47.

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what would he do if
he found us out?
crescent moon,
coast is clear,
spring breaks loose
but so does fear.


Ormai avevo perso la cognizione del tempo e andava bene così, Zulema era sopra di me accoccolata e le nostre gambe erano intrecciate mentre baciava amorevolmente tutto il mio collo.
Non si stancava mai.
Ed era da un'ora buona che non smettevamo di baciarci, mi trovavo in paradiso e il suo corpo si incastrava alla perfezione con il mio perfettamente.
La sentivo sorridere contro la mia pelle ogni volta e inspirava il mio profumo, il mio seno combaciava alla perfezione con il suo e i suoi capelli mi solleticavano il viso facendomi il solletico.
Era lei la parte dominante e ricca di fuoco, ovvio che non potevo oppormi quindi la lasciai fare tranquillamente.
"Mhm." mugugnò riempiendomi di baci le guance e sorrisi mentre le accarezzavo la schiena, marchiata da me.
Avevamo pochissime ore di sonno ma era domenica quindi, ci eravamo dedicate solamente ed esclusivamente a stare bene in questo meraviglioso letto.
L'araba alzò il lenzuolo coprendosi meglio dato che essendo mattina c'era più freddo e si accoccolò meglio a me.
"Sei minuscola." dissi allargando le gambe e si infilò meglio in mezzo rilassandosi interamente contro al mio collo, chiudendo gli occhi esausta.
"Tu sei minuscola, bambina." borbottò alzando la testa e mi rubò un piccolo bacio che ricambiai amorevolmente.
"Stai bene?" le domandai spostandole i capelli da un lato e annuì mentre alzava la testa dal mio petto, fissandomi.
Quanto era bella.
Aveva questi occhioni neri e avevano una potenza stratosferica bellissima, si porse verso al mio viso e mi baciò con passione facendo scontrare le nostre lingue.
"Sei la mia ragazza, ora." disse convinta e lo stava ripetendo da mezz'ora perché avevo accettato la sua proposta.
"Ora come farò con tutte le mie spasimanti? Che tragedia." dissi ironica e Zulema sbuffò togliendosi dal mio corpo, dandomi le spalle subito.
"Amore." dissi abbracciandola da dietro e borbottò sottovoce mentre la giravo verso di me, aveva il broncio addosso.
"Amore, un cazzo." disse gelosa e scoppiai a ridere mentre mi mettevo sopra di lei, guardando la finestra che si affacciava interamente nel bosco.
Amavo questa casa, così tranquilla.
Mi infilai sotto le coperte salendo verso al corpo della mora e sbucai vicino al suo viso mentre alzava gli occhi al cielo.
"Chi sei?" disse facendo finta di non conoscermi e le sorrisi, maliziosamente.
"La tua ragazza." dissi vantandomi e la mora sorrise come un'idiota facendomi sorridere per quanto fosse bella.
"Voglio un bacio." disse indicandosi le labbra e scossi la testa, un po' offesa.
"Hai fatto un casino per una frase che ho detto e ora vuoi pure un bacio? Se lo merita dottoressa Zahir?" sussurrai appoggiandomi su un gomito per guardarla e alzò gli occhi al cielo furiosa.
"Vai dalle tue spasimanti allora." disse a bassa voce borbottando e baciai teneramente la sua spalla nuda, salendo verso al suo collo magro.
"Quanto sei mia, così imbronciata." le sussurrai amorevolmente e baciai le sue labbra con un'amore mai visto prima.
Intrecciò la lingua con la mia e mi mise sotto di lei, mentre scendeva lungo al mio corpo lasciandomi baci umidi e caldi.
Questa donna mi distruggeva.
Misi la testa di lato mentre mi baciava il collo e afferrai il telefono notando che erano a malapena le 6 del mattino.
"Zule, che cazzo." dissi mostrandole il display e scosse la testa infilandosi nell'incavo del mio collo, non avevamo dormito neanche un pochino.
La mora era di nuovo sopra di me e accarezzai la sua schiena nuda facendola mugugnare dal piacere, e infine ci addormentammo all'uniscono.
Con le mani intrecciate.

I raggi del sole colpirono il mio viso e mugugnai testando al mio fianco sperando di trovare Zulema ma percepii un qualcosa di morbido.
Erano petali.
Petali di rosa.
Mi misi seduta strofinandomi gli occhi e mi coprii con il lenzuolo con un sorriso enorme sulle labbra.
Al mio fianco c'era un biglietto e lo afferrai, con le lacrime agli occhi dato che nessuno aveva mai fatto questo per me.

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