Capitolo 54

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Sanem

<Buongiorno amori miei> dico felice mentre ormai come da abitudine accarezzo la pancia.

<Ci sono pure io eh> sbuffa mio marito lamentandosi.

<Buongiorno mio dolce orsacchiotto brontolone> ridacchio mentre mi avvicino a Can per coccolarmi fra le sue braccia.

<Brontolone a chi?> parla in modo forte cercando di fare il duro.

<Posso sapere perché questa notte mentre dormivo ad un certo punto mi sono ritrovato sul pavimento?> chiede perplesso facendomi scoppiare a ridere.

<E io che ne so dormivo, magari ti sembrava più morbido il pavimento> parlo fra le risate mentre mi stacco da lui per alzarmi dal letto.

<L'hai fatto apposta!> urla sicuro di se guardandomi in mal modo.

<Ripeto Can, io dormivo> ribadisco nuovamente facendo spallucce per poi dirigermi verso il bagno mentre lo sento imprecare a bassa voce.

<La prossima volta pensa due volte prima di fare una cazzata> parlo da sola esprimendo a bassa voce quello che penso realmente.

<Lo sapevo! Sei una stronza!> sento Can urlare facendomi sobbalzare dalla paura.

<Cretino> mormoro piano mentre porto una mano all'altezza del cuore sospirando.

<Tu mi spingi dal letto mentre dormo e il cretino sarei io?> chiede incredulo mentre mi guarda appoggiato alla porta del bagno.

<Si che sei un cretino. Nessuno ti ha detto di coalizzarti con quella stronza e farti una foto nel suo letto> parlo irritata mentre mi tolgo il pigiama.

<Ancora con quella foto, pensavo che avresti capito> risponde mettendo il broncio.

<Ipotizziamo che al tuo posto ci sarai stata io e avrei fatto una foto con un ragazzo nel suo letto come avresti reagito?> chiedo mentre tolgo pure l'intimo per poi entrare dentro la doccia senza però perdere di vista Can. Ho notato come si sia incordato dopo la mia domanda ma almeno così può capire il fastidio che io ho provato in quel momento.

<Sei ingiusta> borbotta in modo impacciato senza mai staccare lo sguardo da me.

<E tu un cretino> puntualizzo nuovamente ridacchiando.

<Posso entrare?> chiede speranzoso mentre si avvicina al box doccia.

<Se vuoi lavarti certo ma io ho finito> parlo veloce mentre esco dalla doccia avvolgendo poi il mio corpo con l'accappatoio nero di Can.

<Cosa ti preoccupa?> chiede mio marito mettendo due dita sotto al mento alzando di poco la mia testa puntando i suoi occhi nei miei.

<Non e niente>

<Avresti potuto prendere il tuo accappatoio rosa ma hai scelto il mio nero e non è un caso. Scegli sempre il nero quando sei di malumore> risponde Can puntualizzando il mio strano modo di agire quando sono triste. In realtà e da tanto che mi comportavo in questo modo ma ultimamente sono sempre in pensiero.

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