Quando arriviamo davanti ai miei occhi c'è un enorme tenuta. L'autista non si ferma davanti alla porta principale bensì, fa il giro di essa portandomi sul retro. Alexander è lì che mi aspetta, impeccabile nel suo abito nero. Non l'ho mai visto con qualcosa fuori posto, quindi anche in queste situazioni lui è perfetto, forse anche di più.
Scendo e resto ferma davanti a lui mentre, i suoi occhi verdi scrutano la mia figura. «Sei...sei...Wow. Io non ho parole.» Sorrido, nel vedere Alexander per una volta in difficoltà e, devo ammettere che mi piace. Mi porge la sua mano che afferro prontamente e, ci dirigiamo all'interno. C'è un lungo corridoio che percorriamo e, ci addentriamo mentre, sento il vociare farsi sempre più insistente.
Quando arriviamo quasi alla fine del corridoio, intravedo delle scale e mi blocco. Le voci sono al di sotto di quelle scale che dovrei scendere. «Andrà bene.» Alexander parla ma è come se non lo sentissi. Sono intenta ad osservare quell'enorme scalinata e, poi affrontare tutti i presenti. «Ehi, Guardami.» Prende il mio viso tra le sue mani, facendomi scontrare con i suoi occhi. «Sei bellissima, Leyla.»
Non riesco a dire nulla, accetto la sua mano e insieme ci dirigiamo verso la scala. Quando iniziamo a scendere, nella sala cala il silenzio e nessuno osa emettere un solo rumore. Gli occhi sono rivolti tutti verso di noi, stringo forte la mano di Alexander e lui non dice nulla, nemmeno quando le sue mani sbiancano. Cerco di sorridere e, non farmi vedere debole ai loro occhi. Quando abbiamo finito di scendere le scale, Alexander come se fosse già abituato a tutto questo mi conduce al centro della pista, cingendomi la vita col suo braccio.
La musica lenta riempie tutta la stanza mentre, noi dondoliamo e ci guardiamo negli occhi. «Sei bellissimo anche tu.» Non so perché l'ho detto ma è ciò che pensò. I capelli neri tirati indietro dal gel, gli occhi verdi scintillano sotto le luci dei lampadari di cristallo e, il vestito nero elegante gli dona come sempre la solita aria da imprenditore irraggiungibile.
Sul suo volto compare un sorriso e, per un attimo sembra che ci siamo soltanto noi. Non ci sono altre persone che non conosco, non c'è Mia Williams ma ci siamo noi: Leyla e Alexander. «Quanto vorrei che non ci fossero queste persone, questa parrucca. Vorrei che ci fossimo solo noi.»
Le mie mani cingono il suo collo e, il mio volto si avvicina al suo. «Guardaci, siamo solo noi. Sono Leyla, nonostante questa maledetta parrucca...ci sono io.» Avvicino il suo volto al mio e faccio scontrare le nostre bocche, in un semplice bacio a stampo.
Quando la musica finisce, veniamo circondati dai presenti che si presentano a me e, parlano di affari con Alexander. Le donne mi scrutano con curiosità mentre, i loro uomini si limitano a fare i complimenti all'uomo accanto a me. Lui sorride cortesemente e, porge la mano a tutti loro.
Alla fine, quando anche l'ultimo degli imprenditori si è presentato, ci dirigiamo al nostro tavolo dove posso ben notare di non essere da soli. «Fratellone!» Ludovica abbraccia Alexander mentre, mi porge la sua mano. «Io sono Ludovica molto piacere.» Accetto la sua mano ma, lei di slancio mi abbraccia. «Non mi fido di te, puzzi di marcio e sono alquanto sicura che ti sia avvicinata a mio fratello solo per i soldi.»
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Dark Seduction
ChickLit[COMPLETA E DA REVISIONARE] Leyla Colins strappata dalla sua città natale. Lascia alle sue spalle l'uggiosa Londra, per affacciarsi ad una accaldata Miami. Che di caldo non avrà solo le temperature. Non appena metterà piede nella reggia, dei Morris...