Capitolo 57

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Il mio cuore si ferma per diversi secondi, lasciandomi completamente senza fiato, mentre una piccola scintilla di speranza si riaccende nei miei occhi.
Il pianto disperato di Lo'ak si ferma all'istante, facendo calare il silenzio più totale su di noi.
Il teppista, ancora tremolante e scosso, si allontana leggermente dal mio corpo, girando lentamente il suo sguardo, puntando gli occhi sulla sua sorellina.
- cosa?- chiede con tono flebile ed incredulo il grande guerriero, mentre la speranza sembra riaccendersi in tutti noi.
Kiri ha lo sguardo perso ed assente, ed un piccolo sorriso stampato sulle sue labbra, come se stesse stentando a crederci.
- respira..- ripete alzando veramente di poco il suo tono di voce, che rimane flebile e basso.
Il mio sguardo cade accidentalmente sulla sua mano, ferma sulla ferita mortale che ha posto fine alla vita di mio marito, che la ragazza sposta con una lentezza disarmante.
La ferita è del tutto scomparsa, vi è rimasta solo un evidente alone di sangue ormai secco, che colora leggermente la pelle dello straniero.
Il respiro viene subito a mancare, la sorpresa è talmente tanto che la mia mente sembra smettere completamente di funzionare.
Le orecchie della ragazza si raddrizzano velocemente, cercando di captare anche il più piccolo dei suoni, mentre tutti noi restiamo in silenzio, completamente paralizzati, aspettando con ansia altre parole da parte sua.
- sta respirando!- esclama sentendo il respiro fievole, quasi assente, dello straniero, che a malapena fa alzare il suo petto.
Gli occhi di Neytiri si spalancano velocemente e con un piccolo scatto si abbassa sul corpo di suo figlio, posando un orecchio sul suo petto, sentendo il suo cuore ricominciare a battere.
- il suo cuore batte- dice con tono incredulo mentre i suoi occhi diventano velocemente lucidi, ricoperti da un sottile strato di lacrime, lacrime di gioia.
Il teppista si alza da terra con un velocissimo scatto, lasciandomi da sola, seduta sul pavimento a qualche metro da tutti loro.
Si siede velocemente al fianco di suo fratello, prendendo il posto di sua madre, e con fretta ed impazienza posa un orecchio sul petto di suo fratello.
I suoi occhi si palancano leggermente mentre le sue pupille si dilatano man mano sempre di più.
- torna da me..- sussurra tirandosi leggermente su, per poi chinarsi verso il volto di suo fratello, afferrando velocemente il suo viso tra le mani.
- torna da me fratello..- continua a sussurrare, incoraggiando il ragazzo ad aprire gli occhi, mentre il suo respiro si fa sempre più pesante, ed il suo battito sempre più forte e tenace.
Inizia respirare affannosamente mentre guardo la scena con fare incredulo.. non riesco a crederci, se è uno scherzo allora non è per niente divertente.
Forse è un sogno? Oppure ho solo delle allucinazioni veramente molto realistiche..
Rimaniamo tutti in bilico, sospesi su un sottile filo che divide la realtà dall'immaginazione, dai sogni, dalle allucinazioni.
Poso entrambe le mie mani sul mio ventre, iniziando a pregare e pregare, pregare che non sia un sogno o uno stupido scherzo della natura, pregando e sperando che lui stia realmente tornando da me.
- Neteyam..- lo richiama sussurrando sua madre, stringendo tra le sue mani una delle mani del figlio, portandosela al petto, sperando che si svegli mentre Jake la stringe fortemente a se, dandole tutto il sostegno di cui ha bisogno al momento.
- Neteyam..- lo richiama anche Lo'ak, sperando che non sia un illusione, pregando che apra gli occhi.
Passano secondi e secondi interminabili di silenzio assoluto, in cui si riescono solo a sentire i respiri affannosi e speranzosi di tutti i presenti, compreso il mio.
Lo straniero apre di scatto le palpebre mentre prende velocemente una consistente boccata d'aria, respirando a pieni polmoni.
No, non ci credo.. è impossibile una cosa del genere, è letteralmente impossibile.
Lo'ak si catapulta velocemente su suo fratello, stringendolo velocemente a se con tutta la forza che ha in corpo, o almeno, quella che gli è rimasta. Cado velocemente in uno strano stato di trans, trattenendo il respiro e andando completamente in apnea.
- scusami.. scusami ti prego- sussurra il teppista vicino al suo orecchio mentre lo stringe vigorosamente a se.
Lo straniero si guarda intorno, evidentemente confuso e spaesato, ma a Lo'ak non importa, ha di nuovo suo fratello e adesso non vuole sprecare neanche un altro secondo.
- perdonami.. ti prego- sussurra piangendo sulla sua spalla, cercando perdono da parte di Neteyam.
Lo straniero posa delicatamente una mano sulla sua schiena, accarezzandolo leggermente, come per fargli capire che tutto è passato, e che ciò che fa parte del passato adesso non importa più.
Neytiri si stringe velocemente contro il petto di suo marito, piangendo silenziosamente per la felicità, e Jake la strige a se, tirando finalmente un sospiro di sollievo.
- mi soffochi..- sussurra con voce roca e bassa lo straniero, invitando suo fratello a smettere di stringere la presa.
- scusa.. scusa- esclama il teppista ridacchiando leggermente, allontanandosi di poco dal fratello per poi asciugarsi le lacrime con fare frettoloso e goffo, facendo ridacchiare faticosamente anche Neteyam.
Lo straniero cerca di tirarsi su e Jake, Lo'ak e Kiri lo aiutano nel seguire la sua volontà, evitando di farlo sforzare troppo, facendolo mettere seduto sulla pietra.
Lo vedo davanti a me, in tutto il suo splendore, con il fiato ancora leggermente corto, ma in esso non sento alcuna anomalia. I suoi occhi sono aperti, e brillano ancora di più del loro solito, e questo non può che rendermi felice.. sei tornato da me amore mio.
Le lacrime iniziano a solcare silenziosamente le mie guance, cogliendomi del tutto di sorpresa mentre non riesco a spostare il mio sguardo dalla sua figura.
Neteyam tiene il suo sguardo puntato su Lo'ak, guardandolo come se non credesse ai suoi occhi, e con un piccolo scatto posa una mano sulla schiena del teppista e lo tira velocemente a se, incastrandolo in un caloroso abbraccio, in segno di pace.
Lo'ak non si appone, ma anzi, si raggomitola tra le sue braccia e lo stringe il più forte che può, non avendo alcuna intenzione di lasciarlo andare.
Neytiri allunga una mano verso di lui e gli accarezza delicatamente il viso con le nocche, ancora incredula ed entusiasta da questo enorme miracolo.
- oh grande madre..- la voce di Kiri richiama velocemente su di se tutte le attenzioni, compresa quella dello straniero, che si gira velocemente verso di lei, interrompendo il suo abbraccio con Lo'ak. Ha lo sguardo perso e fisso su un punto ben preciso e seguendo il suo sguardo vedo dietro le spalle di Neteyam una piccola chiazza di alghe fosforescenti, estremamente luminose, uguali a quelle che si trovano sul fondale della grotta.
Lentamente queste alghe sembrano rientrare nella roccia, sparendo completamente dalla nostra vista in pochi secondi.
- questo.. questo è veramente un miracolo- sussurra Kiri con tono incredulo, facendoci capire che Neteyam è ancora vivo solo per volontà di Eywa, che gli ha dato una seconda possibilità di vita, facendolo tornare da noi.
Un piccolo sorriso spunta contemporaneamente sul volto dei due fratelli, che tornano a guardarsi tra di loro, come se si fossero appena resi conto che il loro rapporto, che loro due, sono molto più importanti di un amore. Ed è vero, i fratelli verranno sempre prima di qualsiasi altra cosa, e sono felice che entrambi se ne siano finalmente resi conto.
Lo sguardo dello straniero analizza attentamente ogni persona al suo fianco, e solo dopo diversi minuti di abbracci e parole dolci i suoi occhi ricadono su di me.
Il mio cuore viene finalmente liberato da questo tremendo dolore, mentre tutti i sensi di colpa e il vuoto incolmabile che avevo dentro al petto sembrano svanire in un secondo non appena i nostri sguardi si incrociano. Tiro un veloce e silenzioso sospiro di sollievo, ringraziando velocemente la grande madre per questo bellissimo miracolo, è il regalo più bello che qualcuno potesse mai farmi.
Un piccolo sorriso spunta sulle labbra dello straniero mentre analizza dettagliatamente la mia figura. Un'altra piccola lacrima solca velocemente il mio viso, ma questa volta è diverso, perché non è una lacrima di frustrazione, disperazione, dolore o angoscia.. ma è una lacrima di pura e bellissima felicità.
Lo straniero si tira velocemente in piedi, riacquisendo in pochi secondi il pieno controllo del suo corpo, barcollando leggermente prima di ritrovare il giusto equilibrio per restare in piedi in totale autonomia. Si avvicina a me con passo lento e cauto, come se avesse pura di spaventarmi, come se io podessi mai scappare via da lui.
Si ferma a qualche centimetro di distanza dal mio corpo, e lentamente si abbassa davanti ai miei occhi, sedendosi sulle sue ginocchia.
I suoi occhi si perdono nello scrutare ed analizzare ogni singolo particolare del mio viso, come se si fosse dimenticato com'era fatto.
Allunga lentamente verso di me due dita, con cui inizia a tracciare delicatamente i lineamenti del mio viso. Sussulto leggermente davanti a questo contatto, iniziando veramente a realizzare che questa volta è vero, che adesso finalmente lo sento.
- pensavi di liberarti così facilmente di me?- mi chiede con tono scherzoso, inclinando leggermente la testa di lato, prendendomi evidentemente in giro. Riesce ad essere così snervante ed inappropriato anche in momenti del genere.. è incredibile.
Con un veloce scatto mi avvento su di lui, catapultandomi tra le sue braccia, che mi accolgono subito senza esitazione.
Mi stringe velocemente a se, facendo posare la mia testa contro il suo petto.
Le mie mani afferrano saldamente la sua schiena, non volendolo più lasciare nemmeno per un istante.
- grazie.. grazie- sussurro con voce spezzata mentre cerco di non scoppiare a piangere per la millesima volta nell'arco di questa giornata, a mio parere infinita.
Mi allontano velocemente dal suo corpo per poi prendere velocemente il suo viso tra le mie mani e tirarlo verso di me, facendo scontrare velocemente le nostre labbra, sentendo la tremenda mancanza e l'irrefrenabile desiderio di sentire la sua pelle contro la mia.. le sue labbra contro le mie.
Inizio a lasciare diversi piccoli e veloci baci su tutto il suo viso, non lasciando neanche un solo centimetri scoperto. Lo sento sorridere davanti a questa mia reazione così tremendamente affettuosa e sdolcinata.
- che felicità nel..- lo zittisco subito facendo scontrare di nuovo le nostre labbra, deve stare zitto, almeno per adesso.
Sembra accettare la mia proposta di rimanere in silenzio, e si lascia trasportare dal momento e dalla situazione. Le sue braccia si stringono velocemente attorno alla mia vita, tirandomi  verso di se, facendomi ritrovare seduta a carponi sulle sue gambe. Approfondisce leggermente il bacio, senza esagerare troppo, ricordandosi dei suoi genitori dietro le sue spalle, mentre continua a tirarmi verso di se, nonostante la distanza tra i nostri corpi sia già azzerata del tutto.
Mi allontano leggermente dalle sue labbra appena sento il respiro mancarmi, posando delicatamente la mia fronte contro la sua, mantenendo la minima distanza tra di noi.
- sono stata uno schifo.. per colpa tua- sussurro puntandogli un dito contro il petto, dandogli la colpa di tutto il dolore e la disperazione che ho provato nelle ultime ore.
Gli scappa subito una piccola risatina divertita davanti alle mie parole, e.. dio quanto mi è mancato il suo sorriso.
- non sarei mai stato capace di lasciarti da sola..- sussurra lentamente mentre fa strusciare delicatamente il suo naso contro il mio -di lasciarvi da soli..- sussurra aggiustando velocemente le sue parole, che mi fanno subito sorridere come un ebete, posando delicatamente una mano sulla mia guancia, accarezzandomi con dolcezza.
- non me lo sarei mai perdonato..- esclama a voce bassa confessandomi che se non fosse stato per questo miracolo la sua anima sarebbe rimasta in pena per sempre.
- non lasciarmi mai più..- sussurro con tono straziato, facendo sfiorare delicatamente le mie labbra contro le sue.
-non è mai stata neanche un opzione..- sussurra di rimando, per poi avventarsi di nuovo su di me, baciandomi appassionatamente.
- che sta succedendo?- chiede con tono curioso la piccola Tuk, che ci guarda di nascosto da dietro le spalle di sua sorella.
- ok basta così!- esclama velocemente Jake facendo battere violentemente le sue mani, l'una contro l'altra, creando un rumore quasi assordante, che ci fa sussultare velocemente dalla paura, interrompendo in modo così brusco il nostro momento, il momento che ho sperato di rivivere, e per cui ho pregato fino allo sfinimento.
Neteyam gira velocemente la testa verso suo padre, allontanandosi leggermente da me, e gli sorride con fare imbarazzato, forse questa era una scena a cui nessuno avrebbe voluto è dovuto assistere, solo mia sorella sarebbe stata felice di vederci così felici e spensierati.
Sospiro rumorosamente guardando Jake, che indica velocemente la sua figlia più piccola, utilizzandola come scusa per giustificare la sua azione.
Alzo velocemente gli occhi al cielo e lascio perdere, sono fin troppo felice in questo momento per pensare a lui e le sue figuracce.
Rivolgo un ultimo e piccolo sguardo di sfuggita a Neteyam per poi tirarmi su con cautela e calma, facendo attenzione a non cadere rovinosamente per terra.. a stento mi sento le gambe.
Lo straniero fa per alzarsi posando tutto il peso sulle sue ginocchia, ma con uno scatto veloce mi afferra per i fianchi e mi tira velocemente verso di se. Le sue labbra si scontrano velocemente contro il mio ventre, iniziando a lasciare una piccola e veloce scia di teneri baci, che mi fanno subito sorridere per la dolcezza e la delicatezza con cui lo sta facendo.
Lascia l'ultimo bacio sulla mia pelle per poi legale le braccia intorno alle mie gambe, tenendomi bloccata a se. Posa delicatamente il mento sulla mia pancia, inclinando la testa all'indietro in modo tale da potermi guardare anche dal basso.. questi occhi, questi occhi sono stati la mia fine.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora