Can
<Perché hai quel broncio?> chiedo curioso mentre guardo Sanem di sottocchio. Da quando siamo saliti in macchina l'unica cosa che ha fatto è stato restare in silenzio e non ho mai odiato il silenzio così tanto come ora.
<Quale broncio?> chiede a sua volta mentre continua a guardare fuori dal finestrino senza mai incontrare il mio sguardo neanche una volta. Che abbia detto oppure fatto qualcosa di sbagliato?
<Per caso ti ho ferita in qualche modo?> chiedo preoccupato appena parcheggiato la macchina e quando da parte sua non ricevo nessuna risposta mi giro verso di lei con l'intenzione di parlare ma appena la vedo guardarsi intorno incredula inizio a capire il motivo del suo silenzio. Le avevo detto che l'avrei portata a casa e sicuramente l'idea non la entusiasmava così tanto.
<Dove siamo?> chiede in un sussurro come se avesse bisogno di una conferma alla domanda che in realtà avrebbe voluto fare.
<Siamo a casa bambolina> confesso felice mentre mi sfugge un sorriso.
<Per quanto cerco di capirti giuro che non ci riesco. Cosa ci facciamo in spiaggia Tekin?>
<Solo fidati di me ok? Vieni, scendiamo> la incito con lo sguardo di seguirmi fuori dalla macchina e una volta fatto il giro della macchina la raggiungo prendendola poi per mano.
<Giuro che non capisco> smette sinceramente confusa mentre io non vedo l'ora di condividere con lei questo mio segreto. A piccoli passi ci incamminiamo verso il vialletto che normalmente portava verso la spiaggia ma che ora il passaggio non è più libero, no al pubblico perlomeno.
<Da quando questo posto è diventato privato?> chiede incredula mentre osserva il grande cancello in ferro battuto che c'è davanti a noi.
<Da un bel po' a dire la verità> confesso in parte mentre schiaccio il pulsante del telecomando per aprire il cancello.
<Ma cosa...>
<Vedrai> rispondo solamente interrompendo qualsiasi cosa avrebbe voluto dire. Trovarmi qui con lei non solo tornano a galla quei momenti passati insieme ma per la prima volta sono impaziente di averla ora qui.
<Giuro che...oddio> strilla forse per la sorpresa una volta arrivati sulla spiaggia.
<Come, questo...> inizia a farfugliare per poi bloccarsi mentre continua a fissare la casa che c'è davanti a noi.
<Spiegami> riesce a dire solamente dopo forse minuti di silenzio.
<Ti ho portata a casa> confesso felice. Anni fa avevamo trovato questa spiaggia per sbaglio mentre cercavamo un posto per soffermarci con la macchina per farci passare la sbornia e siccome Sanem è peggio degli scout è scesa dalla macchina andando alla ricerca di non so cosa quando si è imbattuta in questa spiaggia e quella sera mi confessò che un giorno le sarebbe piaciuto avere una piccola casa in stile rustico sulla spiaggia e questa è la stessa spiaggia su cui ci siamo amati per davvero.
<Non capisco> sussurra incredula senza mia staccare gli occhi da quella casa.
<Dopo quella notte sono venuto qui per molto tempo e questo solo perché questa spiaggia mi ricordava di te, del tuo sorriso spensierato ma anche di quella notte di passione che avevano passato facendo l'amare fino all'alba. Il tuo sogno è diventato anche il mio per questo ho comprato questa spiaggia e per questo ho fatto costruire la casa, quella casa alla quale tu sognavi e la stessa che ho immaginato di condividere con te> confesso finalmente a voce alta questa parte che più mi tenevo dentro forse per la paura.
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Amore a primo sguardo
RomanceIn revisione Può lo sguardo di una persona entrarti così dentro e farti innamorare? Due occhi scuri con uno sguardo penetrante in guardo di soggiogare chiunque al suo volere e di questo Can è cosciente, infatti le donne sono tutte avvinghiate a lu...