12.

1.5K 95 140
                                    

joe's party, madrid, 22:45.

Aprii la porta del locale e una musica alta mi fece sussultare leggermente ma entrai del tutto e molti sguardi furono su di me.
Joe mi salutò felice nel vedermi dopo tanti anni e mi abbracciò calorosamente.
"Quanto sei bella? Oddio." disse estasiato e risi nel mentre che mi toglievo il capotto scoprendo tutta la mia schiena.
Indossavo uno dei miei tanti vestiti mozzafiato che mi arrivava sotto la coscia e tutti non mi staccavano gli occhi di dosso ma io volevo un'altra persona.
"Mi fa tanto piacere vederti qui, sai? Mi mancano i vecchi tempi dove voi specializzandi venivate nel mio locale." disse lui pulendo alcuni bicchieri e sorseggiai il mio drink annuendo, anche a me mancavano tanto quei tempi.
"Hai perfettamente ragione però ora lavoro nuovamente qui, quindi probabile che ci vedremo spesso." dissi ridendo leggermente e Joe annuì, domandandomi altre cose ma si fermò.
"Oh, Zulema buonasera!" esclamò ad una certa e per poco il bicchiere non mi cadde a terra, non mi voltai e la mano della mora sfiorò la mia schiena nuda.
"Buonasera." ammiccò troppo vicina per i miei gusti e mi morsicai il labbro, voltandomi lentamente dato che si sedette al mio fianco elegantemente.
Spalancai la bocca incredula e indossava un blazer mozzafiato, feci vagare il mio sguardo in tutto il suo corpo e gemetti per il suo profumo meraviglioso.
Questa donna era l'ottava meraviglia del mondo e poteva succedere di tutto ma non avrei mai cambiato idea sul suo conto perché era davvero potente, bella.
"Ciao, sei stupenda." sbottai senza nemmeno accorgermene e l'araba rise, ordinando da bere con la sua autorità.
"Anche tu." sussurrò avvicinandosi e fece scorrere un dito lungo le mie braccia tatuate, ma non eccessivamente.
"Mi piacciono." aggiunse guardandomi dritta negli occhi e le sue labbra erano dipinte da un rossetto rosso acceso.
Ci stavamo divorando a vicenda.
"? Sono contenta." sussurrai sensualmente e la sua mano scese lungo la mia coscia che accarezzò piano.
"Bionda, ciao!" esclamò Saray abbracciandomi e mi alzai in tutta la mia altezza, ricambiando con un sorriso.
"Finalmente la vedo felice! Non hai idea di quanto mi abbia fatto dannare nei locali, almeno tu la riaccendi." mi sussurrò e sgranai gli occhi sorpresa, non potevo crederci che Zulema Zahir non si era divertita in tutto questo tempo.
"Guarda che ti sento." sbottò il mio scorpione alzando gli occhi al cielo e con un colpo solo, finì tutto l'alcool.
E mi venne in mente un'idea.
"Joe, mi prepareresti degli shottini di tequila da bere tutto d'un fiato? Ah, aggiungici anche del sale e limone." dissi portandomi i capelli all'indietro e Saray ci fece cenno di raggiungerla, Zulema mi guardava estasiata e si alzò camminando alle mie spalle.
"Cosa vuoi fare?" disse afferrandomi per la vita e queste lucine illuminavano il suo viso in modo impeccabile.
"Chi, io? Nulla." dissi innocentemente e mi sedetti in un divano appartato nel mentre che Joe appoggiava il vassoio nel tavolo davanti a noi.
Stava suonando una band abbastanza conosciuta e mi rilassai, toccandomi i capelli molto piano.
Zulema si tolse la giacca elegante che portava e squadrai il suo seno esposto più risaltato del solito, volevo morderglielo tutto quanto e marchiarla.
"Diamo inizio a questa festa, allora." dissi di scatto e mi leccai le labbra, l'araba mi capí al volo e afferrai del sale mettendolo un po' sul suo collo.
"Che stai facendo?" disse lei divertita ma la mia lingua stava già tracciando la sua gola molto lentamente.
La sua pelle fu ricoperta da brividi e bevvi la tequila nel mentre che Zulema aveva la scorza di limone tra le labbra, mi avvicinai e gliela stracciai dalla bocca.
"Bionda, cazzo!" urlò Saray estasiata e incominciò ad applaudire divertita, mentre la donna al mio fianco era eccitata.
Glielo leggevo in faccia.
"Vuoi giocare, biondina?" disse bevendo un'altro shottino e mi porsi verso al suo viso, appoggiando una mano sulla sua coscia tonica annuendo.
", giochiamo Zulema." sussurrai ad un centimetro dalle sue labbra e i suoi occhi neri ebbero una scintilla di fuoco.
