Capitolo 26

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Sentiamo all'improvviso delle urla, ed entrambi ci giriamo verso il confine, vedendo tornare tre ilu dal confine del rif, ma solo due di essi hanno un conducente.
- Tsireya..- sussurro vedendo mia sorella da lontano, andando nel panico più totale mentre la mia mente inizia a vagare tra i pensieri più brutti e tragici che possano mai esistere.
- cerca mio padre!- urlo a Jake mentre mi allontano velocemente da lui, incitandolo a muoversi.
Corro subito verso l'acqua, buttandomi immediatamente a capo fitto in essa, e velocemente richiamo il mio ilu, che arriva il prima possibile.
Salgo velocemente sulla sua groppa e corriamo velocemente verso di loro, con il cuore a mille, e con la preoccupazione che sia capitato qualcosa di brutto a mia sorella o a Neteyam.
Appena sono vicino a loro riemergo, vedendo come prima cosa mia sorella in lacrime, con Tuk stretta tra le braccia, e a diversi metri da loro due vedo Neteyam, che stringe con forza tra le sue braccia il corpo di sua sorella, completamente privo di sensi.
- cosa è successo?!- esclamo sentendo il respiro venir meno appena vedo Kiri in queste condizioni.
- Kiri.. si è sentita male, non so cosa sia successo- sussurra mia sorella con la vista completamente annebbiata dal terrore.
- muovetevi cazzo!- urla lo straniero in preda al panico più totale mentre corre subito verso il villaggio, portando sua sorella al sicuro, ed io prelevo velocemente Tuk dalle braccia di mia sorella, rendendomi conto che non è nello stato mentale adatto per tenere con se una bambina.
- Kiri starà bene? vero Nay?- mi chiede la piccolina stringendosi con tutte le sue forze al mio collo, cercando rifugio da ciò a cui ha assistito.
- Kiri starà benissimo, ne sono certa- dico cercando di rassicurarla mentre vedo Neteyam consegnare sua sorella nelle braccia di mio padre, che subito la fa stendere sul pavimento, controllando molto superficialmente se ha ferite gravi.
Con un salto Neteyam raggiunge il soppalco in legno, e subito si catapulta vicino al corpo privo di sensi di sua sorella.
Arrivo vicino al soppalco e tiro su Tuk, facendola sedere sulle assi di legno, e con uno veloce slancio mi tiro su anche io.
- Nay, non ne capisco niente!- esclama mio padre cercando aiuto. Corro subito verso di loro, sedendomi sulle mie ginocchia al fianco della ragazza.
Poso un orecchio sul suo petto, sentendo il battito fievole e rallentato del suo cuore.
- cosa è successo?- chiedo cercando risposte dallo straniero, che però sembra assorto in un totale stato di shock.
- Neteyam cosa cazzo è successo?!- esclamò alzando di più il tono della voce, cercando di farmi rispondere da lui e di fargli tornare un barlume di lucidità.
Mi guardo spaesato, non sapendo cosa fare e cose dire, mentre apro leggermente gli occhi della ragazza, controllando un attimo le pupille
Sbuffo sonoramente e mi guardo intorno mentre Kiri rimane stesa ed immobile davanti a me, completamente priva di sensi.
- ha.. ha avuto un attacco epilettico- sussurra all'improvviso lo straniero con tono fievole e gli occhi pieni di lacrime
- cazzo..- sussurro appena sento le sue parole, rendendomi conto che non è una cosa da niente. Jake arriva correndo verso di noi, sedendosi velocemente al fianco di sua figlia, preoccupato più che mai.
- cosa è successo?!- chiede nel panico più totale, ispezionando sua figlia, con la paura che velocemente gli riempie gli occhi.
- Jake, devi chiamare qualcuno, subito!- gli dico cercando un minimo di sostegno, almeno da parte sua. Annuisce leggermente con gli occhi pieni di paura e si alza subito, andando velocemente a chiamare aiuto.
- Kiri.. svegliati ti prego- sento una piccola vocina sussurrare queste parole, e appena giro lo sguardo vedo Tuk, china vicino la testa di sua sorella, che le sussurra all'orecchio di svegliarsi, supplicandola di aprire gli occhi, mentre le lacrime le rigano il volto.
- Neteyam..- lo richiamo cercando di non rivolgermi a lui in malo modo, non voglio e non devo farlo, nonostante l'agitazione mi induce a farlo.
