48.

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the truth is that we are
not afraid to love.
we are afraid that we
will not get back
the love we give.


Ethan mi sorrise emozionato mentre mi abbracciava e ricambiai, aveva finito quasi tutti gli esami e sorrisi.
"Bravissimo, novellino." dissi dandogli una pacca sulla spalla e gli offrì un caffè mentre mi appoggiavo alla macchinetta.
"Capo, il merito è anche suo e non pensavo di riuscire ad arrivare così tanto vicino all'obiettivo." disse emozionato e sorrisi, mi ricordava tanto me anni fa ed era incredibile.
"Dottoressa Ferreiro ha un minuto?" disse una voce a me conosciuta e si trattava proprio dell'araba, era da un paio di giorni che non ci vedevamo a causa del lavoro e annuii, mentre congedavo velocemente il mio specializzando.
"Mi dica." mormorai tranquilla e non sapevo nemmeno io se voleva farsi vedere dagli altri, quindi aspettai che fosse lei a parlarmene.
"Dobbiamo fare i controlli, mi sento strana." disse serrando la mascella e sobbalzai mentre strinsi il suo polso trascinandola in bagno.
"Hey." dissi afferrandole il viso e si accoccolò nell'incavo del mio collo mentre me lo baciava dolcemente.
"Bambina, volevo fare un'intervento e mi sento strana possiamo andare a fare una tac? Per favore." sussurrò abbracciandomi e la strinsi a me mentre la gitana entrava in bagno.
"Non pensavo di trovarti qui, Zule." le disse dolcemente ma la mia ragazza era stretta contro al mio corpo e accarezzai molto piano i suoi lunghi capelli neri.
"Dev'essere l'ansia accumulata perché non operi da molto è normale. Amore mio va tutto bene hai capito? Ci sono io con te." dissi dolcemente e Saray sorrise dato che era la prima volta che ci vedeva così, strinse il braccio della sua migliore e l'araba mugugnò cercando le mie labbra, mi diede un bacio veloce e si staccò andando in radiologia.
"Quanto cazzo é testarda solo Dio lo sa, ma la amo da morire." sbottai inseguendola e Saray mi affiancò mentre la vidi stendersi nel lettino, con addosso già il camice senza perdere tempo.
Feci partire la macchina e Zulema rimase in assoluto silenzio mentre le tac apparivano sullo schermo del mio pc.
Letteralmente nitide.
Non aveva assolutamente nulla.
"Che ha allora?" disse la donna al mio fianco e fermai la macchina, l'araba si rivestì subito e venne verso di noi, legandosi i capelli in una lunga coda.
"Quindi?" disse porgendosi per vedere lo schermo e sbuffò alzando gli occhi al cielo mentre io serravo la mascella.
"18 ore chiuse in quella sala e pensi che l'alien possa apparire? Sei folle se pensi questo Zule." dissi alzandomi e le intimai di seguirmi mentre entravamo nel laboratorio, assegnato solo a me.
Saray non ci raggiunse dato che aveva un'intervento quindi rimanemmo da sole.
"Che cazzo dovrei fare?" urlò la mora togliendosi il camice e camminò nervosamente mettendosi le mani sui fianchi mentre aveva uno scatto d'ira.
"Sei bloccata." dissi sedendomi sopra al tavolo e parlai con un tono di voce pacato mentre la mia ragazza sospirava.
"Non so cosa fare." disse in panico e la guardai mentre serrava la mascella, dovevo cercare di tranquillizzarla.
"Vieni qui." dissi severa e avanzò verso di me infilandosi tra le mie gambe, circondai il suo collo con le braccia e la baciai con passione.
Cercai la sua lingua mentre il suo battito si stabilizzava e le morsicai il labbro rilassandomi come niente, presi ad accarezzarle il viso molto piano e le sue mani si intrufolarono sotto alla mia maglia.
"Stai meglio?" sussurrai contro la sua bocca e annuì mentre mi baciava con una dolcezza mia vista prima d'ora.
"Magari ho bisogno di esercitarmi, non voglio che i miei pazienti muoiano perché non sono un bravo chirurgo." disse toccandosi i capelli nervosamente e una lacrima le rigò il viso mentre afferravo la sua vita e gliele baciavo tutte.
"Sei un chirurgo eccezionale, non hai pensato di iniziare a fare gli interventi affiancata da Teddy?" le proposi accarezzando le sue braccia toniche e annuì mentre accarezzava il mio viso.
Magari se stava con qualcuno del suo stesso livello era molto più tranquilla, non poteva riniziare a fare tutto come prima.
"Se non ci fossi tu, sarei persa." disse mordendosi le labbra e ci guardammo per una frazione di secondi, la vidi ingoiare il grosso groppo che aveva in gola ed era incredibile come mi stesse guardando.
"Che vuoi dirmi?" dissi confusa e scosse la testa mentre aveva le lacrime agli occhi per tutta la tensione.
"Ci sto provando, piccola." sussurrò con vocina esile e annuii accarezzando i suoi capelli mentre mi abbracciava.
Ci stava provando per davvero.

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