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«Nuda, ora.» Il suo ordine è qualcosa di eccitante. Tolgo l'intimo e resto completamente nuda ma, lui non può vederlo. Il freddo della stanza colpisce i capezzoli, facendoli inturgidire. Sulla mia pelle si espandono alcuni brividi che, mi fanno serrare le cosce.
Sento che si sfila la cintura anche se, non posso vederlo, provo ad immaginarlo nella mia testa. Mi avvolge i polsi e, mi costringe a camminare. Sembra che si destreggi bene in questa stanza, come se l'avesse già fatto molte volte. Scaccio dalla testa qualsiasi pensieri, godendomi il momento.
Posa le mani fredde e ruvide sulle mie spalle, inducendomi a voltarmi. Mi fa sedere su un letto, sento il lenzuolo che si spiegazza ad ogni mio movimento. Sdraiata mi fa avvolgere le mani, sulla tastiera del letto e mi lega.
Mi ritrovo: nuda, legata ed estremamente bagnata ai suoi occhi.
«Ho voglia di portarti al limite.» Sussurra, facendo scontrare le sue labbra con una caviglia. Mi bacia, morde e succhia ogni lembo di pelle, quando arriva all'inguine riporta l'attenzione all'altra gamba. Risale ed io apro le gambe, inducendolo a posare le sue labbra proprio lì.
Ma non è questa la sua intenzione.
Con estrema sorpresa inserisce nella mia fessura due dita, facendomi sospirare. «Siamo vergognosamente bagnate.» Il suo tono gutturale mi fa ansimare e, accorgendosi di quanto sia eccitata per lui, estrae le dita, spostandosi sopra al mio corpo. Con tocco rude prende una gamba, portandosela su una spalla. Mi bacia la pelle della gamba, facendomi restare senza fiato. «Ti scoperò così da farti restare senza voce.»
«Alexander.» La mia è una vergognosa supplica.
Ma per cosa?
Cosa voglio?Lui non risponde anzi, si struscia su di me facendomi sentire la sua erezione tra le gambe. Non credevo che l'oscurità, potesse rendere il tutto ancor più eccitante. Ma è così. Vorrei toccarlo, guardarlo, ammirarlo. Invece non mi resta che immaginarlo, con un ghigno sulle labbra mentre, tortura ogni lembo della mia pelle, rendendomi vergognosamente eccitata per lui.
Con un solo scatto repentino entra dentro di me, facendomi urlare dalla sorpresa e anche da come lo sento.
«Non ho intenzione di controllarmi quindi, stammi dietro.» Un altro ordine esce dalla sua bocca. Annuisco nella mia testa mentre, entra ed esce in me, lentamente facendomi sospirare. La gamba sulla sua spalla è indolenzita di già, i seni sono rivolti verso l'alto e di rimando, stringo la barriera del letto.
Rientra un'altra volta, stringe la mia gamba sulla sua spalla per tenerla ferma e, l'altra mano mi stringe il fianco. Mi penetra aumentando il ritmo, senza perdere altro tempo.
Mi morbo il labbro per non urlare ma, la sua mano che dapprima era sul mio fianco si sposta sulla mia bocca. «Voglio sentirti urlare.»
Continua imperterrito a spingere il suo cazzo dentro di me e, urlo. «Alex...» La tastiera del letto accompagna le sue spinte, sbattendo contro il muro. Inarco il bacino andandogli incontro e, stringo le pareti intorno a lui, sentendo ogni suo pezzo di pelle. «Continua.» Non credevo di potergli dire questo, ma è così bello.
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Dark Seduction
ChickLit[COMPLETA E DA REVISIONARE] Leyla Colins strappata dalla sua città natale. Lascia alle sue spalle l'uggiosa Londra, per affacciarsi ad una accaldata Miami. Che di caldo non avrà solo le temperature. Non appena metterà piede nella reggia, dei Morris...