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<allora? Blu o verde?> domando sfinita chiedendo per l'ennesima volta a Sarah quale cappello preferisca.
<non lo so! Sono entrambi stupendi!> insiste lei sbuffando.
<deciditi altrimenti ce ne andiamo via a tasche vuote> la minaccio spiaccicandogli in faccia i due capelli colorati.
Fa saettare i suoi occhi da un berretto all'altro picchiettando l'indice sul mento.
<eh va bene! Verde sia> risponde dopo attimi di esitazione.

<Grazie al cielo!> sbotto congiungendo le mani a mo' di preghiera.
<ti aspetto di fuori, tu vai a pagare> borbotto indirizzandomi verso le porte automatiche del negozio.
È da un'oretta che oramai giriamo per New York divisi in classi, godendoci l'aria invernale che scorrazza per le strade affollate.

Una folata di vento mi scompiglia i capelli boccolati, portandone alcuni davanti la bocca.
Li levo delicatamente maledicendo il gloss per essere così appiccicoso.
<allora alla fine ha scelto?> chiede divertita Rosy gustandosi il suo corn Dog fumante e pieno di salse.
<verde> borbotto tirando fuori dalla borsetta un chewing-gum alla menta.

Ovviamente di tutte e quattro sono dovuta rimanere io a sorbirmi il conflitto interiore di Sarah su quale cappello fosse meglio, dopo circa un quarto d'ora le altre se la sono date a gambe.

<ottima scelta> commenta lei addentando l'involucro croccante.

<ragazzi, venite! Siamo tutti?> richiama la nostra attenzione la prof scuotendo energicamente le braccia per farsi notare.
Mi volto velocemente, scorgendo Sarah con una busta in mano che esce dal negozio.
Le faccio un cenno di raggiungerci in fretta, che viene prontamente ignorato.
<Reds vuole un cappuccino? Si sbrighi!> le urla la professoressa davanti a tutti.

Sbuffando rumorosamente fa una corsetta raggiungendoci con le guance paonazze per il piccolo sforzo.
Troppe sigarette!

<allora siamo tutti ora?>chiede per la seconda volta facendo saettare lo sguardo tra le nostre teste.
<bene, volevo informarvi sul programma di oggi; mancano orami due notti prima della partenza, e come promesso avrete una sera libera, da passare dove volete.
Dovete comunicarci il luogo entro le sei del pomeriggio, e mi raccomando non esagerate!
Vi ricordo che siete sotto la nostra tutela> si raccomanda puntandoci il dito contro.

Si alzano delle risate e dei gridolini di eccitazione appena la prof ricomincia a parlarle, blaterando qualcosa sulla responsabilità e sulla fiducia.
Mi scambio un'occhiata d'intesa con Sarah, che strizza un occhio complice.
<Discoteca> urliamo in coro tutte e quattro beccandoci un'occhiata di fuoco da parte della Tomphson.
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<cosa hai intenzione di metterti?> domando stravaccata sul letto, mentre posso in rassegna tutti i vestiti sparpagliati per il pavimento della camera d'hotel.
<Dio non lo so! Il completo top e pantaloni zampa mi sta divinamente, ma anche il vestito argento del compleanno!> si lamenta passandosi le mani tra i capelli.

<secondo me è meglio il primo, credo ti valorizzi di più> consiglio legandomi i capelli in una crocchia disordinata.
<tu?> domanda Kim sfilandosi maldestramente i pantaloni del pigiama.
<oh, credo che metterò un vestito di Sarah> rispondo controllando il cellulare.

Appena sblocco lo schermo vedo una notifica molto interessante.
Apro la sezione messaggi e clicco sopra l'icona del messaggio.

😈
"Domani sera usciamo, devo farti vedere un posto"

Sorrido all'istante digitando una risposta elettrizzata:
"Dove andiamo?" chiedo mordendomi il labbro cercando di contenere l'entusiasmo.

"Sorpresa angioletto" risponde all'istante provocandomi un brivido d'eccitazione lungo la schiena.
"vabene" rispondo semplicemente posando il telefono sul materasso.

𝐒𝐞𝐚 𝐞𝐲𝐞𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora