Capitolo 21

1K 95 46
                                    

Sanem

Il rumore continuo della pioggia che sbatte nella finestra mi sveglia facendomi sbuffare

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Il rumore continuo della pioggia che sbatte nella finestra mi sveglia facendomi sbuffare. Io adoro la pioggia ma in questo momento non la sopporto per il sempre fatto che ha interrotto il mio sonno e la mia tranquillità. Sposto piano il braccio di Can che ha continuato a tenerlo per tutto il tempo intorno al mio busto per poi scendere dal letto e cercare con lo sguardo qualcosa da mettermi. Non ricordo precisamente quando dal divano siamo passati nel letto però non ha importanza, no quando accanto a me nel letto c'è l'uomo che amo. Trovo sulla poltrona nera delle magliette ripiegate e così ne prendo una per vestirmi mentre guardo dalla finestra la pioggia che continua a sbattere contro la finestra.

<Se continua a piovere così forte non possiamo tornare> borbotto da sola a bassa voce mentre esco dalla camera da letto andando a curiosare in giro per casa. Ho sempre adorato le case in stile rustico è questa è decisamente bellissima con i suoi mobili in legno, il camino nel salone ma la cosa che più adoro di questa casa e il soffitto in vetro che c'è nella camera da letto. Stare seduti nel lette e guardare le stelle è qualcosa di meraviglioso.

Dopo aver fatto una doccia veloce mi dirigo in cucina con l'intento di preparare la colazione sia per me che per Can. Quando ieri mi ha portata qui inizialmente oltre che ad essere sorpresa sono rimasta scioccata nel vedere questa casa sulla spiaggia e con questo gesto ma soprattutto con la sua confessione è riuscito a farmi vibrare il cuore di felicità. 

<Sei inquietante quando fissi> ridacchio mentre continuo a preparare i pancake senza girarmi minimamente. Sono sicura che si trova sul ciglio della porta intento a guardarmi, lo sento, ogni volta che lui è nei paraggi il mio cuore batte ancora più forte.

<Come ci riesci?> chiede forse incredulo mentre sento i suoi passi farsi sempre più vicino per poi sentire le sue mani afferrare i miei fianchi e circondarmi con le sue braccia appoggiando il mento sulla mia spalla.

<Mi piace sentire il tuo profumo in giro per casa così come mi piace vederti muoverti a tuo agio e non sai quante volte sono rimasto fermo all'impiedi cercando di immaginati qui con me e devo dire che la realtà è cento volte migliore>

<Cosa hai fatto con Tekin?> chiedo in modo ironico ridacchiando. Insomma no che questa versione di lui mi dispiaccia però mi fa strano sentirlo parlare così apertamente.

<È qui solo che adesso è felice> ammette sincero per poi iniziare a lasciare piccoli baci sulla spalla, sul collo e quando arriva quasi sotto l'orecchio un ansimo esce dalla mia bocca quando succhia leggermente quel punto.

<Tu mi fai impazzire> sussurra piano al mio orecchio e giuro che la sua voce in questo momento è così sensuale che riesce a farmi mandare il cervello in tilt.

<E io sto per bruciare la colazione se continui a distrarmi>

<Quindi sono una distrazione?> chiede sussurrando mentre con una mano scende in giù alzando di poco la maglietta per poi infilare la mano di sotto toccando la mia pelle.

<Sei, dio, sei nuda> ringhia eccitato quando toccando il mio corpo si rende conto che in realtà non sto indossando l'intimo.

<Praticamente non sono nuda, infondo ho una maglietta addosso no?> rispondo prendendomi beffa di lui.

<Cosa devo fare io con te?> chiede con un tono quasi disperato mentre sfiora il mio seno.

<Fai quello che vuoi> rispondo senza rendermi conto. La mia bocca così come il mio corpo quando si tratta di lui fanno quello che vogliono.

<Avrei in mente un modo alternativo per fare colazione> parla a bassa voce per poi farmi girare verso di lui non prima di aver spento i fornelli e unire le nostre labbra baciandomi con foga, pieno di desiderio come se di me non ne avesse mai abbastanza.

<Salvata dalla suoneria> sussurra sulle mie labbra dandomi un altro piccolo bacio a stampo per poi lasciarmi libera di andare a prendere il mio telefono che continua a squillare interrottamente.

<Si può sapere che fine avete fatto voi due?> Serkan urla contro di me dall'altra parte del telefono appena accetto la sua chiamata.

<Noi due chi?> chiedo in modo ironico mentre mi dirigo nuovamente verso la cucina da Can.

<Tu e quel coglione di mio fratello!> urla nuovamente ma questa volta così forte che sono costretta ad allontanare il telefono da mio orecchio.

<Cosa ti fa pensare che siamo insieme?>

<Il fatto che ieri ve ne siete andati insieme e poi se saresti sparita da sola a quest'ora lui avrebbe messo sotto sopra tutta Adalia per trovarti quindi dato che questo non è successo significa che siete insieme> veramente Can farebbe una cosa del genere? Mi domando mentalmente dopo aver sentito le sue parole.

<Dove siete?> chiede subito dopo senza darmi il tempo di finire i miei pensieri.

<Da qualche parte> rispondo senza rispondere in realtà.

<Giuro che appena torni da "qualche parte" racconto a Can il motivo della tua paura del sangue> risponde in un modo che a me sembra duro dato il suo tono di voce facendomi venire un colpo. 

<Tu...> riesco a sussurrare solamente per poi bloccarmi senza essere in grado di dire altro.

<Cazzo no, non volevo dire quello piccolina, ti prego perdonami sono solo arrabbiano, avevo paura che vi fosse successo qualcosa> si affretta a parlare quando forse si rende conto.

<Stai bene?> chiede Can preoccupato mentre si avvicina a me per poi togliermi il telefono dalle mani e urlare contro suo fratello. A piccoli passi mi dirigo verso la porta finestra che se ne salone per poi aprirla e uscire fuori con tutto che la pioggia continua a cadere dal cielo.

<Non ci pensare, non ci pensare> continuo a ripetere a bassa voce come un mantra cercando di mantenere la calma.

<Non è niente Sanem, va tutto bene> sussurro a bassa voce mentre respiro profondamente. Va tutto bene, deve andare tutto bene, penso mentalmente mentre chiudo gli occhi e alzo il viso verso il cielo lasciando che la pioggia porti via anche le mie lacrime.

<Che ci fai qui fuori? Entra dentro Sanem sta piovendo troppo forte> sento la voce di Can urlarmi contro e forse quando si rende conto che non riesco neanche a muovermi sento il tuo petto toccare la mia schiena mentre le sue braccia mi circondano abbracciandomi.

<Qualsiasi cosa ti tormenta andrà bene Sanem, ci sono io con te> sussurra piano al mio orecchio mentre appoggia nuovamente il mento sulla mia spalla e senza dire altro resta in silenzio mentre mi abbraccia forte a lui cercando di darmi forza.

Se solo tu sapessi...

Amore a primo sguardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora