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<cosa diavolo stai dicendo Sarah?> domando istericamente mentre spalanco gli occhi stupefatta.
Io non credo di sentirmi bene.

<ho detto che è un ingresso doppio alla SPA...tutto pagato e già prenotato a nome> mi spiega sorridente come nulla fosse mentre con le mani imita un megafono.

<vuoi dirmi che tu hai messo il mio cognome e quello di Dylan senza alcun permesso?! Per non parlarle del fatto che non so quale parte malata della tua mente ti abbia suggerito che lui ci verrà> sbotto esasperata mentre inizio a pensare a cento scuse da rifilare a Dylan appena lo verrà a sapere.

<come se non aspettasse un'occasione del genere...> borbotta Sarah incrociando le braccia con una punta di noia.
<io-io non so...dimmi per caso vuoi farti uccidere?!> le urlo contro mentre noto un sorriso spuntarle all'angolo della bocca.
<non era nella lista delle cose da fare in realtà...> ribatte picchiettandosi ironicamente l'indice sul mento con fare pensieroso.
<ed ora? Come glielo dico? No, non glielo
dico, semplicemente porterò qualcun altro e lo spaccerò per lui> mi ripeto cercando di convincermi che ho tutto sotto controllo.

Alzo lo sguardo sulla mia amica, che sta scuotendo silenziosamente la testa mentre ride.
Si tiene l'estremità del naso con il pollice e l'indice mentre cerca di trattenere una risata.

<cosa c'è ora di divertente?> domando come una smorfia.
<nulla...> si interrompe per colpa di una risata soffocata <solo che sei troppo divertente Daf, Dio mio sto per scoppiare> risponde esplodendo in una risata fragorosa.
Una risata sincera e pura, spensierata e liberatoria, che le conferisce un'aria più serena.
Quasi inizio a ridere anche io appena la vedo realmente felice, con gli occhi illuminati e la bocca aperta in una grande sorriso.

<cosa intendi?> domando sorridente senza riuscire a mantenere un tono austero.
<che è un scherzo, e tu come previsto
ci sei cascata come una pera cotta> ribatte sogghignando mentre si tiene la pancia ancora scossa dalle risate.
<cosa? È tutto...quindi è tutto...?> balbetto incredula mentre sento il peso allo stomaco alleggerirsi.
<si Daf, era alquanto improbabile che lo invitassi ad una serata a luci rosse senza prima consultarti, per non parlarle del
fatto che non penso esista nessuna regola che dica che non si possa cambiare nome alla prenotazione> mi fa notare sistemandosi i capelli biondi.
<stronza> ringhio divertita mentre le lancio un soffice cuscino nero in faccia.

Lei lo schiva solo per metà, sorbendosi metà cuscinata.
<ehi> esclama parando le mani davanti per proteggersi da ulteriori attacchi.
<così impari> borbottò soddisfatta.

<in ogni caso...come va con lui?> domanda tornando improvvisamente seria mentre mi strizza l'occhio destro.
<nulla, come sempre> minimizzo ricordandomi delle parole di poco fa.

Si parla sempre di te...

<dai sono curiosa...voglio i dettagli, anche quelli più piccanti> ribatte leccandosi il labbro superiore.
<tu piuttosto? Qualche nuova fiamma? O vuoi parlare di altro?> taglio corto spostando l'attenzione su di lei.

Sta per rispondermi con in volto un'espressione pensierosa, poi sembra comprendere e distende i muscoli del volto.
Prende un bel respiro buttando fuori l'aria mentre scuote la testa delicatamente.

<Dafne> sospira rivolgendomi un sorriso dolce che stona con la sua personalità.
<mhmh?> mugolo mentre disegno delle figure immaginarie sul divano di pelle.
<apprezzo ciò che sta facendo, davvero.
Però sono davvero interessata a te in questo momento, parleremo di me un'altra volta, ora a dirla tutta non mi va molto> confessa poggiandomi il piccolo palmo sulla spalla.

<sei sicura? Anche io voglio sapere come stai...è da troppo che non parliamo> sottolineo appoggiandomi sullo schienale del divano.
<sicurissima.
Allora...avete fatto dei progressi? Dei passi indietro o...> tenta mordicchiandosi un'unghia.

𝐒𝐞𝐚 𝐞𝐲𝐞𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora