Amore a primo sguardo

Capitolo 29

Sanem

Stanotte non sono riuscita a dormire affatto e neanche Can. Siamo rimasti per tutto il tempo in silenzio ognuno perso nei propri pensieri però nonostante la confusione che ho dentro saperlo accanto a me mi fa sentire al sicuro.

<A me sembra assurdo una cosa del genere Sanem. Praticamente in tutti questi anni non solo tu ma tutti noi abbiamo pensato che lei fossi tua nonna. Come cazzo si fa a non pensare che l'età non combacia?> chiede il mio migliore amico sconvolto dopo averli racontato quello che è successo ieri.

<Non lo so Serkan, forse la me piccola non ha dato importanza a queste cose e la mia mente è rimasta ferma la fatto che la mamma morì giovane e non ho più pensato all'età di Bahar. Fin da quando ne ho memoria lei mi ha detto che è mia nonna e forse ci ho creduto così tanto che ho dimenticato la realtà> rispondo in modo confuso mentre cerco di mettere ordine fra i miei pensieri.

<Non puoi incolparti Sanem, per te lei è stata tua nonna, era l'unico famigliare che avevi e ti sei aggrappata a lei per andare avanti e cercare di non soffrire per la mancanza dei tuoi genitori>

<Io non so più cosa pensare Serkan, ho vissuto nella menzogna e forse se non fosse stato per questo matrimonio affrettato non avrei mai scoperto la verità. Non ho avuto il coraggio di chiedere nessuna spiegazione a mia nonna, sono scappata come una codarda> confesso malinconica. Sicuramente qualcun'altro al mio posto avrebbe reagito in modo diverso ma non io, il mio cuore non sarà in grado di sopportare tanto dolore.

<Non hai intenzione di rispondere?> chiede Serkan quando il mio telefono riprende a suonare per l'ennesima volta.

<Non ho il coraggio di parlare con lei Serkan. Quando ieri sono scappata da casa sua lei ha cercato di fermarmi, ha cercato di chiedermi scusa mentre voleva inventarsi chissà cosa solo per farmi dimenticare quello che mi ha confessato forse per la rabbia ma se per troppo tempo ho fatto finta di niente ora non posso Serkan. Forse la sua sfuriata è stato il momento cruciale ed è per questo che ho iniziato a capire. Ci siamo trasferite in Adalia 10 anni fa e guarda caso come per magia siamo diventati vicini di casa, mia nonna non ha mai sopportato Can anche se a te non ha mai riservato lo stesso trattamento, è diventata amica di Damla, il destino ha voluto che io conoscessi Yeliz. Ho così tante domande dentro la mia testa che rischio un emicrania. Chi è Bahar e perché si è passata per mia nonna, chi è Yeliz e cosa e cosa è successo veramente?>

<Non lo so Sanem ma insieme a Can scopriremo ogni mistero. Posso farti una domanda?> chiede titubante mentre finalmente alzo lo sguardo dal computer per fissare i suoi occhi nei miei. Alle prime luci dell'alba ho chiamato il mio amico e lui si è precipitato subito da me mentre Can a malincuore ha dovuto lasciarmi sola per andare al lavoro. So quanto sia difficile per lui questa situazione per questo sto cercando di non versare i miei enervi su di lui, infondo lui non ha colpe però a volte il dolore o la delusione ci fa dire cose che in realtà non pensiamo.

<Se è vero quello che ha detto Bahar allora perché sei corsa qui?> chiede forse sorpreso solo che io non capisco il senso di questa domanda infatti aggrotto le sopracciglia confusa.

<Se così fossi come mai invece di scappare hai cercato rifugio proprio tra le braccia di Can? Senti Sanem, tu lo sai quanto io ti voglio bene però a me tutta questa situazione sembra assurda. Come si fa a pianificare la morte di altre persone per poi vivere tranquillamente come se niente fossi. Con questo non voglio difendere nessuno però magari Bahar si è inventata tutto solo per tenerti lontana da Can, sappiamo tutti che non le piace. Chiederò in ufficio il permesso di aprire un indagine più dettagliata> risponde forse in modo duro sorprendendomi. Serkan non si è mai rivolto a me in questo modo e sapere che una piccola incomprensione possa dividerci mi rende triste.

<Non so come andranno le cose Serkan ma anche quando la verità verrà fuori io non scapperò da voi. Mi hai chiesto perché ho cercato rifugio tra le braccia di Can no? Non è così difficile da capire, lo amo e nessuna incomprensione potrebbe separarmi da lui o da te Serkan. Qualsiasi cosa sia successo voi non avete colpe ma forse quella strana sono io che cerco il bene in ogni cosa. Cosa dovrei fare Serkan, odiarvi? A cosa servirebbe? Nessuno potrà mai riportarmi i genitori indietro. Se tua madre è colpevole o meno non sarò io condannarla, non tocca a me e per quanto riguarda te e tuo fratello se non sarete voi stessi a prendere le distanze da me io di sicuro non lo farò. C'è una cosa che io non perdono Serkan e tu sai di cosa si tratta> mi alzo dal divano e senza degnarlo di uno sguardo mi dirigo in camera mia per prendere dei vestiti e mettermi dopo aver tolto il mio pigiama estivo. Non so neanche perché mi ha fatto quella stupida domanda però spero tanto che lui capisca realmente quello che gli ho spiegato, lui e Can negli ultimi anni hanno fatto parte della mia vita, alto e bassi compresi e non vorrei che le cose cambiassero da oggi in poi.

<Tu non perdoni il tradimento> la voce di Serkan arriva alle mie orecchie appena ritorno nel salone.

<Ecco bravo, la prossima volta pensa a questo e non alle cretinate che mi hai chiesto> rispondo cerando di non dare di matto. Nella vita accetto di tutto, cerco sempre di risolvere le incomprensioni, cerco di sorpassare le delusioni ma il tradimento non lo accetto e forse per questo ieri sono scappata da colei che per tutta la vita ho considerato mia nonna però anche così questa situazione non la posso rimandare più e devo scoprire la verità il prima possibile per questo esco di casa senza badare ai continui richiami del mio amico mentre mi dirigo verso la mia macchina.

<Che la resa dei conti abbi inizio> sussurro da sola mentre salgo al volante e mi dirigo verso la casa di mia nonna.