49.

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zulema's pov.

Macarena era sconvolta.
I suoi occhi verdi erano colmi di lacrime mentre io mi trovavo nel mio letto, con una misera camicia addosso che mi copriva reduce da un'orgasmo atomico.
Eccoci qui.
"Sei sicura?" disse la biondina con vocina esile e annuii, dio se l'amavo.
L'avevo sempre amata a dir la verità, dovevo solamente fare un lungo salto verso l'altro mondo, il suo.
"Cazzo." sussurrò Macarena baciandomi con passione per vari secondi e ricambiai inspirando il suo profumo così buono.
Amavo tutto di lei.
I suoi occhi verdi.
Le sue labbra.
Il suo corpo.
Il suo profumo.
Tutto.
Ma sopratutto amavo la sua personalità così tanto forte e tenace, la sua ambizione che l'avrebbe portata davvero tanto tanto lontano se lo avesse voluto.
"Dillo, di nuovo." la sentii dire mentre stringeva i miei polsi e la lasciai fare, dio se la volevo e se lo meritava tanto.
Questa ragazza era davvero impazzita per me, mi era rimasta accanto e aveva il diritto di amarmi, di farmi sua quando lo desiderava perché se l'era guadagnato.
Nonostante fossi complicata.
La volevo vedere nel mio letto ogni notte e sopratutto tra le mie gambe, non volevo nessun altra ma solo ed esclusivamente lei e sarebbe stato così.
"Ti amo, piccola." dissi scandendo bene ogni parola e sorrise contro al mio collo, era davvero minuscola e aprii le gambe perché volevo che si posizionasse meglio in mezzo.
Era così bello dirlo, essere consapevole di provare questi sentimenti di nuovo.
La bionda mi aveva riacceso per davvero, mi aveva dato tutta quella luce che mi mancava per rinascere come una fenice.
"Anche io, ti amo." disse fissandomi e mi morsicai le labbra per quanto fosse bella senza un filo di trucco.
Mi posizionai sotto le coperte e non appena lei fece per togliersi lo strap le intimai di non farlo, volevo sentirla ancora una volta e amavo il modo in cui mi rendeva la donna più felice del mondo.
"Sei sicura?" mi domandò subito e annuii lasciandole un piccolo bacio sulle labbra, facendola rilassare.
Spalancò le mie gambe e rientrò piano dentro di me, provai un fastidio enorme non essendo tanto abituata e strinsi il lenzuolo facendo sobbalzare la bionda.
"Rimani." dissi subito non appena la sentii muoversi e annuì dando delle piccole spinte con il bacino.
Chiusi gli occhi rilassandomi sul mio letto e la strinsi a me, mentre i gemiti spezzavano il silenzio della stanza.
"Male, amore?" sussurrò contro al mio orecchio con il fiatone e mugugnai scuotendo la testa, affondando le unghie nella parte bassa della sua schiena.
Aveva comprato uno dei miei giocattoli preferiti solamente perché voleva appagarmi anche lei, come facevo io.
Per essere allo stesso livello.
"Sei mia." disse possessivamente muovendosi più veloce e gemetti ad alta voce spalancando la bocca, in estasi.
"Tutta tua." sussurrai percependo un calore assurdo dentro al mio corpo e alcune goccioline di sudore scendevano lungo la mia valle dei seni ma la bionda non si fermò, facendomi urlare.
Era così viva, ricca di vita e maledettamente circondata dal fuoco.
Mi stava distruggendo.
Stavo andando in cenere con lei.
Il suo seno combaciava con il mio e le mie gambe erano inchiodate attorno ai suoi fianchi esili, che si muovevano forte.
Questo avevo bisogno.
Avevo bisogno di lei.
Feci per toccarla ma afferrò i miei polsi inchiodandoli contro le sbarre del letto con tantissima forza e possessione.
Cazzo se ero sua.
"Ho sempre desiderato scoparti in questo mondo Zulema, non ti ho mai sentito godere così tanto." sussurrò con voce rauca mentre si muoveva ancora dentro di me e non mi permetteva assolutamente il minimo tocco su di lei.
"Ti eccita? Vedermi così." dissi trovando un minimo di lucidità e mi liberò un polso mentre stringevo il suo gluteo destro incitandola a muoversi più forte.
Ero in paradiso.
Non avevo neanche la forza di tenere gli occhi aperti, ero in estasi davvero.
"Mi fai venire con uno solo sguardo, e si, mi fai eccitare davvero tanto." la sentii dire con poco fiato in corpo e mi scappò un urlo, le gambe mi tremavano e la bionda mi fissò stringendomi il viso per tenermi ferma sotto di lei.
"Vieni per me." disse dandomi un piccolo bacio sul collo e mi guardò raggiungere l'apice, come niente.
L'orgasmo mi colpii in pieno e urlai il suo nome con le lacrime agli occhi, ogni volta farlo con lei era davvero stupendo.
Eravamo sudate e stremate, ma il sorriso che avevo sulle labbra era sublime.
"Cazzo bambina, ti ricordo che non ho più l'età per queste cose." dissi sgridandola e borbottò uscendo da me, slacciandosi poi le cinghie velocemente anche perché erano tanto strette.
Il piacere che mi aveva dato era unico.
Si sdraiò al mio fianco coprendosi con il lenzuolo e la guardai come un'ebete, aveva un sorrisetto in viso stupendo.
"Che?" sussurrò avvicinandosi e si accoccolò al mio collo mentre riprendevo fiato, ero davvero esausta ma dovevo rimarcare il mio ruolo impeccabile.
"Sei bellissima." sussurrai mettendomi sopra al suo corpo senza perdere tempo e l'avrei portata allo sfinimento.
Mi legai i capelli in uno chignon disordinato e le mani della bionda percorsero tutto il mio collo e le mie clavicole scoperte dolcemente.
Si morsicò le labbra mentre aprivo le sue gambe e le mettevo sempre timore quando mi vedeva così autoritaria.
"Tu sei bellissima." disse lei sotto di me facendosi subito piccola e sorrisi notando le lenzuola aggrovigliate attorno ai nostri corpi, mi inchinai baciandole la fronte e scesi verso le sue guance appena rosse.
"Sei la cosa più bella, che mi sia capitata Macarena." dissi togliendole una ciocca ribelle dal viso e gliela misi dietro all'orecchio dolcemente.
Le vennero le lacrime agli occhi e accarezzò la mia schiena, mettendo la testa di lato guardandomi innamorata persa, ed io non ero da meno.
Baciai il suo collo intrecciando le mani con le sue e le portai sopra alla sua testa, infilandomi tra le sue gambe.
"Ti amo." sussurrai baciandole il petto e percepii i battiti del suo cuore davvero accelerati per tutto ciò che era successo, ma il tumore mi aveva cambiata e dovevo vivermi la mia vita ogni secondo.
Scesi sempre più in basso tracciando i fianchi della ragazza sotto di me con le unghie e le lasciai un tenero bacio sulla coscia mentre ansimava eccitata.
Se fossi morta, potevo sognarmi tutto questo ma non volevo piangere ancora, avevo il diritto di stare bene al 100%.
"Mi manca il tuo sapore." sussurrai ad una certa e Macarena sorrise afferrandomi per i capelli e spingendo il mio viso tra le sue cosce, subito.
Ecco perché l'amavo.
Sapeva ciò che voleva, e non ci pensai neanche due volte a far scivolare la mia lingua dentro di lei, gemendo piano.
Mi richiamò inarcando la schiena e le sue costole erano talmente evidenti che le graffiai con le mie unghie, stringendo poi il suo seno possessivamente.
Chiusi gli occhi leccando il suo nucleo e non mi fermai, gustandola tutta quanta come non avevo mai fatto in vita mia.
Strinse i miei capelli più saldamente in un pugno e la lasciai fare mentre succhiavo il suo clitoride leccando ancora, e ancora.
La bionda urlò stringendo la mia mano e mi eccitai solamente a sentirla così per me, doveva stare bene a causa mia.
Dovevo prendermi cura di lei, tanto.
Era l'amore della mia vita ora.
"Zulema, figlia di puttana." sussurrò imprecando sottovoce e sorrisi per quanto fosse bella così stremata, la stavo davvero portando all'apice.
Mi scappò un gemito che la fece tremare sul serio e mi infilai meglio in mezzo alle sue gambe aumentando il ritmo di scatto.
E la biondina urlò.
Urlò il mio nome ed io ero la donna più felice del mondo intero nel sentirla, non mi fermai continuando a gustare il suo sapore e poi risalii lungo al suo corpo, infilandole la lingua in bocca.
"Senti, come cazzo sei buona?" le sussurrai sensualmente e mi baciò succhiando il mio labbro inferiore gemendo leggermente, era così bella.
Così piccola sotto di me.
La baciai fino a quando non ci fummo calmate entrambe e mi sdraiai al suo fianco, prendendo un lungo respiro.
"Ciao." sussurrò la bionda dopo vari minuti non appena la guardai e sorrisi porgendomi verso al suo viso, stanco.
Le lasciai dei teneri baci e l'attirai contro di me intrecciando le gambe con le sue, mentre la sua guancia era appoggiata sul mio petto.
"Ciao a te." le risposi tracciando la sua schiena nuda facendole delle carezze e gemette affondando il viso sul mio collo.
"Che scopata, Dio santo." disse ad una certa e scoppiai a ridere mentre pure lei mi seguiva a ruota, il nostro fuoco non si era mai cessato e anche ora avevo una voglia di matta di risentirla.
Macarena Ferreiro era una droga.
"Girati." le ordinai severa ma scosse la testa, baciandomi la guancia lentamente.
"Coccole prima." borbottò afferrando la mia mano e la mise nei suoi capelli, voleva che le feci delle carezze.
L'accontentai dato che l'avevo davvero distrutta ma anche lei non era stata da meno nei miei confronti.
Andava bene così.
"Piano Zule, e voglio i baci." disse dandomi ordini e si indicò le labbra con l'indice mentre gliele baciavo a lungo.
"Più piccoli, i baci." sussurrò come una bambina e alzai gli occhi al cielo mentre un sorrisetto si formava sulle sue labbra.
Glielo baciai tutto quanto e intanto accarezzavo i suoi capelli dolcemente, inspirando il suo profumo meraviglioso.
"Scopiamo adesso?" dissi dopo una decina di minuti e scosse la testa, mentre io mettevo il broncio subito.
"Ancora baci." mi ordinò con gli occhi chiusi e mi misi sopra di lei, guardandola con tanto tanto amore.
Cercai la sua lingua intrecciandola subito con la mia e le scappò un gemito mentre cercavo di afferrare lo strap da terra.
"No, è mio quello." disse ridendo e spalancai le sue gambe mettendomi nuovamente in mezzo, volevo sentirla da morire e non lo facevamo da molto.
"Zule." sussurrò mentre la tiravo dai fianchi e sfregai in modo impeccabile dando delle spinte abbastanza forti.
Gemetti contro la sua bocca e lei idem, mentre assecondava i miei movimenti con il suo bacino molto piano.
"Ti amo, da morire." mormorò lacerando la mia schiena e morsicai il suo collo mentre coprivo il suo corpo esile.
"Anche io." dissi facendomi scappare un urlo e le goccioline di sudore scendevano lungo la mia colonna vertebrale, mi veniva da piangere per tutto questo piacere mischiato con l'amore puro.
Macarena fece per baciarmi ma afferrai la sua gola aumentando il ritmo tantissimo, morsicai il suo labbro mischiando i nostri gemiti e l'ennesimo orgasmo ci colpì.
"Non fermarti." disse la bionda baciandomi con passione e non mi fermai fino a quando il mio corpo me lo permise.
Successivamente crollai al suo fianco con il fiatone e non dovevo essere da nessun altra parte se non qui con lei, al suo fianco con un sorriso sulle labbra.
Macarena si addormentò esausta e sogghignai divertita perché l'avevo davvero distrutta ma ero tanto felice.
Mi accoccolai a lei stringendo la sua vita con il mio braccio e mugugnai baciando dolcemente la sua spalla nuda.
Fino a quando non mi addormentai.

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