35

3.5K 66 22
                                    

Dafne's Pov:

Dopo essere tornati di sotto ed aver giocato a tutti i giochi da tavola possibili ed immaginabili, e aver visto la madre di Dylan oscillare per il troppo alcol, se ne sono andati ringraziandoci e ricambiando l'invito per capodanno.
Tra me e Dylan non è stato semplice nelle ultime due ore.
Ogni momento di distrazione era buono per scambiarci delle occhiate lussuriose, e ogni movimento un'occasione per sfiorarci.

<è stato divertente> commenta mia madre completamente distrutta stravaccata sulla sua poltrona.
<si, dovremmo farlo più spesso. Con la partenza di Dylan ci siamo allontanati> osserva mio padre mentre finisce di asciugare i piatti.
La cucina è in completo subbuglio; una quantità spropositata di pentole, piatti, posate e vassoi sono sparpagliati per il piano cucina, alcuni puliti altri ancora sporchi.

<piacevole serata> mi limito a dire stiracchiandomi.
<ora però vado di sopra, sono distrutta.
Domani se avete bisogno di una mano per sistemare casa ci sono> mi offro lasciando un bacio sulla guancia ad entrambi.
<Buonanotte Daf> mi saluta mia madre accarezzandomi il volto.
<notte fiorellino> si aggiunge mio padre sorridente.

Salgo le scale di fretta iniziando a togliermi le calzamaglie e tutto il resto.
Stiracchio i piedi distrutti per colpa degli stivaletti mentre afferro un cambio nuovo per la notte e senza perdere tempo mi cambio, struccandomi e legandomi i capelli in una coda lenta.
La camera è avvolta nel buio e nel silenzio e finalmente riesco a staccare la mente da tutto quanto.

Indosso una tuta grigia abbinata ad una maglia a maniche lunghe completamente nera, comoda e calda.
Afferro il cellulare dirigendomi verso la finestra per aprirla, vengo subito invasa da una brezza gelida, che scorrazza per le case illuminate da lucine di tutti i colori e grandezze.
Un sorriso affiora tra le mie labbra mentre mi godo la felicità natalizia che mi riscalda il cuore.

Un gatto salta da una tegola all'altra sopra il tetto di Dylan; il suo manto è bianco e nonostante il buio si riescono a vedere i suoi occhi luminosi. Poco dopo lo affianca un altro gatto, completamente nero però.
I loro corpicini sono vicini ora e le loro code sono intrecciate fra di loro.
La palla di pelo bianca appoggia la sua testolina su quella del suo compagno, creando un'immagine a dir poco romantica.
Prendo il telefono in mano aprendo l'applicazione della telecamera e scatto una foto cercando di mettere a fuoco i due obbiettivi.

<ti piacciono i tetti?> domanda una voce facendomi sobbalzare.
Mi volto e trovo Dylan appoggiato su un gomito che sbuca dalla sua finestra.
<mi hai fatto prendere un infarto> rispondo posando il cellulare prima che mi cada a terra.
<non oserei mai> ribatte sarcasticamente portandosi una mano al cuore teatralmente.
<stavo facendo una foto a due gattini> lo informo assumendo una posa saccente.
<sei proprio una bambina> sbuffa trattenendo una risata.

Gli faccio una linguaccia mentre apro del tutto la finestra venendo investita da un freddo tagliente.
Il naso inizia a congelarsi così come le punte delle dita.
Mi muovo a disagio mentre cerco di trovare le giuste parole per invitarlo.
Dio...da quando è così imbarazzante parlare con lui?

<Angioletto? Tutto bene? Sembra che ti abbiano appena fatto una domanda da un milione di dollari> mi prende in giro mentre aspira da una sigaretta mezza finita.
La fiamma brucia l'estremità del tubicino di tabacco che subito inizia a consumarsi secondo dopo secondo.

<tutto apposto> rispondo stringendomi tra le mie braccia per proteggermi dal freddo.
<se lo dici tu> sbuffa una nuvola di fumo che si condensa subito.
<Dylan?> lo chiamo attirando la sua attenzione.
Una folata di vento gli scompiglia i capelli corvini leggermente riccioluti alle estremità, mentre la su bocca scura viene percorsa dalla sua lingua.

𝐒𝐞𝐚 𝐞𝐲𝐞𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora