Piangi, ancora meglio se implori

Capitolo 49

✧ Come un'ala ✧

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"Questa acconciatura non ti si addice."

Matthias disse immediatamente nel momento in cui i loro occhi si incontrarono.

La sua osservazione fece sussultare Layla. Momentaneamente sconcertata, rifletté sulle sue parole, cogliendone in un istante la natura beffarda.

'Questo uomo! Sta cercando di discutere di nuovo?'

"Lo so. I miei capelli sono un po'... disordinati."

disse Leyla bruscamente, in risposta alle sue critiche non ricercate.

"Un po?"

Matthias la derise, gli occhi che la scrutavano da cima a fondo. Sotto il suo sguardo sprezzante, Leyla strinse le maniglie della sua bicicletta, combattendo l'impulso di scappare. La sua incapacità di trattenere le strane emozioni che le agitavano il cuore mentre stava di fronte a lui la stava già sconvolgendo: Leyla si rifiutava di sembrare un bersaglio così facile, arrossendo solo alla vista di un uomo.

"Perché non ti sciogli i capelli?"

"Mi piacerebbe, ma hanno detto che non sembrerò una vera insegnante."

"Chi?" chiese, la fronte corrugata per il sospetto.

«La direttrice», rispose Leyla. Mentre i suoi occhi si soffermavano su di lei, lei distolse lo sguardo, le guance si scaldarono in un rosso roseo.

"Ha detto che se sembro troppo giovane, non sembrerei un'insegnante con autorità". Continuò esitante, temendo che il profondo silenzio tra loro avrebbe reso le cose ancora più imbarazzanti. "Quindi la direttrice mi ha consigliato di non avere un'acconciatura da 'studente'".

Matthias scoppiò in una risata nel momento in cui smise di parlare, una debole risatina che suonava come una brezza rilassante. Orecchie che bruciavano, continuò a distogliere lo sguardo, sentendosi una sciocca.

Con uno scherno, Matthias guardò la donna minuta in piedi davanti a lui.

"Quindi quei capelli scombinati dal vento e raccolti sono un simbolo dell'autorità di un insegnante..." disse strascicato, fino all'orlo di sarcasmo. L'orgoglio ferito le attraversò il viso e lui bevve nell'espressione timida ma carina.

"Mi sto esercitando molto, quindi migliorerò presto lo styling dei miei capelli". La sua rapida risposta, piena dello stesso orgoglio che aveva visto, lo lasciò momentaneamente trafitto.

'Questa donna non vuole mai arrendersi anche se la uccide, vero?'

Divertito dalla sua tenacia, Matthias sorrise ancora una volta.

"Bene, allora, vedremo."

"Sono assolutamente sicura di potercela fare. E se le mie abilità non migliorano per niente... mi taglierò i capelli".

"Tagliare?"

Il raggio (credo che intenda "il sorriso") cadde dal viso di Matthias alle sue parole. Quando vide Leyla annuire, assorta nei suoi pensieri, i suoi occhi si strinsero come se stesse assistendo a qualcosa di veramente orribile.

"Sì. Sembrerei molto più matura e...».

"Non tagliarli."

La sua richiesta era stranamente dolce e calma.

Perplessa e infastidita, Leyla gli lanciò un'occhiata. "Non dirmelo, ho bisogno del tuo permesso per farmi crescere o tagliare i capelli?" Lei brontolò.