« Impiegheremo anni a tornare a casa! » si spazientì Arthur, per l'ennesima volta, le dita che passavano irritate tra i capelli, un lungo sospiro contro il sole che quasi accarezzava le montagne, tingendole d'arancio. « Non poteva soffrire, che ne so, di mal d'aereo? »
Dorian lo guardò torvo, continuando a muovere delicatamente una mano lungo la schiena tremante di Alessia, in ginocchio sul ciglio di quella strada in salita decisamente tortuosa.
« Come potevamo sapere? Pense à Claire et aie un peu de pitié! » lo criticò, e subito si rivolse alla giovane, con molta più dolcezza ed evidente preoccupazione. « Ti senti meglio? »
« S-sì... Grazie, » lo rassicurò, respirando a pieni polmoni l'aria fresca di montagna. Li aveva avvertiti, non appena aveva capito il gruppo si stava dirigendo verso le Alpi, che soffriva di mal d'auto. Aveva provato a dire loro che, come precauzione, avrebbe avuto bisogno di adeguate medicine ma Arthur non aveva voluto sentire ragioni, nonostante gli altri tre uomini si fossero immediatamente impensieriti, sorprendendo la stessa Alessia. Secondo lui, non era altro che una scusa per approfittare di una loro distrazione e scappare. La ragazza aveva allora stretto i denti, quando le prime salite zigzaganti avevano fatto la loro comparsa. Non era però passato neanche un quarto d'ora che un gemito preoccupante era risuonato all'interno della vettura. Arthur allora aveva frenato bruscamente, sbraitando di farla scendere immediatamente e che se avesse vomitato nella sua macchina nuova avrebbe freddato tutti quanti.
Era la dodicesima volta che chiedeva di accostare.
Forse la sedicesima. Aveva perso il conto molte soste prima.
Con un po' di fatica si rialzò da terra, con l'aiuto di Dorian che la reggeva preoccupato.
« C'est juste pour elle, que je veux rentrer à la maison au plus tôt... » sentì borbottare Arthur, con tono quasi malinconico e apprensivo, il volto fino a poco prima contratto dalla rabbia, ora mutato in quella che sembrava vera preoccupazione. Alessia s'incuriosì.
« Che cosa ha detto? » chiese, una volta risaliti in macchina. La vettura ripartì lenta, cercando di prendere velocità sulla difficile curva in salita. Lo stomaco di Alessia protestò di nuovo, ma testarda tentò di ignorarlo.
« Niente di importante, » la rassicurò Nathan. « È solo un piagnone! » ghignò, ricevendo come minaccia un sonoro sbuffo da parte di Arthur.
La seguente tratta del viaggio durò una decina di minuti in più della precedente. Non perché Alessia finalmente fosse riuscita a controllare la nausea. Aveva solo notato un particolare che, giocata bene, sarebbe potuta diventare la carta vincente per poter fuggire. A causa del suo mal di stomaco, Arthur aveva deciso di sistemarla nel sedile accanto alla portiera, pronto a farla scendere in caso di necessità. Nelle precedenti tappe, il guidatore aveva sempre bloccato la sua unica via di salvezza con la sicura per bambini. Quella volta – vuoi il caso fortuito, vuoi che Arthur fosse stato distratto dai suoi pensieri – la portiera non era bloccata.
E ancora nessuno si era accorto del gravissimo errore che avevano commesso.
È la mia unica possibilità! Pensò con il cuore a mille. Devo stare attenta a come mi comporto, o capiranno che c'è qualcosa sotto. Di certo, ragionò, non poteva saltare giù da una macchina in corsa. Nonostante non ci fosse nessun'altra vettura dietro la loro, avrebbe potuto comunque farsi male, rotolando fuori dall'abitacolo, per non parlare del fatto che avrebbe potuto sbattere la testa contro l'asfalto duro e perdere i sensi. E addio alla fuga.
Avrebbe dovuto giocare di nuovo la carta della nausea.
Dorian notò in quel momento che Alessia si stava di nuovo stringendo con dolore lo stomaco e subito informò Arthur che imprecando inchiodò sul lato della strada.
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The Way - Quando L'unica via è quella che non ti aspetti
ChickLitAlessia non ha mai davvero scelto niente per sé. Tutto le era imposto, giorno dopo giorno, dalla madre, che dettava legge in casa e nella sua vita. Poco male: vent'anni le erano bastati a farla abituare a quella sorta di schiavitù, e quando iniziata...