"Mi siete mancate, finalmente." disse Saray emozionandosi appena e frugai dentro alla mia borsa afferrando le mie sigarette, facendo un cenno alla mora.
Zulema si alzò e mi seguì in tutta la sua altezza facendo rumore con i tacchi, il suo sguardo mi provocava fuoco puro e la schiena mi bruciava assai.
Aprimmo la porta che dava sul retro e mi appoggiai nel tavolo che era posizionato sotto ad un gazebo, il freddo non era tantissimo pungente essendo ad Ottobre e stavo bene senza capotto.
"Vuoi?" dissi rivolgendomi all'araba e annuì afferrando il mio pacchetto di sigarette, fumò davanti a me e amavo vederla fumare con tutta me stessa.
"Ti volevo ringraziare per il discorso di oggi, non ho smesso per un'attimo di pensarci sai? Grazie, Zulema." dissi dopo un lungo silenzio e si paralizzò sul posto, sorridendomi nervosamente.
"Volevo dirtelo, forse avrei dovuto farlo anni fa al posto di farti soffrire." disse facendo uscire il fumo dalle sue labbra e la guardai come un'ebete.
"Ormai è andata, però grazie." dissi rimarcando questo fatto e mi sorrise, fumammo in silenzio e i nostri sguardi vagavano nei nostri corpi, ci stavamo studiando a vicenda nonostante tutto.
Ad una certa Zulema buttò la cicca e avanzò verso di me, rimasi al mio posto immobile come una statua e si abbassò alla mia altezza fissando le mie labbra.
"Apri le gambe." mi ordinò autoritaria ma scossi la testa, serrando le cosce in modo tale che non potesse infilarsi in mezzo come faceva tempo fa.
"Non sono tua, scordatelo." dissi facendo una smorfietta infastidita e il suo sguardo era duro da morire.
"Hai un bel caratterino, vedo." disse infilando una mano sotto al mio vestito e gliela tolsi, non poteva fare come voleva lei perché non ero più la stessa.
"Ancora non hai visto nulla." dissi porgendomi verso al suo viso e aprii di poco la bocca, sfiorandole le labbra.
"Dimostramelo." sussurrò avvicinandosi al mio viso e mi alzai, la spinsi leggermente e mi diressi verso la porta.
Il mio polso venne afferrato con forza e in mezzo secondo ero contro al muro, con una bellissima araba davanti.
"Non provocarmi." sussurrò avvicinandosi nuovamente e sorrisi maliziosamente abbassandomi verso al suo seno che incominciai a baciare.
"Altrimenti?" sussurrai contro la sua pelle e strinse i miei capelli, attaccandomi contro al suo corpo perfetto.
Mi voleva eccome e mi lasciava fare.
"Vuoi essere punita, bambina?" disse ansimando a bassa voce e le morsicai un lembo di pelle abbastanza forte, passandoci poi la lingua sullo stesso punto sensualmente.
"Tu che dici?" sussurrai portando una mano sull'altro seno e palpai facendole rilasciare dei respiri strozzati, l'araba non rispose e chiuse gli occhi stringendo la mia spalla per reggersi.
Abbassai di poco il suo reggiseno tramite il top che portava sotto e passai la lingua sul suo capezzolo turgido, mordicchiandolo lievemente facendola sussultare dal dolore e dalla sorpresa.
"Stronza, stai cal-" disse eccitata ma si bloccò non appena succhiai, guardando il suo volto contorcersi dal piacere.
Era una visione paradisiaca vederla in questo stato e non realizzavo che mi stava facendo fare, tutte queste cose.
"Vorrei farti venire, così." sussurrai leccando e mordendo ripetutamente e la marchiai con non so quanti segni.
Tirò i miei capelli all'indietro ma mi staccai dalla sua presa, facendola arrabbiare tantissimo per come non poteva avermi.
"Ti conviene non sfidarmi." disse sistemandosi e la sua mascella era contratta da morire ma io ero già entrata nuovamente al locale, la musica era assordante e mi portai i capelli all'indietro.
Sorrisi soddisfatta e con la coda dell'occhio osservai Zulema alle mie spalle, mi voltai di scatto e la spinsi contro al muro fregandomene del resto.
Afferrai i suoi polsi abbastanza forte e li portai sopra alla sua testa, infilando piano la coscia tra le sue gambe magre.
Come fece lei tempo fa.
In questo locale.
"Ti piace, vedermi così forte? In parte è anche merito tuo." sussurrai avvicinandomi al suo viso e l'araba era inerme sotto al mio tocco così nuovo.
"Mi ecciti, ma vorrei tapparti quella bocca di merda che ti ritrovi." sbottò liberandosi e mi afferrò la gola invertendo subito le posizioni, sbattendomi contro al muro e nel farlo mi urtò la nuca.
"Ah, ma davvero? E come?" sussurrai eccitata e mi scappò una risatina che la fece sorridere, si avvicinò aumentando la presa sulla mia gola e le nostre labbra si sfioravano a stento.
"Vieni qui, ti vesti in questo modo e fai la bambina insolente cercando di farmi uscire fuori di testa? Mhm." sussurrò contro la mia bocca e gemetti apposta facendola ancora più eccitare.
"Sei già uscita fuori di testa per me." sussurrai mordendole il labbro sensualmente e lo tirai, posizionando le mani sulla sua vita stretta.
"Prova ad usare ancora una volta questo tono del cazzo con me e vedi cosa succede." mi minacciò silenziosamente e risi per quanto fosse bella questa donna, era sublime tutto ciò.
"Altrimenti, che fai?" dissi affondando le unghie e osservai il suo seno marchiato leggermente da me con dei segni viola.
"Ti ricordi, quanto urlavi sotto di me?" sussurrò avvicinandosi al mio collo e mise la mia testa di lato, incominciò a baciarmi molto lentamente e chiusi gli occhi alzando una gamba per posizionarla sul suo fianco stringendola.
", ti ho pensata spesso." sussurrai ansimando e mi marchiò talmente forte che mi vennero le lacrime agli occhi.
"Mi hai pensata nuda? O hai pensato alle nostre scopate? Dimmi bionda." sussurrò con voce rauca e portai gli occhi all'indietro per il suo tono sensuale.
Questa donna era il sesso in persona.
"Ho pensato a tutto, a quanto cazzo ti ho desiderata in questi anni nonostante sia andata con molte donne e credimi se ti dico che ti farei mia, qui davanti a tutti." dissi furiosa e le sue labbra salirono verso la mia mascella scolpita che morsicò appena.
"E tu pensi che io voglia scopare con te? Mi hai avuta già in passato." disse stringendomi la coscia scoperta e ansimai ad alta voce per i suoi baci umidi e caldi.
", vuoi venire a letto con me." dissi decisa e Zulema si staccò lasciandomi andare, scuotendo la testa incredula.
Beccata in pieno.
"Pure tu mi hai avuta comunque." aggiunsi furiosa e la sorpassai andando nuovamente al mio tavolo, il calore che stavo provando dentro era incredibile e Saray mi passò un bicchiere.
Il collo mi faceva male ed ero sicura al 100% che avevo un bel livido violaceo che marcava tutto il territorio.
Di nuovo.
Zulema ci raggiunse dopo vari secondi e si sedette nuovamente al mio fianco, incrociando le gambe e rilassandosi.
"Mi ha chiamata Lauren, prima." disse la gitana e mi paralizzai sul posto, tossicchiai leggermente infastidita e bevvi il liquido all'interno del mio bicchiere.
"Perché me lo stai dicendo?" disse Zulema e si stava agitando, strinsi la sua mano da sotto al tavolo e mi guardò nascondendo un piccolo sorriso.
"Perché ha detto che ha saputo della festa e sta venendo qui, mi è sembrato giusto dirtelo." mormorò serrando la mascella e presi una decisione, per evitare di discutere ancora stanotte.
"Sapete cosa faccio? Me ne vado, ho già litigato con quella e onestamente non ho voglia di vederla quindi, ci vediamo buonanotte." dissi alzandomi e Zulema mi guardò intensamente scuotendo appena la testa ma io avevo già il capotto addosso.
Non volevo stare qui un minuto di più.
"Hey, piccolo terremoto." sussurrò la mora afferrandomi da dietro e notai che si era vestita pure lei, stavo raggiungendo la mia macchina e continuai a camminare.
"Mhm, che?" mormorai voltandomi appena e sbuffò una risatina, si avvicinò al mio viso e mi lasciò un piccolo bacio sulla guancia amorevolmente.
Incredibile quanto fossimo cambiate.
"A me non importa di lei, bambina." sussurrò appoggiando la fronte contro la mia e sospirai, posizionai una sua ciocca di capelli dietro l'orecchio e le accarezzai il viso, facendo una leggera pressione con il pollice sulle sue labbra perfette.
"Buonanotte." sussurrai guardandola intensamente e mi lasciò andare nel mentre che salivo in macchina.
Durante il viaggio pensai a tutto ciò che era successo e incredibile come lo stomaco mi facesse male da morire.
Parcheggiai davanti a casa mia e scesi dalla macchina con le chiavi in mano, non feci in tempo ad accendere la luce che il mio telefono vibrò dalla mia borsa.
L'araba mi aveva scritta.

MESSAGGIO DA: Zulema.
mi sono dimenticata una cosa, puoi aspettarmi fuori da casa tua?

MESSAGGIO A: Zulema.
okay, ti aspetto.

Appoggiai la borsa e notai la sua mercedes nera parcheggiarsi fuori dopo una decina di minuti, la mora scese in tutto il suo splendore e decisi di raggiungerla abbastanza sconcertata.
"Cosa ti sei dimenticata?" dissi sorridendo appena per quanto fosse bella e non appena arrivò ad un centimetro dal mio viso, afferrò i miei fianchi e dopo quattro lunghissimi anni.. mi baciò.
Sgranai gli occhi rimanendo immobile ma dopo vari secondi mi svegliai dal mio stato di trance e ricambiai il bacio intrecciando la lingua con la sua, mi fece indietreggiare e la mia schiena era contro lo sportello della sua macchina.
Il nostro era un bacio passionale e talmente violento che il labbro prese a sanguinarmi un pochino, ma Zulema non si fermò e continuammo a baciarci con la nostra passione di sempre.
Morsicavo, leccavo e baciavo ogni centimetro della sua bocca predatrice che volevo solamente e unicamente per me.
Ci staccammo ansimanti e aprii gli occhi serrando la mascella, constatando che questo era in assoluto il bacio più bello che io avessi mai dato.
Zulema aveva tutto il rossetto sbavato e sorrisi lievemente, circondandole il collo e attirandola al mio viso per baciarla ancora con tanta passione e sensualità.
"Mi sei mancata bambina e volevo farlo da non so quanti giorni." sussurrò contro la mia bocca e accarezzò i miei fianchi nel mentre che io mi divoravo ancora per l'ennesima volta le sue labbra.
"Ti sei dimenticata di baciarmi?" dissi sorridendo e subito mi baciò stringendomi al suo corpo mozzafiato.
"." mormorò baciandomi ancora e ancora, senza stancarsi mai di me.
Appoggiai la fronte contro la sua e si staccò lentamente, lasciandomi infine un lunghissimo bacio che mi fece tremare.

"Buonanotte, biondina."

resilient Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora