremmo potuto diventare anche grandi amiche, ma adesso che ci penso anche i grandi amici mi hanno sempre deluso.
Vorrei solo avere degli amici che non se me vadano appena trovano qualcuno meglio di me.
Lo so, probabilmente sono la persona più noiosa di questo mondo, ma non penso che sia divertente essere uguale a tutti.
Eppure tutti hanno sempre preferito altre persone e io sono sempre finita nel dimenticatoio.
"Lenna ha bisogno del bagno?" Rise la prof vedendomi piangere.
Uscí dalla classe senza rispondere.
Ingiustizia, neanche quel giorno Stella era di turno.
Chissà cosa stava succedendo nella sua vita, visto che oramai era spesso assente.
Penso che Stella sia l'unica adulta che è capace di ascoltare. E solo dopo qualche settimana sono venuta a sapere del suo licenziamento. Anche l'unica adulta che mi sopportava, ora se ne era andata via da me. Magari avrà avuto le sue buone ragioni, cerco di convincermi. Magari la pagavano poco e ha trovato un lavoro migliore, lo spero per lei, ma mi manca tantissimo. Quando provi tanto dolore e qualcuno ti chiede di raccontarglielo, ti senti diviso a metà, vorresti tanto condividere cosa ti ha fatto male, ma dall'altro sai che sarà solo una piccolezza per gli altri. Ecco, con ogni persona con cui mi sfogo sono sempre stata sminuita con 'c'è chi sta peggio', 'non stare male per cazzate', 'te non sai cosa vuol dire stare male veramente' ecc. Volevo solo avere qualcuno che mi ascoltasse. Stella era la persona che mi ascoltava di più in assoluto. Le nostre grandi chiacchierate ogni volta che venivo sbattuta fuori dalla classe, mi riempivano le giornate. Quando mi vedeva piangere cercava sempre di rifilarmi del ghiaccio scherzando. "Beh forse per il pianto è eccessivo, ma sicura che non ti sei rotta niente?" mi diceva sempre. "Tutta integra" rispondevo sempre io. Forse ora non mi sento più così integra, mi manca la spensieratezza che avevo prima.

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