[COMPLETA E DA REVISIONARE]
Leyla Colins strappata dalla sua città natale. Lascia alle sue spalle l'uggiosa Londra, per affacciarsi ad una accaldata Miami. Che di caldo non avrà solo le temperature.
Non appena metterà piede nella reggia, dei Morris...
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Non ha intenzione di lasciarmi andare... Perché? Perché vuole tenermi qui con lui? E i segreti di cui parla?
È convinto che rivelandoli potessi scappare da lui e da questa famiglia. Conoscendo me stessa, devo dargli ragione. Nonostante il sentimento che nutro nei suoi confronti, a cui non so dare ancora un nome, se dovesse distruggermi ci metterei un nano secondo ad andare via.
Dopo la sua rivelazione, la nostra conversazione è caduta, non ne abbiamo più parlato concentrandoci sui due bambini che sguazzano ancora nell'acqua. «Ti ho spaventata?» Alice è tra le sue braccia e la somiglianza è davvero netta. Le iridi verdi brillano della stessa luce e, forse inizio a comprendere perché ha dovuto fare alcune cose.
Se anch'io un giorno dovessi diventare madre, farei qualsiasi cosa per mio figlio. Escogiterei qualsiasi cosa se, dovessero mettersi sul mio cammino se volessero strapparmelo via. «Stavo pensando che, in qualche modo hai ragione. Non ti perdonerei mai se dovessi ferirmi.»
Non so perché l'ho detto ma, volevo che sapesse come stanno le cose.
Accarezza i capelli lunghi rossi di Alice e, se la stringe ancora di più al petto. «Lo so.» Due semplici parole che, mi lasciano intuire la sua rassegnazione. Comprende che il mio perdono non avverrà così facilmente oppure, non avverrà nemmeno ma, restare qui a ingarbugliarmi la mente e capire cos'ha dovuto fare non mi porterà a nulla.
Come sempre la parte razionale di me, dice di scappare adesso, mollare tutto e andare via. L'istinto invece mi dice di proseguire, scavare ancora nei meandri del suo cuore, dargli una ragione per cui fidarsi e un motivo ancor più valido per non lasciarmi andare. «Guardate chi è tornato!»
Un timbro di voce molto familiare, arriva dalle mie spalle. Lucas mi salta dalle braccia e, corre verso il bordo piscina dove fa leva sulle sue esili braccia e corre verso suo zio. Il biondino lo solleva e lo fa girare. «Anch'io, anch'io.» Alice si dimena tra le braccia di Alexander che, la tiene ferma.
«Fate spazio che zio Giuliano sta arrivando.» Dopo aver detto questa frase, si butta a capofitto con Lucas tra le braccia, nella piscina schizzandoci tutti. «Vi sono mancato?» Si avvicina ad Alice prendendola tra le braccia mentre, Lucas è attaccato al suo collo come un koala. La bambina ride mentre, la fa volteggiare in aria e la ributta in piscina.
Quando questo breve momento termina, i due fratelli si guardano in silenzio. In momenti come questi, quando i loro occhi s'incontrano è come se dicessero mille parole che non hanno mai avuto il coraggio di pronunciare. Giuliano si avvicina ad Alexander e tende una mano, quest'ultimo l'afferra attirandolo a sé e abbracciandolo. Sorrido vedendo questa scena a cui, mi si riempie il cuore.
Non ho mai avuto un fratello ma, credo che mi sarebbe piaciuto avere qualcuno con cui parlare, a cui raccontare la mia giornata, ridere fino a farci uscire le lacrime. Si, credo proprio che mi sarebbe piaciuto avere una spalla su cui contare. «Cos'hai fatto a mio fratello?» Giuliano si volta verso di me, credendomi responsabile di qualcosa ma, alzo le mani in segno di resa e scuoto la testa.