Capitolo 76

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Nessun ritorno

Per un momento, nessuno di loro disse niente

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Per un momento, nessuno di loro disse niente. Kyle era troppo felice di vederla davanti a lui dopo tanto tempo, mentre Leyla era troppo scioccata e combattuta su come avrebbe dovuto sentirsi di fronte a lui.

"Ho sentito di quello che è successo con lo zio Bill." Kyle finalmente parlò, rompendo il silenzio teso tra loro. Leyla deglutì e annuì esitante...

"Vedo." rispose dolcemente prima di distogliere lo sguardo di nuovo sul tavolo a cui era seduta. Kyle la fissò per un momento, in piedi goffamente nel cafè, prima di prendere posto di fronte a lei. Notò come Leyla cercasse di distogliere lo sguardo da lui, ma la conosceva troppo bene.

"Mi dispiace." continuò, riuscendo finalmente a convincerla a guardarlo. Leyla lo fissò con aria interrogativa, chiedendogli per cosa si stesse scusando dietro l'orlo degli occhiali. In qualche modo la vista di lei in quel modo gli dava un senso di familiarità che non sapeva gli mancasse così tanto nel suo tempo lontano.

"Avrei dovuto essere qui prima, forse avrei potuto aiutarti ad alleviare alcuni dei tuoi fardelli." ha elaborato, strofinandosi i palmi delle mani in grembo in un tic nervoso, "Non sapevo cosa fosse successo fino a poco tempo fa, e come un idiota ho continuato a inviarti lettere, probabilmente irritandoti con quante fossero". rideva goffamente di se stesso, ma Leyla riusciva a malapena a riuscire a sorridere.

"Non è stata colpa tua Kyle, né di nessuno." Leyla gli fece notare: "Inoltre, non mi aspetto che tu sappia cosa è successo dato che non aveva niente a che fare con te. Dopotutto era un problema mio e di mio zio". gli disse risolutamente: "Inoltre, ora è tutto risolto. Quindi non c'è più bisogno che ti preoccupi".

Kyle annuì in silenzio, annuendo mentre si bagnava le labbra, un altro suo tic nervoso.

"Quindi... quindi va tutto bene adesso? Tu e lo zio Bill state bene?"

"Sì", sorrise minuziosamente, "In effetti sta lavorando di nuovo al ripristino della serra, è stato molto estasiato." ha provato a dire, ma sapeva che anche suo zio stava avendo difficoltà a ripagare un debito che era già stato pagato.

Leyla si tirò le maniche del maglione, gli occhi che guardavano indietro mentre evitava ancora una volta il suo sguardo. Kyle la osservò per un po', notando quanto fosse malata in quel momento. Non era così quando se n'è andato.

"Puoi sempre chiedermi aiuto Leyla", le ricordò dolcemente, "Farei tutto il possibile per aiutarti, spero che tu lo sappia".

La mascella di Leyla si strinse mentre lo ascoltava.

"Perché continui a dirlo?" domandò, uscendo duramente di quanto intendesse. I suoi occhi avevano un certo disprezzo mentre ricambiava lo sguardo. Kyle trattenne solo il suo sguardo.

"Perché so che non stai andando bene Leyla." ha risposto chiaramente. Leyla fece dei respiri profondi mentre cercava di calmarsi. "Dimentichi che ti conosco Leyla", spiegò, "Solo perché non stiamo più insieme, non significa che mi importi meno di te".

Piangi, ancora meglio se imploriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora