[COMPLETA E DA REVISIONARE]
Leyla Colins strappata dalla sua città natale. Lascia alle sue spalle l'uggiosa Londra, per affacciarsi ad una accaldata Miami. Che di caldo non avrà solo le temperature.
Non appena metterà piede nella reggia, dei Morris...
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New tork di notte è lo spettacolo più bello che abbia mai visto. Qualche gocciolina di pioggia rende ancora il tutto più romantico. Mi piace pensare che, qualcuno in qualche parte del mondo si stia baciando romanticamente sotto la pioggia.
Osservo i grattacieli, accantonando per un attimo quel sogno che, deve restare tale. Così alti, potenti e irraggiungibili sembrano che tocchino il cielo. «In un'altra vita mi piacerebbe essere un grattacielo.» Stiamo girovagando senza meta da ore ma, non mi lamento.
Brian è di compagnia anche se, abbiamo parlato solo ed esclusivamente di lui. Non mi ha chiesto nulla su di me o, su Alexander. Non do peso all'informazione che mi ha appena dato, sta bevendo da quando siamo saliti e devo dire che è molto alticcio. «Dovresti smetterla di bere.» Gli tolgo la bottiglie di vodka liscia dalle mani e, la riposo.
Lui borbotta qualcosa e, incrocia le braccia la petto. «Sembri mia madre. Peccato sia morta per overdose.» Non so cosa dire. Il tono freddo con cui pronuncia queste parole mi lascia sbigottita. Non riesco nemmeno a credere che mi abbia appeno detto una cosa del genere.
Richiamo l'attenzione dell'autista e lo accompagno a casa sua. Non posso lasciarlo in balia di se stesso. I miei occhi scrutano la figura di Brian, sembra che stia dormendo ma, quando un singhiozzo esce dalle sue labbra, mi rendo conto che sta piangendo. «Brian.»
Si porta le mani al viso e, si scompiglia i capelli frustrato. «Doveva andare tutto alla perfezione. Tu dovevi salire su quest'auto, avrei dovuto farti bere e portarti nel mio appartamento. Era tutto perfetto, dannazione.» Prende a pugni il sedile con così tanta potenza che mi sembra fuori di sé.
Cerco di mantenere la calma e, riflettere su cosa fare nell'immediato. Scappare e correre via da qui, sotto questa pioggia battente è un'idea allettante, forse la più intelligente che mi sia venuta in vita mia e al diavolo se dovesse venirmi una polmonite.
Ma...
Ma non posso lasciarlo qui. Non senza avere delle risposte che, molto probabilmente non mi piaceranno per niente. «Perché avresti fatto tutto questo?» Dei suoi occhi verdi non è rimasto nulla, le ridi sono completamente nere e, fanno paura. Indietreggio instintivamente quando cerca di afferrarmi per un braccio. Quando ci riprova nuovamente, mi porta accanto a sé con un semplice gesto.
La mia testa poggiata sul suo petto e, la sua presa ferrea per tenermi stretti i polsi. Una risata spaventosa fuoriesce dalle sue labbra, facendomi sussultare sul posto. Sto tremando di paura ma, lui non se ne accorge. Forse se ne sarà accorto ed è eccitato di questo. «Perché i Morrison hanno rovinato la mia vita e, quella di mia madre.»
Perché tutto conduce a loro? Perché la mia fottuta esistenza, deve essere associata alla loro?
«Io non so chi siano, ti prego Brian.» Sussurro, pregando che mi lasci andare. Ma quando l'auto si ferma anche lui capisce dove siamo.
