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Come ci si sente a condividere qualcosa con una persona? Dovrebbe essere appagante, bello e tremendamente romantico

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Come ci si sente a condividere qualcosa con una persona? Dovrebbe essere appagante, bello e tremendamente romantico.

E perché io mi sento solo un'ingrata?
Non dovrei sentirmi così.
Eppure non faccio altro che pensare che sia tutto sbagliato. Forse l'idea del 'solo sesso' mi elettrizzava e, devo ammettere che è così. Ma nonostante questo ripenso alla notte trascorsa e osservo Alexander che, dorme al mio fianco.

Allungo una mano e lo sfioro con i polpastrelli. Una parte di me vorrebbe: accarezzarlo, baciarlo e coccolarlo ma, so benissimo che le cose tra noi sono diverse. Io sarò la sposa di suo fratello lui, dovrà essere per me il fratello del mio sposo.

Dovrebbe essere così.
Deve essere così.
E perché allora desidero con tutta me stessa che, questo non finisca?
Perché voglio che sia lui ad esaudire tutti i miei reconditi desideri?

Non è giusto che voglia questo.

Nonostante questi pensieri non riesco a smettere di pensare alla notte scorsa. È stato estenuante e appagante allo stesso tempo. Non pensavo che sarei riuscita a lasciarmi andare. Quando mi ha stretta tra le sua braccia, mi sono sentita al sicuro e non ho avuto dubbi su cosa stessi per fare.

Ho guardate le stelle e le ho raggiunge più volte, ho urlato il suo nome a squarciagola, il fiato mi si è spezzato più e più volte e ho visto lui e il suo viso cambiare dal piacere appagante che abbiamo condiviso.

Non credevo che il sesso potesse essere cosi: liberatorio e anche distruttivo. Mi sono sentita libera da ogni pensiero e, pregiudizio contro me stessa. Ho pensato che fosse sbagliato che, non doveva accadere perché lui non sarà mio marito. Ma quel pensiero è durato un secondo, quando ha posato la sua bocca contro la mia intimità, si è volatilizzato lasciando spazio alla sensazione di libertà. La mia libertà. Per una volta nella vita mi sono sentita una farfalla, libera di volare con le sue ali e buttarsi a capofitto in qualcosa di estremamente sbagliato.

Lo so, sono consapevole che tutto questo non sia affatto giusto ma, Alexander è come una calamita. Più tento di restargli lontana e, mi convinco che rimarrei scottata, più questa cosa mi attrae e mi ripeto che i miei sentimenti non verranno toccati perché per lui non provo nulla.

Mi stropiccio gli occhi pensierosa e, mi volto osservando la sua schiena nuda. Sgrano gli occhi quando vedo delle macchioline rosse in gran parte di essa. Sembrano che siano state provocate e, assomigliano molto a delle bruciature. Non le avevo affatto notate ieri.

Quando mi rendo conto che si stia per voltare, chiudo gli occhi facendo finta di dormire. Se mi avesse trovata sveglia a contemplare la sua schiena, credo non gli sarebbe affatto piaciuto. Ancora con gli occhi chiusi mi giro tra le lenzuola voltandomi. Lui si avvicina e mi cinge con un braccio. «Buongiorno.» La sua voce di prima mattina è qualcosa di estremamente eccitante. È così roca che somiglia moltissimo a quando ieri ha raggiunto più volte l'orgasmo.

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