Capitolo 38

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- fammi sentire!- esclama tutta esaltata mia madre avvicinandosi velocemente a me. Si china leggermente ed avvicina un'orecchio al mio basso ventre.
- mamma ti prego.. non sono incinta- dico sbuffando sonoramente, ormai sono giorni che viene sempre vicino a me nella speranza di sentire qualcosa.
- lo sei, semplicemente è ancora troppo presto per sentire il battito- dice con tono serio tornando a stare dritta, guardandomi come se avessi appena pronunciato la più grande blasfemia mai esistita.
- ne sei troppo convinta- esclamo ridacchiando divertita mentre piego velocemente la coperta che si trovava, fino a pochi secondi fa, sulla mia rete, mettendo a posto tutto il disordine che c'è dentro questa capanna.
- io non sbaglio mai.. ricordalo sempre figlia mia- dice con tono fin troppo serio, mettendomi quasi paura.
- hai preparato tutto?- chiedo cambiando velocemente discorso, sperando che smetta di parlare di bambini e gravidanze.
- ovvio tesoro!- esclama tornando di nuovo a sorridere, mentre mi da una mano a sistemare.
- non vedo l'ora di raccontare tutto a Roa!- esclama entusiasta mentre inizia a fantasticare su tutte le cose che dovranno dirsi appena si rivedranno.
- sei davvero così felice?- chiedo abbastanza stranita, non ho mai visto mia madre così entusiasta per qualcosa che non la riguarda direttamente, e la cosa mi puzza un po'.
- certo tesoro..- dice con tono dolce, avvicinandosi lentamente a me con sguardo intenerito -la mia bambina è cresciuta, è diventata adulta.. e stasera legherà con la persona che ama- dice accarezzandomi dolcemente una guancia con le nocche mentre mi guarda con gli occhi pieni di nostalgia.
- sei cresciuta così in fretta.. troppo in fretta- sussurra con gli occhi leggermente lucidi dall'emozione.
- mamma..- sussurro con tono intenerito, avvicinandomi velocemente a lei, abbracciandola istintivamente -perché fai così?- chiedo appena sento una piccola goccia cadere sulla mia spalla, una lacrima che è sfuggita al suo rigido controllo.
- sono solo fiera di te..- sussurra con la voce leggermente incrinata dal pianto.
Tira leggermente su con il naso e si allontana leggermente dal mio corpo, prendendomi delicatamente il viso tra le mani.
- quanto vorrei che tornassi piccola.. a quando ancora avevi bisogno di me per tutto- dice con tono malinconico, guardandomi con sguardo triste mentre mi accarezza leggermente il viso con i polpastrelli.
- adesso sei grande, forte ed indipendente.. e sei così bella- dice mentre un'altra lacrima le riga velocemente il viso.
- smettila o farai piangere anche me..- dico con una piccola risatina isterica, mentre sento gli occhi iniziare a pizzicare più del dovuto.
- hai ancora tutta una vita davanti.. ma, mi raccomando, goditi ogni singolo momento, ogni singolo attimo- dice raccomandandosi con me -il tempo non aspetta nessuno, ed i bei momenti non ritornano- dice concludendo il suo discorso.
- grazie.. di tutto- dico in un sussurro mentre una piccola lacrima mi riga il viso, bruciando la pelle al suo passaggio.
- ho fatto tutto solo per amore..- sussurra di conseguenza, sorridendomi ampiamente.
- adesso basta piangere però!- esclama cercando di far tornare entrambe alla realtà
- dobbiamo andare o faremo tardi- dice asciugandomi velocemente il viso, costringendomi a smettere di piangere.
- forza! che tuo marito ti aspetta- dice battendo velocemente le mani, per poi prendermi velocemente per un braccio e trascinarmi via con se.
Mi scappa subito una piccola risatina, è così strana certe volte, ma la amo così tanto proprio per questo. Mi prende velocemente una mano tra le sue, mettendosi sotto braccio, e mi porta con se per le vie del villaggio.
- dimmi che non hai esagerato come tuo solito, ti prego!- esclamo con tono speranzoso, sapendo quanto mia madre ami fare le cose in grande, spero solo che non abbia esagerato ai massimi livelli.
- eccoci qua!- esclama fermandosi all'improvviso davanti ad una capanna.
- dai entra, voglio sapere se ti piace- dice tutta sorridente, spingendomi leggermente verso l'ingresso per farmi entrare per prima. Mi avvicino lentamente mentre mia madre mi segue a qualche passo di distanza dietro di me.
Appena supero la soglia dell'ingresso vedo davanti a me una semplice capanna, come la nostra, con la particolarità di avere l'intero soffitto rivestito di fiori bianchi, alcuni di essi sono stati intrecciati tra di loro, creando delle lunghe catene, attaccate al soffitto in modo che ricadano verso il pavimento.
Mi avvicino al centro della capanna, iniziandomi a guardare intorno, non pensavo mia madre potesse essere così sobria, evitando di esagerare, e seguendo per una volta i miei gusti.
- ti piace?- mi chiede tutta elettrizzata mentre si avvicina lentamente a me.
Annuisco leggermente mentre inclino la testa verso l'alto, guardando incantata il soffitto.
- è la tua serata.. e ho voluto seguire i tuoi gusti per una volta- dice con tono speranzoso, sperando di aver fatto una buona scelta e che mi piaccia realmente.
- è bellissimo..- sussurro con tono un po' incredulo continuando a guardarmi intorno.
-eccoci qua!- esclama una voce maschile all'improvviso, facendo girare, sia me che mia madre, di scatto.
Sull'uscio dell'ingresso vedo mio fratello, tutto sorridente, e Neteyam, stretto sotto il braccio di Aonung, con Kiri e Tsireya al seguito
- ti piace?- mi chiede mentre si allontana velocemente da Neteyam, avvicinandosi a noi.
- mamma ha voluto seguire le tue direttive- dice mia sorella tutta felice, mentre Aonung incrocia le braccia al petto, fermandosi al mio fianco, alzando anche lui lo sguardo sul soffitto.
- è fin troppo sobria per dire che è stata opera di mamma- esclamo girando la testa verso mio fratello, rivolgendogli uno sguardo complice, poiché concorda sempre con me sull'eccessiva esagerazione di mamma.
- come siete simpatici..- dice mia madre con tono offeso, guardandoci abbastanza infastidita per poi alzare gli occhi al cielo.
- ragazzi andiamo dai.. questi due hanno di meglio da fare- dice mia madre facendo segno a mio fratello di seguirla, per poi girarsi verso mia sorella e Kiri, facendogli segno di sparire.
I miei occhi si spalancano all'istante, e guardo subito mio fratello, che se la ride di gusto.
- ridi ridi, voglio vedere quando succederà a te!- esclamo prendendomela con lui mentre si allontana da me, continuando a ridere di gusto
- mamma non direbbe mai una cosa del genere per me, sai perfettamente anche tu che sono il suo preferito- dice con tono vittorioso alzando leggermente le braccia all'altezza delle spalle, contraendo i muscoli per mostrarsi come il più forte.
- credici.. illuso- dico prendendola sul personale, ma è sempre stata così, abbiamo sempre litigato su chi fosse il preferito di mamma e chi di papà.
Aonung si ferma al fianco di Neteyam, guardandolo dritto negli occhi, per poi sorridergli leggermente.
- buona serata..- dice rivolgendo un veloce sguardo ad entrambi, mentre passa dietro le spalle dello straniero -e vedete di dormire almeno un po', che domani si festeggia..- sussurra con sguardo ammiccante dando una pacca sulla spalla del ragazzo, per poi sorridere ancora di più ed andarsene.
Mi porto una mano sul viso, cercando di nascondermi per via della vergogna, quando fanno così vorrei abbandonarli e scappare via il più lontano possibile.
Sospiro leggermente e poso le mani sui miei fianchi, alzando lo sguardo sul ragazzo, ancora fermo sull'uscio dell'ingresso, che se la ride in silenzio.
- non commentare.. per favore- dico con tono supplichevole, sapendo che vorrebbe dirmi cosa pensa di tutto ciò, ma la situazione è già fin troppo imbarazzante per peggiorarla ancora di più.
- non dirò niente..- dice alzando le mani al cielo, in segno di innocenza, e si avvicina lentamente verso di me, guardandosi attentamente intorno.
- che ne pensi?- chiedo alzando la testa verso il soffitto, e lui fa lo stesso mentre continua ad avvicinarsi, per poi fermarsi al mio fianco.
- è bella..- dice con tono perso mentre osserva attentamente la capanna.
- si è trattenuta- dico sapendo che avrebbe potuto fare di peggio ma ha evitato per far felice me.
- verremo qui?- mi chiede iniziando a gironzolare e a curiosare.
- si.. è la nostra- dico annuendo leggermente, mentre lo osservo. Ha lo sguardo concentrato e perso, mentre gironzola in giro come un bambino curioso.
- giusto il tempo di prendere tutte le nostre cose e spostarle qui.. e potremo iniziare a viverci- dico incrociando velocemente le braccia al petto, mentre lo guardo frugrare in giro mentre mi da le spalle, nascondendosi dal mio sguardo. Gira la testa verso di me, e posa il suo sguardo su di me, guardandomi da dietro la sua spalla.
Sorride ed abbassa leggermente la testa mentre si gira lentamente su se stesso, e con passo lento e felpato si avvicina a me, fermandosi a qualche centimetro dal mio corpo.
- quindi sta succedendo davvero?- chiede inclinando leggermente la testa di lato, mentre mi guarda con questo piccolo sorrisino felice stampato sulle labbra.
Annuisco leggermente mentre sento le sue mani stringersi lentamente intorno alla mia vita. Sospiro silenziosamente mentre porto lentamente le mie braccia intorno al suo collo, tirandolo leggermente verso di me, facendolo abbassare, più o meno, alla mia altezza.
- non potrai più liberarti di me, lo sai vero?- chiedo sorridendo leggermente, sperando in una buona risposta da parte sua.
- ah lo so.. ma ormai il danno l'ho fatto, e  adesso devo assumermi le mie responsabilità- dice alzando leggermente le spalle, prendendomi evidentemente in giro.
- sei uno stronzo..- dico sorridendo divertita, sapendo che sta scherzando
Si avvicina lentamente a me, con un sorriso divertito stampato in volto, e posa un piccolo e delicato bacio sulle mie labbra.
- ti devo confessare una cosa..- sussurro sulle sue labbra, allontanandomi di qualche millimetro da esse.
- mi sei sempre stato antipatico..- sussurro cercando di sembrare convincente, facendo finta che non mi sia mai andato a genio
- anche tu..- sussurra di rimando reggendomi il gioco, e mi scappa subito un sorriso divertito mentre si avvicina di nuovo a me per lasciare un'altro piccolo bacio sulle mie labbra.
- e allora perché stai con me?- gli chiedo inclinando leggermente la testa di lato, senza allontanarmi dalla sue labbra.
- per convenienza- dice continuando a reggere il gioco. Le mia bocca si spalanca ed un piccolo verso di sorpresa abbandona le mie labbra.
Sorride ampiamente e si abbassa velocemente con un piccolo scatto, facendo scendere le sue mani sulle mie gambe, e con un piccolo slancio mi lancia leggermente in aria, facendomi atterrare tra le sue braccia, baciandomi di nuovo subito dopo.
- ma sei un bastardo!- esclamo allontanandomi di scatto dalle sue labbra, mentre stringo le gambe intorno al suo bacino per reggermi.
- e tu perché stai con me?- mi chiede di rimando visto che sono stata la prima a dirgli che mi è sempre stato antipatico.
- per convenienza- dico ripetendo le sue stesse parole mentre fa qualche passo in giro per la capanna, con me stretta tra le sue braccia
- ma senti un po' chi fa la predica!- esclama sorridendo divertito per poi prendermi di forza e lanciarmi letteralmente in aria.
Atterro rovinosamente sulla rete di questa capanna, che è molto più grande rispetto a quella che avevo nella capanna dei miei genitori.
Con un piccolo slancio sale anche lui sulla rete, sistemandosi velocemente sopra al mio corpo.
Le sue labbra si posano velocemente sulle mie, coinvolgendomi in un bacio pieno di passione e desiderio, mentre si sistema al meglio tra le mie gambe. Poso velocemente una mano sul suo petto e lo allontano leggermente dalle mie labbra, interrompendo il bacio.
- ma io non ti stavo antipatica?- chiedo aggrottando leggermente le sopracciglia, continuando a prenderlo in giro.
- ed io? non ti stavo antipatico?- chiede inclinando leggermente la testa, facendomi risultare come la scema della situazione con una semplice frase.
Contorco velocemente le labbra, cercando di trattenere un sorriso, mordendomi l'interno guancia con l'intento di accettare l'evidente sconfitta.
Con un piccolo scatto lo prendo velocemente per le spalle e lo allontano da me, facendolo stendere con la schiena sulla rete. Con un piccolo salto mi tiro su, e mi siedo velocemente a cavalcioni su di lui. Mi catapulto subito sulle sue labbra, facendole scontare velocemente contro le mie. Le sue braccia si stringono velocemente intorno alla mia vita, facendomi inarcare leggermente la schiena, in modo tale da far scontrare i nostri busti. Le sue mani iniziano a vagare sulla mia schiena, accarezzandomi delicatamente, mentre la mia pelle si elettrizza leggermente sotto il suo tocco.
Mi allontano velocemente dalle sue labbra, iniziando a lasciare una piccola scia di baci, partendo dalla mandibola, percorrendo tutto il suo perimetro, per poi scendere lentamente verso il suo collo.
Le sue dita si stringono saldamente intorno alla pelle dei miei fianchi appena sente le mie labbra sfiorare il suo collo. Una sua mano risale lentamente lungo la mia schiena, e velocemente afferra l'estremità della mia treccia, facendola ricadere sulla mia spalla.
Si tira leggermente su con la schiena, afferrando anche la sua, portandola sul petto con estrema fretta ed impazienza. La sua mano libera raggiunge la mia nuca, e mi tira velocemente a se, allontanandomi dal suo collo e facendo scontrare velocemente le nostre labbra.
Con l'altra mano avvicina l'estremità della sua treccia alla mia, consolidando lentamente il legame mentre le sue labbra iniziano a giocare con le mie.
Dal punto di unione delle nostre trecce parte una piccola e strana scarica elettrica risale velocemente lungo di esse e attraversa la spina dorsale di entrambi, divagandosi poi in tutto il resto del corpo. Tutto si amplifica, ogni singolo rumore, movimento, sensazione ed emozione diventano dieci volte più forti di quello che sono normalmente nella vita reale.
Sospiro leggermente sulle sue labbra, sentendo la necessità di sentirlo su di me, sulla mia pelle, farsi sempre più forte ad ogni secondo che passa, facendo diventare l'attesa uno strazio insopportabile.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora