Capitolo 19

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Sanem

<Cosa sta succedendo tra te e mio fratello?> chiede il mio migliore amico appena mi raggiunge al bancone del bar sedendosi poi nello sgabello accanto a me.

<Cosa sta succedendo?> chiedo a mia volta facendo finta di non capire.

<Ti ricordi quando a 16 anni facevamo finta di stare insieme solo per evitare di far avvicinare a te quel Kerem che non sopportavi?>

<E quindi? Non capisco cosa c'entra ora e poi con Kerem ora siamo amici> rispondo aggrottando le sopracciglia. Il suo discorso non fa una piega.

<Voglio solo darmi da solo una risposta alla mia domanda. Senti non devi fare niente va bene? Devo solo capire una cosa ok? Sta ferma e non ti muovere> parla a raffica così veloce che non ho neanche il tempo di capire il suo discorso però lo vedo avvicinarsi a me in modo veloce e decisamente troppo vicino ma poi succede tutto troppo in fretta, qualcuno afferra Serkan per un braccio allontanandolo da me in modo brusco.

<Ma che fai coglione?> sbotta qualcuno in modo duro e quando capisco che si tratta di Can mi acciglio. Scendo dallo sgabello intenta a giustificarmi ma Serkan di nascosto mi fa l'occhiolino ed è allora che capisco a cosa si riferiva prima.

<Mi sono reso conto che mi piace Sanem> risponde Serkan in modo pacato cercando di restare serio. Sposto lo sguardo su Can che in questo momento mi sembra davvero arrabbiato.

<In che senso?> chiede sconvolto mentre punta i suoi occhi su di me.

<Sono anni che le vado dietro Can e non voglio più nascondere quello che provo per lei> risponde Serkan in modo teatrale e giuro che è così bravo a mentire che ci crederei persino io se solo non sapessi la verità, quella di avere un amico troppo stupido.

<Sanem> il mio nome esce dalla bocca di Can come un richiamo come se volesse una conferma da parte mia ma il mio amico che oggi sicuramente ha deciso di voler morire si avvicina nuovamente a me chiudendo le mani a coppa sul mio viso ma l'attimo dopo succede quello che pensavo sarebbe successo. Can afferra il fratello nuovamente per un braccio spintonandolo per poi tirargli un gancio destro in pieno viso.

<Ma sei scemo?> sbotto in modo duro contro di lui avvicinandomi a Serkan per guardare il suo viso e quando vedo il suo labbro insanguinante mi blocco all'istante restando di pietra.

<Che hai?> la voce di Can arriva alle mie orecchie ovattata e per quanto vorrei rispondergli non c'è la faccio perché il mio unico pensiero è quello di focalizzarmi sul mio respiro dato che persino l'ossigeno sembra mancarmi.

<Spostati coglione> qualcuno ringhiare in modo duro mentre il mio corpo viene stretto in un caldo abbraccio.

<Non ci pensare piccolina, non è niente va bene? Segui la mia voce Sanem e respira, va tutto bene> la voce calma di Serkan arriva alle mie orecchie come una dolce melodia mentre pian piano sento i muscoli del mio corpo rilassarsi e il mio respiro tornare quasi del tutto regolare.

<Cosa cazzo sta succedendo?> sento Can urlare ma capisco che è solo preoccupato, di solito una persona normale non reagisce così per un po' di sangue ma io non sono mai stata normale e il sangue a me fa paura.

<Sanem è, lei ha...insomma, diciamo che vedere il sangue la traumatizza> sotto il mio tocco sento i muscoli di Serkan contrarsi mentre cerca di dare una spiegazione a suo fratello.

<Da quando?> chiede Can incredulo a questa rivelazione mentre io sospiro profondamente. Lentamente mi stacco dalle braccia di Serkan senza guardalo nuovamente in viso per poi girarmi verso Can.

<Da un bel po'> rispondo semplicemente cercando di restare calma. Odio quando la paura prevale sulle mie emozioni e mi fa perdere il controllo.

<Perché io non ne sapevo niente?> chiede Can a bassa come se fossi deluso.

<Perché tu sei un coglione di prima categoria> risponde Serkan facendo spallucce mentre io se possibile chi di perdono a Can con lo sguardo perché a parole non saprei farlo.

<Stai bene?> chiede poi preoccupato mentre diminuisce la distanza che ci separa.

<Sto bene> sussurro piano mentre gli rivolgo un piccolo sorriso.

<Mi hai fatto preoccupare> sussurra a sua volta mentre mi circonda i fianchi con le tue braccia tirandomi ancora più vicino a lui.

<Ma quindi cosa c'è tra di voi?> chiede nuovamente Serkan e a questa domanda Can sorride dolcemente per poi unire le nostra labbra in un piccolo bacio a stampo.

<Sanem> sento qualcuno chiamarmi e quando mi stacco leggermente da Can per guardare oltre le sue spalle vedo sia Yeliz che Nuray guardarmi sconvolte.

<Che c'è?> chiede incredula da questo loro comportamento. Va bene che non è da tutti i giorni vedere me e Can baciarci ma addirittura essere sconvolte?

<Da quando state insieme?> chiedono contemporaneamente.

<Noi non stiamo...>

<Non capisco perché vi debba interessare ma se proprio lo volevate sapere stiamo insieme da ieri> risponde Can a voce alta per farsi sentire senza girarsi minimamente verso di loro. <Anche se la mia anima è legata alla tua da tanto tempo> sussurra poi piano per farsi sentire solo da me e il sorriso che mi rivolge subito dopo mi fa sciogliere il cuore è così senza importarmi delle persone che ci circondano lo bacio come lui ha fatto prima.

<Era ora cazzo> sento Serkan ridacchiare per poi abbracciarci tutte die interrompendo il nostro momento.

<Sempre in mezzo hai coglioni sei tu> sbotta Can cercando di sembrare irritato ma so che non realtà è felice e non solo per noi ma anche perché Serkan dopo non so quanto tempo lo ha abbracciato.

<Perché io non ne sapevo niente?> chiede la mia amica mentre Can sbatto nel sentire la sua voce. Questi due non si sopportano proprio.

<Sinceramente non lo sapeva nessuno, Serkan lo ha scoperto solo dopo aver fatto il cretino davanti a Can> mi giustifico facendo spallucce.

<Andiamo via?>

<Tesoro posso parlarti un secondo?> sia Can che Yeliz parlano contemporaneamente chiedendomi due cose decisamente diverse e per quanto vorrei parlare con Yeliz in questo momento penso proprio di dover rimandare la nostra chiacchierata per un altro giorno.

<Tranquilla, ci vediamo domani va bene? Stai attenta tesoro e per qualsiasi cosa chiamami> si affretta a parlare mentre mi stringe in un abbraccio per poi augurarci la buonanotte.

<Dove mi porti?> chiedo curiosa a Can una volta arrivati davanti la sua macchina.

<A casa> dice solamente per poi aprirmi lo sportello e farmi salire in macchina mentre io mi rattristisco. Non mi va proprio di andare a casa e separarmi da lui.

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