Greta
'Domani facciamo il nostro primo mese insieme, sono così emozionata' le scrivo.
'Pure io. Facciamo qualcosa insieme?'
'Vieni a casa mia?'
'Ma ci sono i tuoi?'
'No, sono al lavoro'
'Va bene allora vengo'
'Sii, finalmente possiamo stare un po' insieme'
Dal comics nascondere il succhiotto che mi aveva fatto sul collo è stato abbastanza complicato, ma penso di essere stata abbastanza brava.
Per fortuna che è inverno ed esistono le felpe.
Alle 16, lei arriva e l'accolgo scendendo le scale ed abbracciandola forte.
Non ho potuto farla venire prima perché aspettavo che i miei se ne andassero. Mio padre frequenta ancora casa mia, ma di solito viene quando mia madre non c'è, perchè altrimenti passano tutto il tempo a litigare, ma oggi lavora anche lui quindi non verrà.
Le prendo la mano e la porto nell'ascensore.
Le do un bacio per salutarla fino ad arrivare al mio piano.
Chiudo la porta di casa e mi giro verso di lei.
Sorrido, sono felicissima che lei sia qui.
Le vado incontro e baciandola la spingo fino al divano, la faccio sedere e mi metto a cavalcioni su di lei.
Mi tiene per i fianchi mentre mi bacia, amo quando lo fa.
Decido di farla sdraiare stando sopra.
È bellissimo starle addosso, sentire il suo profumo, le sue mani che si muovono timidamente sul mio corpo cercando di scoprirlo.
"Andiamo sul mio letto in camera? Così stiamo più comode" dico sperando mi dica di si.
"Va bene"
Andiamo in camera mia e questa volta è lei che si mette sopra di me e mi bacia.
Dopo qualche minuto, mi mette una mano nei pantaloni, ma ancora prima di fare qualsiasi cosa mi chiede "Posso?"
Apprezzo che mi abbia chiesto il permesso.
"Oddio non so" rispondo comunque incerta essendo la prima volta.
"Come vuoi. Se vuoi facciamo un'altra volta" mi dice tranquillizzandomi.
"Puoi" dico pensando che non so quando sarà una prossima volta.
Lei inizia e io mi sento subito a mio agio con lei.
Mi fa sentire al sicuro.
Vengo e mentre l'abbraccio stretta, riesco a dirle "ti amo"
"Ti amo anche io" mi risponde.
Mi suona il telefono mentre ci coccoliamo.
Rispondo.
"Hai lasciato la luce accesa in casa" dice mia madre.
Metto il muto "o cazzo, è tornata prima da lavoro" dico a lei. Non ho fatto caso al tempo, ma avrei voluto calcolare questa probabilità prima.
"Che facciamo?" mi chiede.
"Scendiamo, magari non ci vede"
"Okey"
Scendiamo le scale velocemente e becchiamo mia madre nel portone.
Che fortuna.
"Ciao" mi dice con aria severa.
"Ciao, stavamo uscendo"
"Non avrei voluto conoscerti così, ma piacere. Sei Camilla giusto?"
Lei risponde impacciata "ciao, si, piacere".
"Dove state andando?" mi chiede mia madre.
"A fare un giro" dico perché l'imbarazzo di tornare a casa ora sarebbe troppo grande.
"Okey" fa mia madre salendo.
La porto in un parco, è già buio essendo le 19.
Ci arrampichiamo su una struttura del parco giochi.
Fa freddo e per scaldarci restiamo vicine, le stringo la mano mentre guardiamo davanti a noi le corde per arrampicarsi dei bambini.
"Beh è stato davvero bello prima" le dico arrossendo ripensando a quel momento.
"Anche per me" dice.
"Mi spiace non aver fatto nulla io, ma sono passiva ed a quanto pare te sei attiva"
"Non importa, se vorrai fare qualcosa tipo scambiarci ruolo più avanti, ci sto. Per ora mi sta bene fare l'attiva".
È sempre così gentile e disponibile con me.
"Sei una ragazza perfetta" le dico "e sei mia" finisco la frase.
"E tu sei mia"
Restiamo per una mezz'oretta li, a baciarci ed a parlare, però ora lei deve tornare a casa e quindi mi riaccompagna sotto casa.
"Non hai paura che tua madre ci veda baciarci?"
"Beh, ci ha già visto insieme prima e lo sa di noi. L'ammetto sono terrorizzata di salire ora, ma le ho parlato un sacco di te. Spero capisca"
"Lo spero anche io, poi aggiornami"
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Fidati di me
Teen Fiction[STORIA COMPLETATA] {Lesbian Story - broken heart} Camilla è la casinista della classe, ma dentro di lei nasconde tutte le sue insicurezze. Chloe è la ragazza delle feste, solare e una grossa novità nella vita della protagonista. Ma sarà in grado di...