36.

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sometimes you
just need to
distance yourself
from people.


Amelia era appoggiata sullo stipite della porta e senza pensarci due volte andai verso di lei e l'abbracciai forte a me.
"Ciao, bellissima." sussurrò baciandomi la guancia amorevolmente e mi era mancata da morire dato che non la vedevo da mesi, feci scivolare le mani sulla sua vita stretta e inspirai il suo profumo che mi fece rilassare subito.
"Quanto mi sei mancata." dissi stringendola forte e la sentii ridere perché lo stavo ripetendo.
"Bel discorso sai? A Boston parlano tutti di te e non ci siamo persi neanche un convegno, sono così fiera." mi sussurrò a bassa voce e la sala si stava svuotando dato che avevo finito.
"È tutto merito tuo." dissi felice e accarezzai il suo viso molto piano, alcune persone si fermarono per salutarla dato che anche lei stava svolgendo la sua ricerca e la lasciai, mentre mi dava un piccolo bacio sull'angolo della bocca.
Camminai con passo veloce dato che volevo uscire il prima possibile e notai Lauren litigare apertamente con Zulema, serrai la mascella e senza neanche guardarle filai dritta in sala per cambiarmi dato che ero esausta.
"Ti ho detto che ti amo!" urlò la bionda e sussultai sul posto, mi infilai una felpa al volo e mi legai i capelli mentre mi sfilavo i pantaloni della tuta blu.
Indossai i jeans stretti a vita alta e la voce di Amelia mi fece sussultare, voltai di poco la testa e la vidi salutare con un cenno l'araba per poi venire verso di me.
"Voglio portarti in un locale troppo carino che hanno aperto vicino a casa tua, andiamo?" disse dolcemente e annuii, guardai l'orario ed era veramente tardi, non pensavo che fossi rimasta così tanto dentro a quella sala.
Mi avevano tempestato tutti di domande.
"Bionda, il tuo turno finisce alle 18 quindi non puoi uscire." disse Zulema ad una certa e lanciò un'occhiataccia a dir poco enorme alla donna al mio fianco.
Lo sapevo io che doveva fare lo show.
"Senti Zulema, mi hai rotto il cazzo e devi lasciarmi stare mi hai capito? Devi lasciarmi vivere un'attimo." dissi alzando la voce tantissimo e scossi la testa cambiandomi nuovamente.
Indossai di nuovo il camice e mi vennero le lacrime agli occhi dalla stanchezza.
"Sei incredibile, non sei nemmeno grata di tutto quello che sta facendo per te e ti ostini ancora a trattarla di merda. Sai che ti dico? Appena finisce questo caso ritorna a Boston." disse Amelia alzando di poco la voce e le puntò un dito contro, era davvero arrabbiata.
"Sei la sua ragazza? Non puoi decidere per lei dato che lavora per me, toglitelo dalla testa!" urlò l'araba avanzando e automaticamente tutti gli altri fecero il loro ingresso dato che era ora di pranzo e stavamo urlando.
"Non c'entra Zulema, ho preso il primo volo disponibile per venire da lei quindi per favore, scopati chi cazzo vuoi ed evita di essere così stronza nei suoi confronti." disse indicandomi e afferrai il suo braccio tentando di calmarla ma non mi stava proprio a sentire.
"Aspettavo questo momento da secoli! Shepherd quanto mi sei mancata!" urlò Alicia facendo il suo ingresso e corse verso la mora che abbracciò forte.
Zulema scosse la testa serrando la mascella mentre Saray la fece delicatamente sedere nel divano.
"Ti è piaciuto il regalo? Ho voluto spedirtela, con un bellissimo volo di prima classe." disse Amelia calmandosi e sorrisi scuotendo la testa mentre Alicia appoggiava la testa sulla mia spalla.
"Non dovevi." dissi ancora visibilmente scossa e gli occhi neri di Zulema mi stavano lacerando l'anima in due ma in questo momento non mi interessava.
"Che sorpresa." disse Tom ad una certa entrando e Amelia alzò gli occhi al cielo, trovandoselo davanti.
"Un uccellino mi ha detto che hai fatto molto lo stronzo con Maca, se l'avessi saputo prima giuro che non ci avrei pensato due volte a farti saltare in aria le palle Koracik." disse acida e mi appoggiai nel ripiano osservandola estasiata mentre lo riprendeva.
"Hai bisogno di rilassarti, il viaggio ti ha fottuto di nuovo il cervello." disse lui prendendola in giro e decisi di mettermi in mezzo, a dir poco furiosa.
"Con il termodal che hai prescritto a Zulema sicuramente le passerà." dissi provocandolo e i suoi occhi azzurri si posarono sui miei verdi.
"Ho molta più esperienza di te ragazzina, vedi di stare al tuo posto hai capito? Sappiamo tutti qui dentro che non hai capacità." disse puntandomi un dito contro e prima che potessi replicare Amelia mi precedette.
"Chi cazzo ti credi di essere? Intanto tu non hai avuto tutto il suo coraggio, hai subito detto di no a questo caso e inoltre sei solamente un presuntuoso del cazzo!" urlò arrabbiata e sobbalzai impaurita dal suo tono di voce.
"Se tu sei così è solo merito mio, quindi per favore evita di puntarmi il dito contro!" urlò Tom guardandola male e uscì con passo veloce.
Amelia alzò gli occhi al cielo e si accoccolò nell'incavo del mio collo mentre inspirava il mio profumo, lo faceva sempre quando era arrabbiata e la strinsi a me notando lo sguardo furioso di Zulema posarsi su di noi.
Amelia era davvero tornata.

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