27

1.7K 59 4
                                    

Ed eccomi qui, ad osservare New York sospesa in alto e dire forse addio a questa meravigliosa città

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ed eccomi qui, ad osservare New York sospesa in alto e dire forse addio a questa meravigliosa città. La Grande Mela è stata da sempre la mia città preferita, ricordo i racconti di mio padre quando mi raccontava la favola delle buonanotte. Istintivamente, chiudo gli occhi e, poggio la testa vicino al finestrino dell'aereo, ricordando quel momento...

Sono nel mio lettino e, stringo tra le braccia il mio piccolo rossetto di peluche, aspettando mio padre per la favoletta della buonanotte. Sento la porta d'ingresso aprirsi e, i passi di mio padre lievi farsi sempre più vicini.  «Leyla.» Mi chiama e il mio nome, sulla sua bocca è come una melodia.

Allargo le braccia e lui si siede accanto a me, stringendomi in un forte abbraccio. È stato fuori tutta la giornata ma, come sempre ritorna a casa per la favoletta della buonanotte. Resto in silenzio e attendo che inizi la storia. Non abbiamo libri di favole, non so leggere e quindi mi affido a lui e alla sua fervida immaginazione.

Appoggio la testa sulle sue gambe mentre, le sue mani accarezzano i miei capelli e, mi lascio cullare dalle sue parole. «C'era una volta, una principessa dai lunghi capelli neri. Era bellissima, una bellezza rara ma, la cosa che la rendeva così era la sua infinita dolcezza. Aveva la capacità di leggere dentro le persone, era sempre buona con tutti anche, se molti la guardavano con occhi diversi. Nessuno poteva eguagliare la sua bellezza così, tutte le ragazze del paesino in cui viveva le remavano contro. Finché un bel giorno, un cavaliere con l'armatura scintillante la vide e s'innamorò perdutamente. La portò con se, in una città che chiamano: la Grande Mela. Una città enorme, dove prende vita: l'amore. Lì sotto una pioggia scrosciante, si scambiarono il loro primo bacio e vissero per sempre felici e contenti.»

Apro gli occhi, rendendomi conto che una lacrima è sfuggita al mio controllo, rigandomi la guancia. Mio padre è sempre stato presente per me. Anche se, le sue storie non erano come quelle che ogni bambino conosceva. Io avevo le sue storie e, questo mi bastava. Avevo la sua presenza, gli abbracci di ogni notte che, racchiudevano quanto mi fosse mancato. Avevo lui e, non potergli raccontare che la sua principessa ha baciato il suo principe proprio come in quella favola, mi fa male.

Ho capito troppo tardi che, in quella storia la principessa fossi io. Mi stava avvisando già allora che, qualcuno sarebbe venuto a prendermi. Me lo stava dicendo sotto forma di favola della buonanotte, dove anche lui riponeva le speranze che, Alexander fosse davvero un principe e che mi avrebbe salvata.

Ma, Alexander Morrison non è un principe.
Ed io non sono una principessa almeno, non la sua.

Il ritorno solitario da New York è stato strano. Sono sola su quest'aereo, dopo averci fatto la doccia mi ha lasciato un biglietto tra le mani ed è sparito. Non ho potuto fare altro che, prendere il jet privato e tornare a Miami. Sono di nuovo nella reggia, dove l'aria fresca investe il mio corpo, facendomi rabbrividire. Credo che non mi abituerò mai, alla freddezza di questo posto.

Dark Seduction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora