Un castello per il re

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"Siamo circondati Magister Classes" disse il capo cartografo del Apollus.
Lo schema olografico mostrava le due flotte a confronto. Che abominio vedere i Roviani che combattevano i Roviani. Gulnius non aveva previsto il supporto degli Adokesi e questo gli era già costato una battaglia persa. Stava facendo il possibile per tenere il sistema di Tapsi perché se fosse caduto gli assassini di Sileus avrebbero avuto accesso alla Provincia Imperia.
"Mostratemi lo schieramento totale!"
Immediatamente l'ologramma si rimpicciolì fino a mostrare le due flotte: rossi i Sileicidi, blu i Sileiani. I rossi erano almeno il doppio e gli Adok erano nella retroguardia insieme ad altre forze. Non c'erano legionarie ma dromoni, alcuni alfieri e quattro ammiraglie. Almeno ventimila navi nemiche contro le dodicimila del Magister Classes.
"Maledetti codardi- disse Gulnius dopo aver trovato una possibile scappatoia- dobbiamo rompere lo schieramento nemico. La terza coorte concentri il fuoco e i cannoni a fusione sulle forze del terzo quadrante. Dobbiamo raggiungere le ammiraglie nemiche sulla retroguardia e..."
"Magister Classes salti multipli di iperspazio- disse il capo cartografo- sono proprio sopra la retroguardia nemica!"
Gulnius visse uno di quei momenti da maledire o benedire in seguito. Un momento di attesa, un istante lungo un secolo.
"Identificateli!" disse Gulnius.
Dopo una rapida analisi l'ufficiale di osservazione rispose: "Sono i Vagnar Magister... stanno attaccando la retroguardia nemica!"

Gulnius si era comportato così almeno secondo i rapporti che lessi... quanto avrei voluto sentire le sue emozioni in quel momento.
Lo Jarl Zagrog stava guidando il primo assalto. Le navi da guerra dei Vagnar erano divise in due categorie: il galeone di circa cinque chilometri simili alle navi legionarie, armate di cannoni a fusione blu su due bracci posteriori e due alettoni sulla parte anteriore del vascello dandogli la forma di una freccia. Il galeone aveva la capacità di viaggiare in iperspazio e per questo trasportava i dragoni, troppo piccoli per eseguire un salto ma tra le navi da guerra più letali esistenti, ogni galeone ne trasportava almeno sei.
Jarl Zagrog attaccò le navi adokesi ma, su mio ordine, non toccò la nave dell'ammiraglio.
"Sire Caros le navi adokesi sul fronte si allontanano- disse Vlad- si dirigono verso il loro schieramento principale."
"Iniziamo l'accerchiamento, con le forze così assottigliate Gulnius non dovrebbe avere problemi a sfondare le linee nemiche" dissi io mentre i nostri schemi olografici mostravano che effettivamente le forze del Magister Classes avevano fatto breccia.
"Jarl Svenn e Jarl Wotan mandino le loro squadriglie contro il centro nemico. Jarl Vlad... noi circondiamo l'ammiraglia al centro e dite a Jarl Zagrog di attaccare l'ammiraglia adokese, la deve distruggere se possibile. Quei rossetti rimpiangeranno questo affronto!"
Le navi fecero come avevo ordinato mentre Gulnius si era avvicinato ad un'ammiraglia avversaria bloccata dai Vagnar alle spalle. Da uno degli schermi osservai intanto i galeoni di Jarl Zagrog mentre bombardavano le navi degli Adok, mentre il nemico si concentrava sulle navi più grandi i dragoni si sganciarono e dimostrarono la loro superiorità sulle navi adokesi per manovrabilità superando lo schieramento e bombardando di piccoli nuclei blu l'ammiraglia piramidale con attacchi di vario tipo: colpivano, si allontanavano e tornavano, finché l'ammiraglia esplose. Con le perdite subite gli Adok fuggirono facendo migliaia di piccoli salti in iperspazio.
Sorrisi e me ne vergogno ancora. In quel momento dovevo recitare una parte.
"Jarl Vlad- dissi al condottiero in piedi accanto al mio seggio- per favore, ordini a tutta la flotta di colpire le navi dei traditori."
"Con sommo piacere mio re!"
La sua mente mi diceva che non era più tanto sicuro che andare in guerra fosse stata una cattiva idea.
"Sire Caros- disse il capo cartografo di bordo- una delle ammiraglie roviane avversarie è stata distrutta, l'altra ha eseguito un salto in iperspazio... molte navi roviane si sono arrese."
"Dovranno essere reclamate nel nome di Rovia" dissi.
Mi alzai e mi guardai intorno.
"Mettetemi in contatto con tutte le altre navi vagnar" dissi.
Dopo qualche secondo il mio ologramma compariva in tutte le navi e i veicoli dei Vagnar.
"Il bottino a voi uomini!"
I Vagnar andarono a raccogliere tutto quello che c'era di valore tra i relitti delle navi appena distrutte. Era un compromesso che dovevo accettare, ma almeno avrebbero portato in salvo i superstiti che sarebbero stati dei prigionieri preziosi.
"Tapsi... anche Sileus vinse un importante battaglia in questo sistema" dissi.
"E allora è giusto che la vittoria sia arrivata per vostra azione sire" disse Jarl Vlad mentre la nostra ammiraglia si dirigeva verso il galeone di Gulnius.
"Sire Caros, una comunicazione dal Apollus."
"Passatemela" risposi mentre su uno schermo posato su un braccio del seggio appariva il volto di Gulnius.
"Per il Redentore..."
"Bentrovato Magister Classes- risposi- chiedo scusa per il mio ritardo...radunare le forze disponibili ha richiesto più tempo del previsto."
"Non c'è bisogno di scuse; siete arrivato giusto in tempo...Coimperatore. Posso invitarvi bordo?"
"Perché non viene lei Magister? Le farò provare la grande ospitalità dei Vagnar... c'è il console Garrinus che dovrebbe essere già in volo."
"Verrò molto volentieri, decollo tra quindici minuti" commentò il capo della flotta prima di salutarmi freddamente e di chiudere la comunicazione.
Presto lo avrei rivisto e sarei riuscito a comprendere come procedere.
"Capo cartografo, attivi la comunicazione in chiaro. Devono vedermi e sentirmi tutti gli uomini e le donne di questa flotta" dissi.
Dopo pochi secondi il mio ologramma appariva in ogni singolo vascello sia roviano che vagnar.

Le memorie dell'Imperatore CarosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora