Sto morendo di sonno letteralmente.
Sono appena tornata a casa dopo la lunga gita e se non fosse stato per quella stupida chiamata a quest'ora non avrei l'amaro in bocca.Purtroppo sono a casa da sola, già alquanto insolito.
Mamma e papà mi hanno chiamato durante il volo di ritorno e mi hanno avvertito che avrebbero ritardato, perciò sono dovuta tornare in casa in macchina con Sarah.Non posso però fare a meno di notare che fossero particolarmente strani, mamma non era accompagnata dal suo solito entusiasmo, e papà mi ha salutata in modo vagamente...triste?
Forse speravano di sapere di più dalle indagini? Credo di sì, probabilmente speravano di ottenere più informazioni, eh oh mio Dio, per me è una splendida notizia!
È proprio ciò di cui avevo bisogno, zero informazioni su Stephany!Sento il campanello suonare e mi precipito di sotto felice di non dovermi sorbire la solita predica sul caso di mia sorella.
Quando spalanco la porta però ci rimango più male del previsto.<bentornati> sussurro scrutandoli bene per trovare qualche indizio
Okey che sospettavo non spruzzassero felicità da tutti i pori, ma in questo momento non riesco a riconoscere le due persone che ho davanti.
Mamma e papà sono identici a quella sera.
Mia madre ha il volto grigiastro, e la sua solita matita nera è completamente colata sotto gli occhi, la sua giacca è sbottonata e non si degna nemmeno di salutarmi; entra camminando come un morto e si butta nel divano espirando verso il soffitto.
Papà ha la cravatta in mano, e la sua faccia sembra una tela che sta colando tristezza e frustrazione.
Si siede vicino a mamma cingendole le spalle con un braccio.
E come se avesse premuto un interruttore scoppia a piangere disperatamente.<ehi ma che cavolo...> mi interrompo raggiungendoli
Non mi piace quello che sto vedendo, c'è palesemente qualcosa che non va.
Inoltre vedere uno dei miei genitori piangere è una cosa che mi nausea.
Mi fa sentire terribilmente umiliata e impotente.Mi avvicino velocemente piazzandomi davanti a loro con le braccia poggiate nei fianchi.
<volete dirmi cosa sta succedendo?> domando cercando di mantenere una voce sicura e limpida, ma molto scarsamente.
<Dafne, non so se è il momento> risponde mio padre con sguardo implorante mentre stringe a se mamma.Eh no, non possono sfrecciare dentro casa in lacrime e distrutti senza nemmeno salutarmi e darmi uno straccio di spiegazione.
<non credo che sia un'opzione, non vi vedo da una settimana e al vostro ritorno siete in condizioni pietose, esigo di sapere cosa è successo> mi impongo guardandolo negli occhi
Segue un momento di silenzio.
Mamma alza lo sguardo finalmente e dentro ci leggo tutta la disperazione possibile.
Ora ho paura.<mamma papà perfavore ho paura> li prego con voce tremante.
Sto pensando al peggio, tipo che gli abbino diagnosticato una malattia.<Cucciola mia mi dispiace tanto> singhiozza mia madre mentre tenta di mettere su una frase compiuta.
Mi volto verso mio padre che senza che me ne accorgessi ha iniziato a piangere silenziosamente
<mamma, che succede? Mamma rispondimi. Qualcuno di voi sta male>
Scuoto il braccio di mamma ma lei sembra non volerne sapere di parlarleMi concentro allora su mio padre prendendogli il volto tra le mani, ma nulla da fare non vogliono darmi una spiegazione.
STAI LEGGENDO
𝐒𝐞𝐚 𝐞𝐲𝐞𝐬
ChickLitSo che non dovrei accettare e so che non bisogna stringere patti col diavolo... Ma cosa devo fare? Il diavolo non è mai stato così bello. ................................................................. Dafne una ragazza piena di vita e un po' tro...