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𝟮 𝙢𝙚𝙨𝙞 𝙚 𝙢𝙚𝙯𝙯𝙤 𝙙𝙤𝙥𝙤

Appoggio la testa sul vetro caldo della mia finestra.
Il sole splende nel cielo completamente azzurro sgombro di nuvole.
La mia vita è radicalmente cambiata da ormai quasi un anno.
Non potevo immaginare che sarebbero successe tutte queste cose...ne tantomeno che sarei riuscita a superarle.
Il tempo passa velocemente e sembra sfuggirmi dalle mani.

Apro leggermente la finestra godendomi la brezza leggera che attraversa lo spiffero.
Siamo ad aprile e la scuola sta per finire.
Un altro mesetto e addio per sempre all'adolescenza, alle feste di nascosto, agli armadietti e a tutti i ricordi racchiusi al loro interno.

Mi mancherà da morire.

E non sto parlando solamente della scuola.

<Dafne!> urla mia madre dal piano di sotto.
<Che c'è?> chiedo voltandomi verso la porta
<a che ora arriva Dylan?> chiede.

Controllo l'orologio al polso: 16:37.
Sarebbe dovuto arrivare dieci minuti fa...ma d'altronde è sempre in ritardo.

<a breve> ribatto tornando a concentrarmi sulla pianta di ciliegia stupenda che si affaccia sul giardino di Dylan.
<metti apposto la camera allora, questa casa è un porcile> si lamenta con tono burbero.

"Sapessi in che condizioni lascia il mio letto..." penso nella mia testa, ma evito accuratamente di dirlo ad alta voce.

<va bene> mugugno controvoglia mentre penso a tutti i momenti che abbiamo passato in questi ultimi mesi.

Dalla gita nel bosco, al bagno a mezzanotte fatto a febbraio per non parlarle del continuo che c'è stato nella sua camera...
Un'importante menzione va anche al giro nelle giostre al parco giochi, e a quando l'ho battuto al tiro a segno.

Una delle migliori sensazioni mai provate!

Raccolgo tutti i vestiti a terra portandoli nel cesto sporco. Do una sistemata ai libri impilati nell'armadio da settimane ormai per poi terminare con una spolverata qua e là.
Finisco dopo venti minuti ma di Dylan ancora non c'è ombra...

Non faccio in tempo ad alzarmi dal letto che la porta si spalanca.
Una figura alta e vestita con una felpa grigia mi sorride avvicinandosi in poche falcate.

Lo raggiungo abbracciandolo energicamente.
È quasi una settimana che non ci vediamo a causa dei mille impegni e delle verifiche.
Ci rimangono solamente pochi istanti a scuola, che passiamo baciandoci e provando a mettere su una conversazione.

<mi sei mancato> sussurro contro il suo petto mentre lo sento stringermi più forte.
<ci siamo salutati oggi a scuola> ridacchia palpandomi il culo.
<appunto...è passato molto tempo> ribatto buttando la testa indietro con fare tragico.
<la solita esagerata> mi pizzica la guancia tuffandosi sopra il letto.

Il materasso rimbalza cigolando appena.
<lo vuoi sfondare per caso?> lo rimprovero dirigendomi verso il bagno per chiudere la porta.
<avevo pensato a qualcosa di diverso> mormora fissandomi in mezzo alle gambe.

Arrossisco rendendomi conto che non mi abituerò mai alle sue "dimostrazioni d'amore".
<il solito maiale> scuoto la testa raggiungendolo.

Infila il braccio sotto il mio collo avvicinando il mio corpo al suo.
Respiro subito il suo odore, nascondendo il naso tra le pieghe della felpa e il suo collo.
La sua mano si sposta sulla mia schiena compiendo dei movimenti circolari che mi rilassano.

<sei pronta per il grande ballo?> chiede strizzandomi il fianco.
Alzo lo sguardo perdendomi nei suoi occhi <non vedo l'ora> confesso sorridendo mentre ripenso al vestito intatto dentro l'armadio preso mesi fa.
Ancora non l'ha visto...

𝐒𝐞𝐚 𝐞𝐲𝐞𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora