47 - Segreti

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Ogni parola, un pugnale.

Ogni immagine, un brivido ghiacciato.

Un numero indefinito di carte erano sparse su tutto il tavolo di legno. Qualcuna era caduta anche per terra, ai suoi piedi o poco più distante. Le fotografie scattate di nascosto erano le più terribili.

Come se le avessero strappato via una parte della sua vita privata.

Ritrovò persino una se stessa di fine settembre, davanti alla libreria in cui lavorava, in compagna di quelle tre persone dai volti familiari e tanto cari.

Mi seguivano da mesi.

Avrebbe voluto urlare.

Strapparsi i capelli.

Graffiarsi la pelle.

Purtroppo il corpo aveva smesso di rispondere ai suoi comandi. Non piangeva. Non sentiva neanche le lacrime pungerle gli occhi, come avrebbero dovuto fare. Non c'erano.

Si sentiva vuota.

« Che cosa vuoi sapere? » Le domandò Auguste, dopo averle sistemato davanti agli occhi l'ultimo plico di fotografie. Si sistemò seduto all'altro lato della scrivania, in attesa. In silenzio, gli amici e la moglie erano rimasti in disparte.

« ... Perché? » Tra il milione di domande che furiose le martellavano la testa, fu l'unica che riuscì a pronunciare.

« Abbiamo bisogno della tua persona, » le rispose deciso. Si prese qualche tempo, prima di continuare, come se cercasse di ordinare le idee. « Credo che dovremmo cominciare dal principio. Dal giorno della tua nascita. » Uno sguardo confuso si alzò su di lui, non capendone il motivo. « Sei nata il 12 Aprile del 1993, certo. Tuttavia non in Italia, ma in Francia. Per l'esattezza, in un piccolo paese chiamato Fontevraud-l'Abbaye. »

« Non è possibile, io non— » Iniziò a replicare, ma l'occhiata dura di Auguste la fermò.

« Sei di sangue nobile. Discendi direttamente da Re Luigi XVI, ultimo dei Borbone: questo fa di te la legittima erede al trono di Francia. » La giovane non seppe come ribattere, troppo sbalordita per la piega assurda che quella storia stava prendendo. Auguste le allungò una fotografia. « Riconoscerai questa donna, suppongo. »

L'immagine ritraeva una giovane donna dagli sconosciuti capelli castani e mossi. Ma il viso era inconfondibile, nonostante fossero passati di sicuro una ventina d'anni da quello scatto.

« È mia madre, Luisa... » mormorò senza parole. Non aveva mai visto sua madre con quel taglio e colore.

« Non è tua madre, » la sorprese Auguste. « Il suo vero nome è Louise. Ha una grande fantasia nello scegliere una nuova identità, avrai notato: la prima volta che entrasti in questo studio, non risi del tuo nome, ma di Louise, che non aveva fatto assolutamente nulla per nascondervi a noi. »

« N-nasconderci? »

Auguste annuì, appoggiandosi alla poltrona e incrociando le braccia al petto.

« Abbiamo progettato il tuo rapimento a lungo, ogni minimo dettaglio era stato curato attentamente. Nascesti quella mattina di metà Aprile, nell'abbazia di Fontevraud, dove tutt'ora si nasconde la famiglia Reale. Tre notti dopo, riuscimmo a rapirti senza che le tue guardie se ne accorgessero. All'alba, eravamo già a metà strada per La Tour. Festeggiammo, quel giorno. Venisti poi affidata a Louise, una signora che abitava giù in paese. Sarebbe diventata la tua balia, e insieme avreste vissuto qui, nello chalet con noi. Ci fidavamo di quella donna, ciecamente: per anni ci ha servito fedelmente. Una settimana dopo, eravate scomparse entrambe. Abbiamo impiegato anni a ritrovarti. Ginette, Claire, Elettra ed Emma sono qui per errore: credevamo fossero te. » La ragazza gelò a quella scoperta. Sono qui... solo per colpa mia? Auguste non le diede il tempo di metabolizzare. « Circa un anno fa, trovammo un'ottima pista. Per mesi ti abbiamo osservata, non volevamo ripetere per la quinta volta lo stesso errore: le tue guardie, anche loro alla tua ricerca, quella volta ci stavano pesantemente addosso. È stata la loro reazione a farci capire che tu eri quella giusta. Ti avevamo finalmente ritrovata. » L'uomo sospirò, alzandosi dalla poltrona, per aggirare poi la scrivania. « Il resto della storia la conosci. » Era già pronto a chiudere la spiegazione, come se si fosse trattata solo di una favola.

The Way - Quando L'unica via è quella che non ti aspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora