61 Evita il temporale

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Camilla - 2 mesi senza di lei

Cerco il mio posto sicuro nel mondo, ma ogni volta che mi sembra di trovarlo, riesco a perderlo. E mi sento un disastro nelle relazioni, ora penso che ogni persona a cui tengo mi abbandoni. Faccio una fatica immensa a fidarmi di nuovo, non ci riesco a non pensare a tutto ciò che abbiamo vissuto insieme.

"Sembra quasi tu non voglia stare meglio. Ormai sono passati due mesi, dovresti essere meno triste" mi dice Rebecca.
"Tu non sai cosa significa quando continuano a tornarti in mente ricordi, di continuo, e se sono ricordi belli ti viene da piangere perché ti mancano e se sono brutti ti chiedi cosa hai fatto per meritare di viverli"

"Cosa ti fa stare male?"
"Cose stupide, tipo le promesse"
"Perché le promesse?"
"Perché tutti le fanno, ma nessuno le rispetta"
"Perché non prometti a te stessa di star meglio?"
"Perché io non so quanto tempo deve passare affinché mi dimentichi di lei e, se lei mi tormenta ogni pensiero, non riuscirò mai a stare realmente bene"
Mi venne in mente quelle giornate che tornavo a casa con gli occhi lucidi :
"Perché piangi?"
"Non ne voglio parlare"
"Dai, cosa hai? Se non ci parli mai non ti possiamo aiutare"
"Non vi posso parlare di sta cosa"
"Il problema siamo noi quindi"
"No, non è così.."
"Si lo è "
I miei genitori erano sempre convinti che il problema fossero loro, non sapevano che ero finita in un loop e non riuscivo più ad uscirne.
Andare spesso soprappensiero, non sapere mai dove i miei pensieri mi porteranno. La mia testa è una macchina perfetta, ma se pensa troppo viene compromessa.
È un mio dovere proteggerla, è una mia necessità sentirmi al sicuro.
Confusionaria, perde il filo del discorso, trabocca acqua da tutte le parti.
I peggiori pensieri ed ì più innocenti, mi lasciano correre da tutte le parti.
Razionalità, mi riporta a casa e sa sgridarmi se riprovo a perdermi.
Sono cresciuta a forza di prendere cattive lezioni iniziate tutte come buone intenzioni.

Una buona intenzione mi ha reso una persona diversa, una cattiva lezione mi sta insegnando a tirarmi su.

Ritorno nel presente con la testa.
"Non essere sempre così pessimista" dice Rebecca.
Probabilmente mi ha fatto un discorso complicatissimo e io manco l'ho ascoltata fino ad adesso.
"Tu hai mai creduto qualcosa? Ma per credere intendo che era diventata l'unica cosa che volevi nella vita e poi sei rimasta sola, delusa e hai capito che ci credevi solo tu."

"Riprovaci ancora una volta"
"Ci ho già provato troppe volte ed ogni volta non cambia niente. Non c'è nessuna, letteralmente nessuna, che sembrava ci tenesse quanto ci teneva lei, eppure è finita così."
"Il fatto è che da quando ti sei innamorata, non hai capito più un cazzo.
Non avevi mai provato tutta quella felicità messa insieme, avevi paura di perderla e l'hai persa."
"Si, se ne è andata,
anche se aveva promesso che sarebbe restata.
E la cosa più dolorosa e che ci avevo creduto.
Ci avevo creduto troppo. "

"Ci sei già riuscita una volta e per quanto faccia male,
c'è la farai ancora. Trasforma il periodo più brutto della tua vita, nel migliore che puoi vivere. "
"Come faccio senza di lei?"
"Devi far finta lei non esista più"
"Ma io so che il dolore che provo ora è a causa sua"
"Ti penti di averla amata?"
"Ho iniziato ad amare lei quando non riuscivo più ad amare veramente nessuno. Non avrei mai creduto che sarei stata la persona più fortunata del mondo ad incontrarla. Non mi pento di amarla con tutta me stessa"
"Torneresti mai indietro?"
"Si, lo farei mille volte"
"Vorresti che lei tornasse?"
"C'è una parte di me che vorrebbe lei tornasse da me, dicendo che si è sbagliata e mi ama davvero, un'altra parte che non vuole ritorni perché quando avevo più bisogno di lei, lei se ne è andata e un'altra ancora che se potesse esprimere un desiderio vorrebbe ritornare ai primi giorni e cercare un finale diverso. Insomma la mia testa non si decide, pensa che va bene cosi, ma non sto bene così. Non sono felice." "Cosa pensi di fare ora?"
"Tutti mi dicono solo che devo andare avanti e lo dicono in continuazione. Forse devo davvero lottare ogni giorno per tenerla fuori dalla mia testa, anche se fa un male cane ed è così difficile. "
"Lei non ci pensa neanche un po' a te, lo sai vero?"
"Buon per lei. Per me ha vinto lei. Io mi sento così tanto una perdente."
"Non lo sei, ci hai provato. Ti sei buttata, hai lottato fino all'ultimo, non è stato apprezzato un cazzo dì quello che hai fatto per lei."
"Doveva finire già tempo fa, sono una stupida ad averla sempre perdonata. Per me era un fulmine a cielo sereno, riusciva a smuovere ogni giornata, penso di esserne stata dipendente. Cercavo sempre un arcobaleno dopo ogni tempesta."
"Ora evita il temporale, ad ogni costo."

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