Capitolo 28

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Sanem

"Damla Tekin ha ucciso i tuoi genitori" non faccio altro che ripetermelo in continuazione da quando sono scappata via di casa. Come ha potuto fare una cosa del genere? Con quale coraggio ha privato due persone della proprio vita decidendo il loro destino? E se non fosse vero? E se tutto questo la nonna llo ha detto solo per tenermi lontana da Can, infondo a lei non è mai piaciuto. Chi è Bahar Nuran e perché non ci ho mai pensato a questa verità? Quando lei mi raccontò dei miei genitori ero troppo piccola per capire e con gli anni mi sono solo aggrappata all'unica persona che pensavo fosse parte della famiglia. "Aveva solo 26 anni quando è morta" era questo quello che da piccola mi ripeteva e forse se solo non mi sarei lasciata trascinare dalle emozioni avrei capito molto prima che Bahar non può essere mia nonna, no di sangue perlomeno. La mia matematica sarà un po' arrugginita ma se la nonna adesso ha 60 anni all'epoca quando la mamma è morta 24 anni fa ne aveva solo 36 e non potrà essere mai la mamma di mia madre dato che tra le due ci sono solo 10 anni di differenza, come ho fatto a non capirlo prima? Per anni ho vissuto nella menzogna credendo in qualcosa che in realtà non esiste.

<Sono un randagio> parlo a voce alta mentre ridacchio nervosa. Mi succede sempre quando sono sotto stress.

<Fanculo> impreco a bassa voce quando la suoneria del mio telefono mi spaventa.

<Che c'è?> rispondo in modo duro senza controllare nemmeno chi fosse.

<Dove sei Sanem?> sentire la voce di Can mi fa sospirare sollevata. La nonna può dire quello che vuole, può cercare di allontanarmi da lui ma io non rinuncerò al nostro amore, lui è l'altra metà del mio cuore e qualsiasi cosa sia successo tra sua madre e i miei genitori io lo scoprirò ma non sarà in grado di separarci, no quando ci amiamo.

<Sono a casa Can>

<Cosa è successo?> chiede in modo preoccupato mentre io istintivamente sorrido stupidamente. Lui è l'unico a comprendere il mio stato d'animo anche quando fingo.

<È più complicato di quanto pensi Can> riesco a sussurrare cercando di trattenere le lacrime. Stamattina erano di felicità invece ora queste lacrime sono di pura tristezza.

<Sono già per strada Sanem, sto arrivando>

<Sanem, sei ancora lì?> chiedo preoccupato quando da parte mia non riceve neanche una risposta.

<Non so cosa possa essere vero o no però ho paura Can, ho paura che cercheranno di dividerci ed io non voglio perderti> il tono della mia voce esce privo di ogni forza mentre in modo confusionario cerco di spiegare quello che in questo momento sto provando.

<Ma di cosa stia parlando?> chiedo forse incredulo nel sentire le mie parole.

<Ho scoperto una cosa orrenda Can, la mia vita è basata su un mucchio di bugie. Lo sai che nonna Bahar non è mia nonna?>

<Ma cosa stai dicendo?>

<Dove sei Can?> chiedo singhiozzando mentre mi avvicino alla porta finestra che da sulla spiaggia.

<Sto arrivando Sanem, sto parcheggiando la macchina davanti al cancello> e mi basta sentire queste parole per uscire fuori e affrettarmi a correre da lui e quando lo vedo mi butto tra le sue braccia stringendomi forte come se lui fosse la mia ancora di salvezza.

<Sono qui Sanem, ci sono io con te> sussurra a bassa voce mentre mi tiene stretta al suo petto.

<Bahar mi ha detto che tua madre è colpevole della morte dei miei genitori> balbetto a malapena mentre il mio viso viene bagnato dalle lacrime che non smettano di uscire.

<Ma di cosa parli?> chiede sconvolto per poi allontanarmi leggermente da lui e guardarmi negli occhi.

<Non lo so Can, ho dovuto dire a mia nonna che ci siamo sposati e lei mi ha urlato contro dicendomi che ho sposato il figlio di un'assassina. Bahar ha detto che tua madre Damla ha causato il loro incidente solo per rubare il loro patrimonio e l'azienda che porta il mio nome>

<Non ha senso quello che dici Sanem, se così fossi perché raccontare la verità solo ora? Sono 10 anni che vivete nella casa accanto, tu nonna è amica di mia madre perché comportarsi in questo modo?> chiede sconvolto ad alta voce quello che io non sono stata in grado di chiedere alla nonna.

<Non lo so Can, non so un bel niente!> urlo disperata mentre mi porto le mani nei capelli.

<Bahar non è mai stata tua nonna>

<Matematicamente parlando è impossibile, se mia madre ad oggi fosse viva avrebbe 50 anni e non mi sembra che Bahar sia rimasta incinta a 10 anni, è assurdo> mi sono fatta questi calcoli innumerevoli volte da quando il mio cervello finalmente ha deciso di funzionare togliendo quel velo che per troppo tempo mi ha impedito di ragionare.

<Non so cosa diavolo sta succedendo Sanem ma giuro che insieme scopriremo la verità>le sue mani appoggiano sul mio viso mentre cancella ogni traccia delle mie lacrime.

<Magari sarà tutto vero oppure no però sappi che io non rinuncerò a te Sanem qualsiasi cosa succederà>

<Io sono la tua unica famiglia ricordi? Io non ho più a nessuno Can, la mia famiglia sei tu>

<Chiamerò Serkan per fargli fare qualche ricerca> mi informa mentre mi prende per mano facendomi segno di entrare dentro ed io in silenzio lo seguo, con lui andrei ovunque.

<Andiamo a farci un bagno caldo> propone e densa aspettare una risposta da parte mia mi prende in braccio fino al bagno.

<Cosa pensi che sia successo o cosa succederà?> chiedo a bassa voce mentre una volta dentro la vasca appoggio la mia schiena al suo petto.

<Non ho la minima idea Sanem>

<Bahar mi ha detto di chiedere a Yeliz, secondo le sue parole lei ha pagato per le menzogne di tua madre. Can ho paura di quello che scoprirò> sussurro preoccupata. Sicuramente non mi piacerà per niente la verità che verrà fuori.

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