54.

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Zulema stava vomitando da vari minuti e stringevo i suoi capelli saldamente in un pugno, accarezzandole la schiena.
Era sotto shock.
"Zule, mi sto spaventando." dissi piangendo e rigettò ancora, mentre tentavo di calmarla con scarsi risultati.
Cercò la mia mano stringendola e le baciai la spalla mentre tirava lo sciacquone subito dopo, priva di forze.
"Chiamo Saray." sussurrai afferrando il telefono e l'araba si alzò lavandosi subito i denti con il volto rigato dalle lacrime.
Le mani mi tremavano e mandai un messaggio nel gruppo che avevamo, speravo che le nostre amiche venissero subito e Zulema andò dritta in camera sdraiandosi nel letto debolmente.
Conoscevo tutte le sue sfumature ma quella dove stava male ed era maledettamente apatica mi spaventava davvero a morte, per tutto quanto.
"Amore." la richiamai sottovoce e non mi rispose, stava tremando e la raggiunsi abbracciandola da dietro molto forte.
Non sapevo cosa dire.
Era stato tutto così inaspettato.
Dopo vari minuti sentimmo dei passi e la gitana fece il suo ingresso seguita da Alicia e Raquel abbastanza preoccupate.
"Che è successo? Appena ho visto il messaggio siamo venute qui dato che eravamo insieme." disse Alicia sedendosi al mio fianco e la donna tra le mia braccia scoppiò a piangere, mentre urlava a squarcia gola contro il cuscino facendomi sobbalzare parecchio.
Aumentai la presa sulla sua vita stringendola contro al mio corpo esile e mi feci tanto male, Saray strinse la sua mano e non avevo mai visto la mora piangere così tanto in tutta la mia vita.
Tranne per il tumore.
"Io le faccio un sedativo, è da quasi un'ora che fa così io.." sussurrai piangendo e mi afferrai il viso tra le mani mentre Saray scendeva al piano inferiore salendo poi le scale velocemente.
"È per questo, Zule?" sussurrò mostrandole il fascicolo ed eravamo tutte sconvolte per questa rivelazione.
L'araba non rispose e il suo corpo tremava mentre accarezzai il suo viso, mi porsi lasciandole dei dolci baci e strinse il mio braccio facendomi capire che aveva bisogno tantissimo di me.
"Preparo una camomilla." disse Raquel facendo un cenno alla rossa che annuì, andarono in cucina mentre Saray ispezionava il fascicolo ripetutamente.
"Ora ci prendiamo cura di voi, rilassatevi va bene?" disse accarezzando la mano della sua migliore amica dolcemente e le sorrisi.
Uscì dalla stanza chiudendo la porta per lasciarci la giusta privacy e mi allontanai delicatamente dal suo corpo.
"Dove vai?" sussurrò la mora andando subito in panico e le lasciai un dolce bacio sulla fronte, con tanta cautela.
"Stai tremando, ti prendo una felpa leggera va bene? Poi torno subito, non ti lascio amore mio." le spiegai con vocina esile e la mora annuì mentre andavo a rovistare nel mio di armadio, il mio profumo la rilassava e presi una delle mie felpe oversize.
Ritornai dalla mia ragazza togliendole il pantalone insieme al top e aveva solo gli slip addosso, baciai la sua spalla piano e accarezzò i miei capelli attaccandomi al suo collo mentre glielo baciavo.
"Ecco." dissi porgendole la felpa e la indossò portandosela al viso inspirando il mio profumo, calmandosi subito.
Afferrò delle salviette struccanti e andò in bagno per togliersi ogni residuo di trucco, mentre l'aspettavo nel nostro letto.
"Mi sento uno schifo, non so cosa dire perché lo shock che sto provando è immenso cazzo." disse venendo verso di me e si accoccolò nell'incavo del mio collo mentre accarezzavo il suo viso, privo di qualsiasi tipo di trucco.
Baciai le sue guance molto piano, insieme al suo mento, al naso, alla fronte, e infine le sue labbra perfette.
"E se tutto questo l'ha fatto prima di morire? Hai staccato la spina." dissi continuando ad accarezzare i suoi lineamenti arabi e Zulema sbuffò stringendo la mia vita, ci doveva essere per forza una spiegazione a tutto.
"Voglio andare da Addison domani." disse serrando la mascella e annuii, intanto la gitana rientrò in camera con la camomilla pronta e Zulema la ringraziò sedendosi nel bordo del letto.
Le lasciai da sole ma prima di uscire afferrai la mia ragazza per il viso e la baciai dolcemente, ricambiò dicendomi di stare tranquilla e tornai al piano inferiore.
Raquel era seduta nel nostro divano mentre Alicia cucinava qualcosa e le salutai amorevolmente, se non ci fossero loro sarei letteralmente persa.
"Hey." dissi appoggiandomi sul balcone e bevvi un sorso di acqua mentre la rossa mi sorrise, canticchiando sottovoce.
"Mia moglie sta ispezionando tutto il fascicolo e onestamente ho un po' di paura quando fa così, inutile dire che sono eccitata da morire guardala cazzo non ti faresti arrestare?" mi sussurrò a bassa voce senza farsi sentire e soffocai una risata, lo faceva per farmi distrarre e ci riusciva parecchio.
"Tu hai un problema con le manette Alicia, ma veramente grande." dissi a bassa a voce e Raquel si alzò dopo vari minuti, facendo gemere la rossa piano.
"Io non ti ho detto nulla, fai finta di niente amica." sussurrò fissando sua moglie che mi sorrise, amorevolmente.
"Nel fascicolo c'è scritto che è deceduto, e i conti tornano insieme ai suoi dati anagrafici. È Hanbal al 100%, evidentemente c'è altro sotto." disse seria e Alicia la fissò pendendo dalle sue labbra, come sempre d'altronde.
"Riguardo a te, sei un'idiota e se pensi che io non ti senta ti sbagli." aggiunse guardando la donna al mio fianco e Alicia mise il broncio subito, mi sedetti nel divano e lessi quel maledetto fascicolo.
"Nato in Egitto, causa di morte incidente stradale per coma farmacologico.." sussurrai leggendo e a quanto pare aveva dato il consenso di donare il suo sperma, due mesi prima che morisse.
"Ma che destino del cazzo." dissi serrando la mascella e sentivo gli occhi neri di Zulema su di me, mi voltai piano ed era immobile davanti al divano.
Guardò quello che avevo tra le mani e sospirò chiudendolo poi con forza, lanciandolo dall'altra parte della stanza.
Ero letteralmente sconvolta.
"Scusami, sto cercando di capire la situazione per aiutarti come si deve amore. Non voglio invadere la tua privacy." mormorai alzando subito le mani e non volevo litigare ancora con lei.
"Possiamo non parlarne? Almeno per stasera, non voglio sapere un cazzo di bambini o stronzate simili." disse nervosa e annuii cercando di non farle vedere che stavo per scoppiare a piangere come un'idiota.
"D'accordo." dissi serrando la mascella e andai in cucina per un bicchiere d'acqua mentre osservavo le mie amiche sistemare il tavolo in giardino.
L'acqua fresca mi fece calmare tantissimo e dovevo accettare anche questa di situazione perché quella donna era tutto quello che volevo, se decideva di stare da sola le avrei lasciato il suo spazio.
"I tacos sono pronti, Ali ha aggiunto anche le salse venite?" disse Saray appoggiandosi sullo stipite della porta e Zulema uscì portandosi una sigaretta alle labbra, avrebbe fumato tantissimo e si sedette mentre la raggiungevo.
"Tutto bene?" sussurrò Alicia non facendosi sentire e annuii, non vedendo l'ora di parlare con Addison domani.
Incominciammo a mangiare in silenzio e il mio sguardo vagava sul corpo della mora, le era ritornato il colorito in viso e stava mangiando scherzando con la gitana.
Volevo stringerle la mano e baciarla ma mi limitai a parlare con le mie amiche, ringraziandole ogni secondo per la cena meravigliosa che avevano fatto.
"Voglio tacos per tutta la vita." disse Alicia facendo oscillare la sua lunga coda, finendo di mangiare quello che aveva.
"Sei incredibile, a volte mi domando chi cazzo ho sposato." disse Raquel afferrandole il viso e la baciò teneramente mentre io a quella scena, abbassavo lo sguardo pensando a come comportarmi con la mia ragazza più tardi.
Ero terrorizzata.

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