Quando nella villa non c'è più nessuno, restiamo solo noi, intorno ad un tavolo a fissarci. O meglio, preferisco concentrarmi su Ludovica, piuttosto che su Giuliano e Rosie davanti ai miei occhi. «Questa serata mi ha praticamente distrutto.» Alexander si siede accanto a me, allentandosi la cravatta.
La sua mano, si posa sulla mia coscia in un gesto puramente istintivo e come se il suo posto fosse da sempre quello. «Io avrei qualcosa da dire, prima che iniziate ad andare nelle vostre camere.» L'allusione di Ludovica mi coglie impreparata e sento le mie gote tingersi di rosso. «Oh, ma dai...Non fare la santarellina adesso. Sappiamo entrambe quanto ti sia mancato.» L'occhiolino che mi riserva mi lascia senza parole.
Di riposta sento la mano di Alexander stringere ancor di più la mia coscia e risalire. Deglutisco, cercando di nascondere cosa stia accadendo sul serio. «Di cosa vuoi parlarci Ludovica?»
«Voglio andare via.» Non usa nessun mezzo termine. Lo dice tutto d'un fiato, come se non potessimo capirlo e costringerla a ripeterlo. I suoi occhi, balzano da un fratello all'altro mentre la mano dell'uomo che ho accanto, lascia il mio corpo.
Lo vedo di sottecchi, stringere i pugni sotto al tavolo. «In che senso vuoi andare via? Dalla reggia? Posso prenderti un appartamento in città, oppure in campagna se vuoi.» La mia mano questa volta si muove da sola e raggiunge la sua stringendola.
Gli occhi di Alexander incontrano quelli di Ludovica, e scuotendo solo la testa in senso di diniego. «Non voglio una casa in campagna, o tanto meno un appartamento in città. Voglio andare via.» Ludovica si alza dalla sua sedia e si avvicina al fratello maggiore. La accoglie tra le sue braccia, facendola sedere sulle sue gambe. «Sei stato fin da quel giorno il mio principe azzurro. Abbiamo vissuto insieme tutti questi anni, è arrivato il momento per me di togliere le tende.» Dagli occhi di Alexander scendono alcune lacrime che, la sorella prontamente asciuga con estrema cura. «Sarai sempre la mia roccia. Il mio grande fratellone, quello che ha sempre cercato di proteggermi e ti vorrò sempre bene.»
«Se dovessi andare via, come farò a proteggerti?»
«Non devi farlo. Non più. Vado via anche per questo. Voglio imparare a proteggermi da sola, non ho bisogno di dipendere da qualcuno, se non da me stessa.» Ludovica decide di alzarsi dalle gambe di Alexander e osserva anche Giuliano. «Vado via domani mattina all'alba. Volevo solo avvisarvi di questo.»
«Non puoi andartene.» L'urlo di Alexander non sembra fermarla anzi, continua a salire le scale senza girarsi indietro. Senza che me accorgessi, anche Giuliano e Rosie sono andati via. «Non può andarsene. Non può...»
«Si che può. E forse ti sembrerà in questo momento, una decisione affrettata ma è la sua. Ludovica è abbastanza grande da poter decidere in autonomia, senza che nessuno le dica qualcosa.» Mi alzo dalla sedia, avvicinandomi a lui.
«Perché va a finire sempre così?» Le sue mani si posano dietro la mia nuca, inducendomi ad inclinare la testa per poterlo guardare negli occhi. «Perché le persone che amo vanno sempre via?»
«Non sarà per sempre.»
«Sarà comunque un tempo lungo, senza mia sorella.» Le nostre mani s'intrecciano e lo conduco di sopra, in quella stanza in cui una volta dormivo anch'io. «Allora aveva ragione Ludovica, ti è mancato anche a te?»
Le sue mani stringono la mia vita ma, le allontano subito prima che possa fraintendere. «No, Alexander. Non sono qui per questo. Nonostante tutto ciò che sia successo, non credo che tornare insieme ci faccia bene.»
«Ho fatto qualcosa di male?»
«No, no. Assolutamente, no. Solo che adesso, la famiglia si sta dividendo. Tua sorella partirà domattina presto, Giuliano e Rosie loro... hanno una famiglia e un giorno o l'altro andranno via anche loro e tu hai bisogno di tutto l'aiuto possibile, per staccare questo cordone che vi ha sempre legati. Io ci sarò sempre, per darti tutto il supporto ma, non chiedermi di andare oltre perché non ci riuscirei.»
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Dark Seduction
ChickLit[COMPLETA E DA REVISIONARE] Leyla Colins strappata dalla sua città natale. Lascia alle sue spalle l'uggiosa Londra, per affacciarsi ad una accaldata Miami. Che di caldo non avrà solo le temperature. Non appena metterà piede nella reggia, dei Morris...