Sanem
Dopo la cospicua colazione di questa mattina rigorosamente con la torta al cioccolato preparata dalla mia adorata nonna Serkan mi ha dato un passaggio fino al lavoro. Circa tre anni fa ho iniziato a lavorare in questo negozio Adonis che vende abbigliamento da donna ma chi entra per comprare qui deve essere veramente ricco altrimenti non mi spiego come fa la gente a permettersi questo lusso perché Adonis vende solo abbigliamento elegante, prestigioso e decisamente troppo caro.
<Buongiorno collega e buon compleanno> mi saluta in modo raggiante Nuray la mia collega nonché migliore amica mentre si butta tra le mie braccia in una specie di abbraccio.
<Come fai ad essere così felice anche la mattina presto?> chiedo curiosa ricambiando il suo abbraccio per poi appoggiare la mia borsa dentro l'armadietto del personale.
<Meglio essere felici che tristi no?>
<Meglio dormire che sorridere senza un motivo> controbatto per poi andare ad aprire finalmente il negozio al pubblico. Con Nuray ci punzecchiamo in continuazione però questo è il nostro modo di fare e se magari possiamo sembrare tutto tranne che amiche in realtà ci vogliamo molto bene. Questa ragazza è troppo energica la mattina mentre io vorrei tornare a letto e dormire tutto il giorno cosa che non posso fare dato che devo lavorare.
<Serkan mi ha mandato un messaggio, potevi dirmi che siamo state invitate alla festa di Can>
<Nuray io a quella festa neanche ci volevo andare> rispondo sbuffando mentre mi dirigo verso la signora che mi ha fatto segno di darle una mano. Mi piace il mio lavoro, con tutto che la maggior parte del tempo ho a che fare con donne e ragazze decisamente troppo estroverse però mi piace lavorare in questo negozio.
<Sicuramente sarà una festa pazzesca> strilla felice al solo pensiero mente e io mi compro le orecchie con le mani.
<Non urlare pazza, spaventerai le clienti> sbotto contro di lei a bassa dopo aver fatto pagare la signora di prima.
<La festa di Can non sarà così pazzesca come ti pensi. La musica di farà diventare sorda mentre il fumo causato dalle sigarette ti farà bruciare anche gli occhi oltre che i polmoni e poi lui è un pallone gonfiato che...>
<Sanem>
<No davvero Nuray, è così pieno di se, stronzo, arrogante...>
<Sanem vedi che...>
<E dio quando mette la musica così alta ogni volta mi fa rimbombare la casa>
<Sanem lui...>
<Si Nuray proprio lui, è uno stronzo senza un minimo di rispetto per le povere persone come me che la notte cercano di dormire> rispondo infastidita ma quando vedo la mia amica farmi dei strani segnali con gli occhi mi acciglio.
<Non sapevo che la mia musica urtava il tuo sistema nervoso bambolina> strabuzzo gli occhi quando mi rendo conto che la persona che ha appena parlato alle mie spalle è lui, il mio incubo peggiore, il mio vicino di casa Can. Cosa ci dia lui qui?
<Guarda potrei farti una lista e non mi basterebbe ugualmente per descrivere quanto odio la tua musica> rispondo in modo pacato mentre finalmente mi giro verso di lui.
<Ciao bambolina> mi saluta in modo educato sorridendomi. So che lo fa apposta, lui sa quanto odio quel stupido nomignolo che mi diede anni fa quando per la prima volta ci siamo incontrati.
<Tekin> ricambio il saluto in modo indifferente. Davanti a lui non l'ho mai chiamato con il suo nome e forse mai lo farò dato che so quanto odia essere chiamato in questo modo. Lui adoro quando le ragazze cadono ai suoi piedi chiamandolo in modo smielato per nome ma a me piace solo innervosirlo.
<Puoi semplicemente chiamarmi Can>
<Certo, Tekin, dimmi pure hai bisogno di qualche vestito? Non penso che ne vendiamo per la tua taglia> riposando beffandomi di lui cercando di restare seria e non scoppiare a ridere soprattutto quando vedo i suoi occhi diventare neri per il nervoso. Lui odia essere preso in giro.
<Mi serve un vestito per una ragazza> fa spallucce quasi indifferente ma io vedo come i suoi muscoli si sono incordati. Ma che problemi ha ora?
<Come è questa ragazza?> chiedo poi diventando seria entrando in modalità commessa. L'unica cosa che voglio e farli trovare più veloce possibile il vestito che tanto vuole per poi spedirlo a calci fuori di qui. Ma io dico, con tutti i negozi che ci sono in Adalia proprio qui doveva venire?
<Alta più o meno quanto te ma decisamente molto più bella>
<Grazie per avermi dato della brutta> commento in modo pungente mentre afferro un vestito nero in velluto con le spalline sottili e la scolatura a cuore. È un semplice vestito ma che a me è sempre piaciuto ma dato la cifra non potrei mai permettermelo.
<Mi piace> ammette sincero dopo aver fissato il vestito per troppo tempo, tempo in cui a me è salito il nervoso per l'attesa, io odio aspettare.
<Nuray fai una bella confezione al signore io devo andare> mi giro di spalle con l'intenzione di andarmene ma vengo fermata quando la sua mano afferra il mio polso tirandomi leggermente indietro. Giro di poco la testa guardandolo da sopra la mia spalla e quando vedo i suoi occhi guardami in quel modo che solo io capisco impreco mentalmente per avermelo dimenticato.
<Buon compleanno bambolina> sussurra piano mentre stringe ancora più forte il mio polso segno che non è pronto per lasciarmi andare ed io senza pensarci mi giro del tutto verso di lui afferrando l'altra sua mano con la mia stringendola più forte possibile mentre senza dire una parole continuiamo a guardarci negli occhi lasciando loro stessi a parlare la nostro posto.
<La tua confezione è pronta> la voce di Nuray si fa sempre più vicino a noi e come per magia il nostro strano momento finisce all'istante quando lui decide di mollare la presa su di me.
<Non ti voglio stasera alla festa> parla in modo duro e senza degnarmi di uno sguardo mi sorpassa andando a pagare quel maledetto vestito.
<Cafone> sbotto a bassa voce mentre il mio stato d'animo cambia nuovamente, e nuovamente per colpa sua.
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Amore a primo sguardo
RomanceIn revisione Può lo sguardo di una persona entrarti così dentro e farti innamorare? Due occhi scuri con uno sguardo penetrante in guardo di soggiogare chiunque al suo volere e di questo Can è cosciente, infatti le donne sono tutte avvinghiate a lu...