- porta via Tuk- dico con tono dolce e lui annuisce leggermente, con gli occhi persi e spenti, completamente assorto dalla paura di rischiare di perdere sua sorella.
Si tira su lentamente e prende in braccio la sua sorellina più piccola, portandola via con la forza, mentre lei cerca di dimenarsi e tornare da sua sorella, volendo le stare vicino.
Vedo correre verso di noi Neytiri, facendosi strada tra le persone accerchiate intorno a noi,  che si catapulta velocemente su sua figlia, ispezionandola nel miglior modo possibile, cercando di svegliarla richiamandola più volte, con la vece leggermente incrinata, e dandole dei piccoli colpetti sul viso.
- ho chiamato dei miei amici, arriveranno qui domani mattina- esclama Jake arrivando all'improvviso, con il fiato corto e le palpitazioni a mille.
- portiamola nella vostra capanna- dico cercando di levarla da davanti agli occhi di tutto il popolo, che piano piano si sta iniziando a radunare qui intorno.
Jake si guarda un'attimo intorno con fare spesato, mentre si rende conto se perché io gli abbia chiesto di portarla via. Suo padre la prende tra le sue braccia e lo tira su, prendendola a mo di sposa, e velocemente la riporta nella sua capanna, in modo tale che ci sia più tranquillità.
- andate, io vi raggiungo..- dico in un sussurro verso Jake, lui annuisce leggermente mentre ci dividiamo, prendendo strade diverse.
Mi allontano da loro, andando a cercare mia madre, che potrà sicuramente aiutare Kiri.
Cerco per diversi minuti, ispezionando ogni centimetro del villaggio, ma non la trovo da nessuna parte.
Mi arrendo e decido, preoccupata come non mai, di andare a vedere com'è la situazione dai Sully, sperando di vedere Kiri con gli occhi aperti e le orecchie tese.
Mi fermo sull'uscio dell'ingresso, ritrovandomi davanti Neytiri e Tuk, sedute vicino al corpo privo di sensi di Kiri, e Neteyam e Lo'ak litigare animatamente mentre Jake cerca di calmarli.
- dovevi stare più attento a lei, come ti è venuto in mente di lasciarla da sola?!- urla pieno di rabbia il più piccolo contro Neteyam, quasi aggredendolo, prendendosela con lui per ciò che è successo.
- quando ho visto che stava annegando l'ho presa e le ho fatto la respirazione bocca a bocca, se è ancora viva è grazie a me!- urla il fratello maggiore levandosi le colpe di dosso, affermando di aver fatto il possibile per migliorare la situazione e salvare sua sorella.
- ragazzi, smettetela subito!- urla Jake cercando e sperando di calmare gli animi.
- e secondo te l'hai salvata?!- chiede alzando ancora di più la voce - guardala! ti sembra sana e salva Neteyam?!- esclama puntando un dito contro sua sorella stesa sul pavimento.
Il petto di Neteyam inizia a muoversi velocemente, mentre inizia a respirare affannosamente, sentendo la rabbia prendere il possesso del suo corpo.
Neteyam con uno scatto si butta addosso a suo fratello, cercando di afferrarlo, e Lo'ak si mette subito sugli attenti, pronto ad accoglierlo, ma tutto cioè viene fermato da Jake che si mette in mezzo e cerca di dividerli, nonostante i loro continui e vari tentativi di azzannarsi a sangue.
Mi avvicino velocemente a loro, cercando di dare una mano a Jake e tiro via Neteyam, allontanandolo il più possibile da Lo'ak, che invece viene trattenuto da suo padre.
- Neteyam.. respira- dico con voce calma mentre cerco di tenerlo fermo, posando le mani sul suo petto per spingerlo via dai vari tentativi di buttarsi addosso a suo fratello.
- tu cosa c'entri adesso?!- mi urla contro con la vista annebbiata dalla rabbia, iniziandosela a prendere con me.
Rimango paralizzata davanti alle sue parole, rimanendo stupita da questa sua reazione, del tutto inaspettata.. non è da lui.
Mi guarda con gli occhi pieni di fuoco e fiamme, il respiro affannoso e il cuore che batte a mille.
- Neteyam!- lo riprende subito suo padre che cerca subito di proteggermi.
- certo, adesso la colpa è mia no?- chiede ridacchiando divertito -tanto la colpa è sempre mia qui!- urla rispondendo a tono a suo padre, sembra una bestia inferocita senza controllo.
- la gente si mette in mezzo a cose che non la riguardano e la colpa è mia?!- esclama generalizzando il concetto che in poche parole racchiude solo me, perché solo io sono l'unica cretina qui, che si mette sempre in mezzo per proteggere chiunque.
- "la gente"? io adesso sono la gente?- chiedo con tono incredulo -ma che cazzo ti è preso?!- chiedo alzando il tono di voce, sentendomi offesa e ferita dalle sue parole e guardandolo
mi sembra quasi di non vedere più Neteyam, ma un'altra persona, completamente diversa dal Neteyam che conosco.
- tu non c'entri niente Nay! non metterti in mezzo a cose che non ti riguardano!- mi urla contro preso dalla rabbia, che non lo sta facendo più ragionare. Sento il mio sguardo cambiare, e passare da preoccupato ad indifferente, mentre sento il mio cuore contorcersi dentro al petto.
- Neteyam, calmati!- gli urla contro la madre, rimproverandolo velocemente, rendendosi conto che sta iniziando ad esagerare e che se la sta prendendo con me inutilmente.
Raddrizzo le spalle ad alzo il mento, assumendo una posizione più rigida e fredda.
Poso il mio sguardo su di lui che scrolla subito le spalle, rendendosi conto del mio cambio d'umore così netto ed improvviso, realizzando che adesso sono io quella che si è arrabbiata, e che tra poco diventerò io la bestia della situazione.
Mi allontano lentamente da lui, sentendo i palmi delle mani pizzicare dalla voglia tremenda di prenderlo a schiaffi, qui e adesso, ma cerco di contenermi e mi avvicino lentamente a Neytiri ed al corpo di Kiri.
- mia madre domani mattina verrà a darvi una mano per risolvere questa brutta situazione- dico cercando di sembrare gentile, quando in realtà il mio cuore sta letteralmente cadendo a pezzi, ma nessuno se ne sta accorgendo.. evidentemente sono brava a fingere.
- cercherò di aiutarvi il più possibile- dico sorridendole leggermente e lei mi ringrazia con lo sguardo, vedendo l'impegno che ci sto mettendo per aiutarli in ogni modo è con qualsiasi mezzo a mia disposizione.
- Nay..- sento la voce dello straniero richiamarmi ed una mano afferra delicatamente il mio braccio, tirandomi leggermente verso di se.
Mi giro di scatto e gli ringhio subito contro, invitandolo a lasciarmi immediatamente, facendogli capire che il suo contatto non è per niente gradito.
- non fare così..- sussurra con tono dispiaciuto e ferito, sembra essere ritornato in se, ed essersi reso conto di come mi ha trattata fino a poco fa.
-ti prego..- dice in un sussurro quasi impercettibile, supplicandomi di dimenticare cosa sia appena successo. Ma no, ho bisogno di qualche ora per metabolizzare e realizzare il tutto, voglio prima aspettare di calmarmi e di tornare ad essere lucida e cosciente, cosa che adesso non sono.
Cerca di avvicinarsi ancora di più ma gli ringhio un'altra volta contro, dandogli un'ultimo avvertimento di starmi lontano.
- non mi devi toccare- ringhio a denti stretti, scandendo bene ogni singola parola.
Mi guarda attentamente, analizzando tramite i miei occhi se sto dicendo la verità su quello che voglio, mentre le sua labbra si stringono tra di loro, racchiudendole in una piccola e sottile linea, quasi invisibile.
Indietreggia di qualche passo, sospirando rumorosamente, mollando controvoglia la presa sul mio braccio, rendendosi conto che adesso è inutile parlare con me, alla fine mi conosce bene.. sa che adesso non sono abbastanza lucida e cosciente.
Mi giro, tornando a puntare il mio sguardo su Neytiri, che guarda la scena con fare sospetto, ma non dice niente a riguardo, facendo finta di niente, ma sembra aver capito già tutto, o almeno intuito qualcosa.
- ci vediamo domani mattina..- sussurro rivolgendole un piccolo cenno di sorriso, per poi incamminarmi verso l'uscita, senza voltarmi neanche una volta indietro, anche se la tentazione è tanta e forte, ma io resisto, resisto e torno nella mia capanna con sguardo impassibile ed il cuore ricoperto di ghiaccio.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora