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Un profumo inteso mi risveglia inondandomi le narici.
Schiudo gli occhi lentamente ancora assonata e con un mal di testa martellante ma c'è qualcosa che mi impedisce di avere la solita visuale della mia camera.
Una macchia nera non definita e soffice oscura un mio occhio.
Ha un odore di...lavanda credo?
Scostandomi leggermente riesco a mettere a fuoco e capire che la "macchia" che ho davanti è un groviglio di capelli neri.
Cosa diavolo sta succedendo?

Abbasso lo sguardo e finalmente capisco:
La testa di Dylan è sprofondata nell'incavo del mio collo mentre le sue braccia avvolgono i miei fianchi.

Aspetta cosa?
Dylan?
Sarà sicuramente un sogno, o un incubo...
Mi do un pizzicotto per risvegliarmi ma non succede nulla.

Cerco di scostarmi presa dal panico ma inutilmente; lui sta dormendo come un sasso e non accenna a muoversi di un centimetro, anzi lo sento respirare tranquillamente senza batter ciglio.

Cerco di regolarizzare il mio respiro e di ricordare per quale ragione lui si trovi qui.

Non avremo mica...
Controllo subito i nostri corpi che nonostante siano avvinghiati sono ancora ricoperti di vestiti, perlomeno il suo.

Mi sforzo di tornare a ieri notte, io sono andata alla festa ho bevuto, il bagno...la vodka...oh si!

Oh no.

Ora ricordo, o almeno alcune parti.
Dylan mi ha portato per le scale aiutandomi a cambiarmi e poi si è addormentato sul letto.

Faccio un sospiro di sollievo, anche se torno subito in ansia per ciò che posso aver fatto o detto da ubriaca, devo assolutamente svegliarlo e chiederlo.

<Dylan, svegliati devi andare> sussurro sul suo orecchio.

Lui non replica, mi stringe ancora più forte espirando piu profondamente tra i miei capelli.

lo accarezzo sulla guancia mentre cerco di spostare il suo braccio ma non ne vuole sapere di svegliarsi, tanto che avvicina le sue labbra al mio collo mentre infila un ginocchio in mezzo alle mie gambe.
Reprimo l'impulso di spingermici sopra.

Dei punti nascosti iniziano a pulsare quando anche lui spinge più forte.

<perfavore Dylan> sussurro mentre inizio ad ansimare

<mh> risponde lui mentre schiude le labbra sulla mia giugulare

Finalmente apre gli occhi, o almeno per metà, ma poi li richiude mentre un sorriso spunta all'angolo della sua bocca

<È sempre un piacere toglierti il fiato piccola Daf> comunica biascicando.

<devi andare Dylan> ribatto già innervosita
<no ho ancora sonno, sta zitta> risponde stringendomi più forte.

Non posso fare a meno di sorridere un po'
<non avevi detto che volevi starmi lontano?> domando divertita osservando le sue labbra gonfie e rosa.

<si infatti, ma hai un buon odore e un ottimo letto, in più ho sonno quindi sta zitta> ribatte mentre chiude definitivamente gli occhi.

Però non gli basta, deve anche tormentarmi infatti intrufola la mano sotto la mia maglia iniziando a disegnare dei cerchietti vicino al seno.

<oh> mi sfugge un ansito.

<quel verso> ringhia avvicinandosi a me mentre mi posa un bacio umido sul collo

La pancia inizia a fare capriole e di riflesso mi viene da aprire la bocca, avvicinandola alla fronte del ragazzo che mi sta mandando fuori di testa.
Posiziono la mano tra i suoi capelli stringendoli leggermente mentre inclino il capo all'indietro.

𝐒𝐞𝐚 𝐞𝐲𝐞𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora