Esempio tecnico

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Avviso al Lettor: se non vuoi privarti di immaginare da te le navi da guerra dell'Impero Roviano non leggere questo capitolo: non ha niente a che vedere con la trama è un'introduzione tecnica da me inserita per descrivere questi importanti elementi dell'ambientazione senza togliere troppo alla narrazione. Forse ne farò altri in futuro, ma sappi che se leggerai queste righe, Lettor, dovrai vedere queste macchine e queste scene così come le vedo io. A te la scelta, in ogni caso il resto della storia spetta solo a te vederla e ti appaia come preferisci.
L'immagine di questo capitolo riproduce le sagome laterali delle principali navi da guerra roviane, in seguito forse ne realizzerò altre per introdurre i nuovi mezzi, ma per ora queste sono la vera spina dorsale delle legioni.
Dromone:
Nave ausiliaria, tre chilometri di lunghezza, dotata di due darsene con ampia capacità di contenimento, un cannone a fusione rosso, sei cannoni oculari, batterie di onagri, due cannoni a rotaia, lanciamissili dorsali e ventrali. È soprattutto una nave tattica e di comando.
Galeone classe Imperator:
Ammiraglia di legione, questa è la più grande nave da guerra delle legioni con i suoi diciannove chilometri di lunghezza. Dotata di tre cannoni a fusione rossi e sei blu nei bracci, ha una potenza di fuoco impareggiabile. È dotata anche di ampi proiettori olografici e di un grande emettitore tachionico per il barritus. Viene ornata secondo i simboli della sua legione o del suo comandante che vi abita insieme ai suoi soldati e alle loro famiglie. Viene usata spesso per trasportare rappresentanti speciali del Summanus, il quale ne usa una completamente bianca con la Stella a Nove Raggi rossa disegnata su di essa.
Legionaria
Galera classe Grifo:
Alla classe Grifo appartengono le navi legionarie. Lunghe nove chilometri e dotate di un cannone a fusione rosso sulla prua e di due sui bracci laterali la loro capacità è di distruggere un pianeta con un solo colpo. A causa delle radiazioni prodotte da queste armi queste sezioni sono costruite in sidermo e rinforzate in modo da contenerne gli effetti negativi.
Con la tecnologia dello scalpello atomico esse vengono prodotte in serie su titaniche catene di montaggio.
Principalmente usano i potenti cannoni oculari (chiamati così per la loro forma che imita un occhio umano in modo da imitarne la mobilità) che sparano grandi folgori lec e i più piccoli ma comunque devastanti onagri (sempre in coppia di due per torretta, anch'essi armi ad energia diretta). Oltre a questo le navi legionarie possiedono cannoni a rotaia, lanciamissili e le cariche a cavitazione. Sono queste dei proiettili in sidermo montati sui cannoni oculari che vengono sparati dall'energia del raggio lec raggiungendo la velocità della luce e una capacità distruttiva incredibile. Sono sia corazzate che portaerei e ognuna può contenere una forza da invasione di quattrocentomila uomini. Al suo interno si trova anche un centro di scalpello atomico che permette di modellare caccia e altri mezzi in caso di perdite.

Oltre a questo ci sono altri tipi di navi che saranno visti in seguito. Tutte le navi roviane ospitano comunque una grande serra per coltivare piante da frutto e frumento, e che forniscono anche una riserva illimitata di ossigeno e non è raro che i soldati, per arrotondare, aprano botteghe o attività economiche a bordo. I viaggi sono lunghi e certe volte gli ufficiali si portano le famiglie che vivono comodamente a bordo.
La fonte di energia di queste navi sono i nuclei di fusione, stelle artificiali create con il sistema della fissione nucleare. Ogni nave ne ha svariati sia principali che di emergenza. Ma i Roviani conoscono molte fonti di energia, questa è solo quella che padroneggiano meglio.
Altri dettagli li troverai nel racconto Lettor, se vorrai sapere altro scrivimi e appena possibile ti risponderò.
Buona lettura e grazie della tua attenzione.
Victor Cascalis

Le memorie dell'Imperatore CarosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora