29- novella natalizia🎄

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11 anni prima
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Che fame.
Scendo dal lettone enorme di mamma e papà, Stephy ovviamente si è già svegliata per prendere i biscotti migliori!
Mi sto per fiondare nelle scale quando due mani grandi mi afferrano per la vita sollevandomi in alto.

<non così in fretta Didi, prima ti devi cambiare! Abbiamo ospiti a pranzo> mi blocca papà mentre mi tiene stretta a sé.
<eddaaaiii voglio i biscotti di mamma, Steph se li mangia tutti sennò> mi lamento mettendo su il broncio.
<Stephany si sta facendo il bagnetto per tua informazione, non ammetò repliche, fila in cameretta> mi ordina appoggia omi per terra mentre mi sorride.

Cavolo papà è così alto...
<Vabene> rispondo strusciando i piedi per terra.
Mi levo il pigiama a tutina rossa prendendo i vestiti che mamma ha preparato sopra il mobiletto di legno scuro.
Lì dentro ci sono i giochi da tavola di Steph, lei non vuole che li prenda ma...ammetto che ogni tanto di nascosto lo faccio.

Mentre ridacchio per le mie furbate, arriva mamma, completamente preparata, da cima a piedi.
<per cosa stai ridendo? Cosa hai combinato sa volta furbacchiona?> mi domanda mentre mi fa il solletico sul pancino.
<niente> rispondo scoppiando in una risata.
<ti tengo d'occhio> mi comunica mentre mi infila le calzamaglie nere.
Per il pranzo della vigilia mamma mi ha comprato un vestitino bianco, con le manchi lunghe, lo scollo a barchetta e la gonna ruota.
Mi infila le ballerine in vinile rosse, e mi lega i lunghi capelli castani in due trecce.

<mamma mi metti il fiocchettino rosso sulla testa perfavore?> le chiedo mentre mi mordicchio un dito.
<Vabene, ne mettiamo uno piccolino al lato> mi accontenta agghindandomi.
<grazie> le sorrido con un buchetto tra i denti.

<ora fila di sotto, sono arrivati quasi tutti> mi rimprovera sorridente
<il trucco non me lo metti?> le chiedo con un sorriso da peste.
<non ci pensare nemmeno> ribatte scoppiando in una risata sincera e limpida.
Sbuffo accontentandomi del mio banale lucida labbra alla ciliegia.

Scendo le scale lentamente attenta a non cadere, mamma per l'occasione ci ha posizionato un tappeto rosso bordeaux troppo scivoloso per i miei gusti.

Appena scesa mi volto nella sala.
Wow.
Da per tutto ci sono persone basse e alte, vecchie e giovani.
La tavola è imbandita di pietanze fumanti e profumate, a terra ci sono giocattoli e pacchi regali.
L'albero risplende più che mai, e le lucine appese per la casa donano un'atmosfera magica.

Stephany sta sulla sua poltrona con i capelli biondi che le ricadono sulle spalle mentre accarezza il gatto di nonna Louise.
Risplende come una stella, e non è giusto uffa.
Avevo chiesto i capelli biondi per Natale ma non me li hanno portati!

<Sei una meraviglia tesoro>
Mi volto confusa mentre una signora che conosco bene ma di cui non mi ricordo il nome mi strizza una guanciotta facendomi un po' male.
<ti ricordi di me Dafne? Sono zia Betty, la madre di Jeremy e Caroline> mi spiega senza staccarmi gli occhi di dosso.

Vicino a lei si è formata una schiera di noiosi adulti che mi guardano sorridenti, alcuni reggono dei bicchieri in mano, altri si accucciano.

<grazie> rispondo mentre faccio un passo indietro intimorita.
Vado a sbattere contro qualcosa o qualcuno direi, mi volto e dietro di me c'è Steph che mi fa da supporto.
<vieni a giocare Daffi?> mi chiede prendendomi per mano.
<si> bisbiglìo guardandola negli occhi scuri.

Mi porta in salotto, sul tappeto ci sono già altri bambini che giocano e scherzano.
All'angolo c'è ne è uno che non sopporto però.
È quel diavolo di Dylan.
Metto su il broncio appena lo vedo.

Come una calamita anche lui alza lo sguardo rivolgendomi un ghigno poco rassicurante.
Gli rispondo con una lunga linguaccia.
<ehi Daffi, come sei bella> commenta mio cugino Jeremy distraendomi da Dylan.

<grazie> sussurro imbarazzata mentre sento le guance arrossarsi.
<giochiamo?> ci interrompe mia sorella che sta sogghignando anche se non capisco perché.
Ci sediamo tutti in cerchio, siamo sei o sette non mi ricordo.
Stephany inizia a spiegare agli altri le regole di nascondino mentre gioco con le mie trecce e mi perdo ad osservare il fuoco scoppiettare insieme alla legna.

<siete pronti? Cercheremo io e Tristan, avete venti secondi> sorride Stephany mentre si volta verso la poltrona tappandosi gli occhi.

Ogni bambino inizia a scorrazzare per la casa cercando il miglior nascondiglio, io ne avrei alcuni strepitosi, ma ieri sera la mamma ci ha detto che è proibito andare in certe stanze con gli ospiti quindi dovrò adattarmi.

Corro di sopra, seguita a ruota da una paio di bambine che sono mie cugine lontane, due gemelline: Vanessa e Maria.

<voi dove andate?> domando a sottovoce passandomi la lingua nel dente mancante.
<dentro la vasca> rispondo all'unisono.
<okey> ribatto abbandonandole.

Sono ancora indecisa sul nascondiglio, quando sento dei passi salire le scale.
Entro nella mia stanza dimenticandomi di chiudere la porta.
<dove sieteeee?> domanda una voce mentre un'altra in sottofondo ridacchia.

Il mio cuore inizia a battere velocemente; non riesco a trovare un nascondiglio e per l'emozione mi scappa anche la pipì.
Le loro voci ed i loro passi sono sempre più vicini, devo assolutamente fuggire.

<Sento dei passi Stephy> sussurra Jeremy.
Una lacrima per la paura minaccia di uscire dal mio occhio mentre mi volto terrorizzata.
Sto per arrendermi quando una manina mi afferra la caviglia.
Abbasso lo sguardo sussultando, ma tappandomi la bocca in tempo.
Una chioma mossa nera sbuca dal letto e due occhioni azzurri mi fissano imbronciati.
<entra altrimenti ci scoprono> brontola sottovoce.

Mi infilo sotto il letto il più velocemente possibile.
<perché ti sei messo qua è pieno di polvere> sussurro vicino a Dylan.
Tu guarda se dovevo stare con questa peste.
Un sorrisetto sfacciato appare sulla sua bocca.
<sta zitta o ci scoprono> brontola divertito

Vorrei ribattere ma entra Stephany che inizia a vagare per tutta la stanza.
Ho paura del buio e mia sorella lo sa, proprio per questo motivo spegne la luce ridacchiando.
Sto per mettermi a piangere, ma una mano liscia e profumata mi tappa la bocca.
Mi volto cercando con gli occhi Dylan che mi sta fissando annuendo lentamente.

Non so come sia possibile visto che si tratta di "Stupido Dylan", ma riesce a tranquillizzarmi.
Passa il suo braccio sopra le mie spalle mentre continua a tapparmi la bocca.

Mi rilasso tranquillizzandomi, mentre cerco di non pensare a tutta la polvere che mi si è appicciata sotto il vestito.

Senza nemmeno rendermene conto mia sorella esce dalla stanza silenziosamente.
Dylan si stacca completamente da me, ricordandosi chi sono.

Usciamo dal letto senza fare rumori mentre ci scrolliamo dai vestiti i batuffoli di polvere.
Senza pensare mi volto verso di lui stampandogli un bacio leggero nella guancia.
Lui si blocca guardandomi con gli occhi spalancati.
Non mi ero mai accorta di quanto fossero blu.

Senza dargli tempo di rispondere mi fiondo di sotto per fare tana libera tutti; devo vincere ad ogni costo, devo farlo anche per quel diavoletto.
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Allora? Che ne pensate?
Niente di speciale ma l'ho trovato così tenero🥺.
In certe occasioni oltre al capitolo
Vorreste delle novelle, o delle mini storie su loro due versione mini?😂

Fatemi sapere, poi magari per la fine del libro le metto insieme e ci facciamo un mini libricino.
Un bacio❤️‍🩹

𝐒𝐞𝐚 𝐞𝐲𝐞𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora