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<allora che ne dici di un bel piatto di pasta?> chiedo con le mani appoggiate nei fianchi
<devo cucinare anche io?> chiede controvoglia Dylan
<assolutamente si> sentenzio puntandogli contro il mestolo di legno.

Sbuffa roteando gli occhi
<Vabene, ma solo per oggi d'accordo? Non ti abituare troppo a schiavizzarmi> borbotta aprendo il frigorifero

Butto il grembiule vicino a lui sul piano cucina, lui guarda perplesso prima il pezzo di stoffa e poi me.
Un sorriso si fa largo tra la mia bocca; sono pronta a gustarmi questo momento.
<su avanti, infilalo> lo incito

<oh non credo proprio> risponde sicuro di se stesso
<lo hai detto tu stesso, per oggi sei il mio servo personale, su avanti indossalo.
Non hai voglia di sapere cosa c'è scritto?> chiedo cercando di incuriosirlo

Lui in risposta alza un sopracciglio, chiaramente seccato da questa situazione, e prende il grembiule fra le mani

Bingo!

<cosa? Mi prendi per il culo?> chiede tornando a guardarmi
<su avanti mettilo diavoletto> lo prendo in giro mentre mi infilo il mio di grembiule:
È bianco con dei cuoricini verdi.

Dylan si infila l'indumento legandoselo dietro per poi tornare a concentrarsi su di me
<contenta?> chiede infastidito mentre incrocia le braccia mettendo ben in mostra i bicipiti tonici

Scoppio a ridere portandomi la mano sulla pancia, lacrime di gioia minacciano di uscire dai miei occhi, e dopo interminabili ore mi sento sollevata.

<non è divertente> sbuffa annoiato Blake mentre si avvicina

Il suo grembiule è rosa a pois beige e c'è un maialino con una scritta che cita testuali parole:
"La tua maialina al forno!"

<oh no, non è per nulla divertente> lo prendo in giro continuando a sghignazzare.
<se non la smetti si sveglierà tua madre>
mi rimprovera un po' divertito

Mi appresto a tornare in silenzio, ha ragione non devo assolutamente disturbarla, sopratutto dopo ieri sera.

<da piccolo mia mamma mi preparava sempre le tagliatelle coi funghi, ne andavo pazzo> mi confessa il diavoletto avvicinandosi
<davvero? A me i funghi non piacciono tanto> ribatto dandogli un pizzicotto al braccio

Eh cavolo...che braccia!
Pagherei oro per tenerle avvolte al mio corpo per ore intere.

<mh cosa mangiavi da piccola?> chiede avvicinandosi ancora, mentre punta già alla mia bocca.

<ehm, mi piaceva quasi tutto, ero una gran mangiona> deglutisco cercando di non morire d'infarto.

Questo ragazzo prima o poi mi ucciderà già lo so.

<calma ragazzina, non ho intenzione di muovermi di un solo centimetro> sussurra guardandomi negli occhi

<Vabene> rispondo lasciva io mentre ricambio lo sguardo intenso.
Le mie mani però sembrano prendere vita propria perché senza che me ne renda conto si arpionano sulle sue spalle avvicinandolo a me.

Dylan avanza assumendo un'espressione sorpresa, credo proprio non se lo aspettasse.

<Dafne...> sussurra prendendomi per i fianchi facendo aderire il mio corpo al suo.
Dio...il mio nome pronunciato da lui sembra una melodia dolce.

Mi concentro nei suoi occhi.
So che posso sembrare ripetitiva ma io vedo davvero il mare quando li guardò.

Un turbine di blu, azzurro e verde acqua graffiati da delle pagliuzze verdoline.
Anche lui sembra assorto nei suoi pensieri quando ad un certo punto si avvicina ancora di più.

𝐒𝐞𝐚 𝐞𝐲𝐞𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora