67 Sconosciute

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Camilla

Torno a casa ed inizio a scrivere.

"Non andare più via, ti prego"
"Perché?"
"Perché mi manchi e lo so che non è una motivazione convincente, ma senza di te mi sento a pezzi e nessun'altra riuscirà mai a rendermi davvero felice"
"Ormai ne sei consapevole.."
"Si, sono consapevole che mi hai dimenticata, gettata in fondo al tuo cuore, sono l'ammasso di cenere che puoi trovare nel posacenere di un fumatore"

Strappo la pagina ed inizio a scriverne un'altra

"Resta."
"Mi stai chiedendo di restare mentre mi stai allontanando dalla tua vita"
"Non voglio perderti"
"Non vuoi perdermi, vuoi che resti, se mi sento un fallimento ora è solo a causa tua. Io ti ho dato il mio cuore, ti ho chiesto di trattarlo bene, te prima mi hai illuso di essere la felicità e poi mi hai distrutto. Io non sono come le altre, io ti amo davvero, non ti lascerò mai andare via, adesso spiegami visto che te ne vai pure te, cos'ho che non va?"
"Niente"

Rifaccio lo stesso gesto.

"Come non sei ancora andata avanti?"
"Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Ti ho pianto addosso perchè mi mancavi, non perchè sono andata avanti"
"Scusa.."
"Di chi sei stata davvero innamorata? Sarebbe una domanda da fare, ma non la farò per non farmi pugnalare il cuore. Sento un vuoto enorme dentro ad aver amato con tutta me stessa qualcuno che non mi ha mai amato. E sai quando sei innamorato fai parecchie cazzate e probabilmente ne ho fatte troppe. Non sono capace di dimostrare ciò che provo, pensa che cosa stupida provare tanto e non riuscire mai a dimostrarlo e sentirmi dire che sono sempre quella giusta, la ragazza perfetta, ma allo stesso tempo così sbagliata. Senti, fai come se non avessi detto nulla, è tutto ok, sto bene, ma dopo richiamami, per favore. Dimmi che va tutto bene, che è solo un brutto sogno e ritorna tutto come prima al risveglio. Non è successo nulla di brutto in fondo, no? Noi ci amiamo ancora, giusto?"

Ok, sto delirando. Nella mia testa cerco un finale diverso che mi avrebbe reso felice, invece so che sono tornata di nuovo punto a capo.
Avevo fatto tanta strada, mente ora sto rallentando.
Lo sapevo che sarebbe stata una cazzata riscriverci ed incontrarla.

Mi venne in mente un ricordo di quando ero bambina

"Ho paura mamma"
"Se chiudi gli occhi, il mostro sparisce"
"Ma se fossi io il mostro? Se sparisco, nessuno mi fermerebbe"

La cosa più triste che esista : vedere un infelice
che sogna in grande,
ma è così fragile.

Le catene lo fermano,
lo bloccano a terra,
ha il volto della rabbia,
le guance arrossate,
'voglio uscire da qui',
grida con lacrime che gli tagliano il volto come vetro, alza gli occhi al cielo, il suo riflesso maledetto nello specchio, è così tranquillo e sta ridendo di lui.

Decido di scrivere ancora un monologo

"Sai un giorno ho scritto tutto quello che provavo su un foglio e poi l'ho strappato, ho pianto, mi sono sentita così vuota"
"Era per me?"
"Parlava di te"

"E perché l'hai strappato?"
"Non hai più bisogno di sentirti dire quelle cose da me ed io avevo bisogno di capire perché mi sentissi così male e l'ho capito, scusa ora devo andare"
"E ciò che ho fatto io"
"Si, è esattamente ciò che hai fatto te, ma io lo faccio perché ora so che non hai bisogno di una morta dentro e sei più felice se io non sono lì con te"
"Ora scomparirai di nuovo giusto?"
"Si"

Come se non fosse passato un giorno ed invece è passato tanto tempo. E si il tempo guarisce, calma la rabbia, cerca una ragione, ma come diventano sconosciute due persone che si sono cercate per tanto tempo tra la folla e poi si sono di nuovo perse, hanno smesso di cercarsi? Mi guardo intorno, conto i miei passi, ripenso a lei. Vorrei che il tempo passasse più veloce per andare avanti, per non pensarla più, ma solo quando stavamo insieme il tempo passava veloce e volevo si fermasse. Tornare indietro, non cambierebbe le cose, era destino che ci saremo divise, che avrebbe fatto male. Avrei voluto non sperare fino all'ultimo di rimediare, che tutto sarebbe andato meglio, che l'amore non finisse. Vivevo di quello, ho così tanto bisogno di amore. L'ho sempre cercato, sin da quando ho iniziato a provare i primi sentimenti per gli altri. Guardavo le coppie intorno a me e volevo avere qualcuno al mio fianco che ci tenesse davvero. Avevo trovato tutto quello che cercavo con lei, era tutto perfetto, come me lo ero immaginato ed ora, cosa mi resta? Cosa devo cercare? Chi devo cercare? Chi devo lasciare andare? Chi mi deve trovare? Chi è in grado di calmare e di curare? Chi è che si prenderà cura di me e chi si prenderà cura di lei? Sentirsi incompleti, divisi a metà, di nuovo stare male, ricominciare da capo.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora