Capitolo 16

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- mio padre?- chiede con tono sorpreso lo straniero, mentre si siede sulla sabbia a qualche centimetro di distanza da me, seguito poi da suo fratello più piccolo e la mia sorellina.
- si, tuo padre sa la verità- dico ripetendo lo stesso concetto che gli sto spiegando da ormai venti minuti, ma che lui non riesce ancora a metabolizzare.
- i miei genitori mi nascondono qualcosa e tuo padre sa tutto, ed anche da un bel pò di tempo da quanto ho capito- dico ripetendo tutto da capo, ma Neteyam sembra essere ancora abbastanza confuso e scioccato dalle mie parole.
- cosa possono mai nasconderti?- chiede Lo'ak ancora non capendo di cosa stiamo parlando, mentre stende le gambe davanti a se e si inclina leggermente indietro, utilizzando le braccia come appoggio sicuro.
- il motivo per cui assomiglio più a voi che a loro?- dico con tono retorico e del tutto ironico, prendendolo evidentemente in giro, e lui risponde alzando gli occhi al cielo.
- andiamo Nay, te ne parlerà papà quando sarà il momento giusto, adesso è inutile crogiolassi in questo modo- esclama mia sorella cercando di farmi calmare, è da ieri sera che sono così agitata, dopo la mia chiacchierata con Jake il mio livello di curiosità è salito alle stelle, tenendomi sveglia per tutta la notte.
- sto così perché prima il mio era solo un dubbio, Jake mi ha dato la conferma che dietro tutto questo c'è qualcosa che io non so... mi ha confermato che i nostri genitori mi mentono da quando sono nata!- esclamo cercando di farle capire il mio stato d'animo in questo momento.
- eppure alla fine arriveremo a scoprire che è nostra sorella..- dice Lo'ak in un sussurro, ridendo divertito e guardando suo fratello, che subito si gira di scatto verso di lui e lo fulmina con lo sguardo.
- in che senso?- chiede mia sorella un po' preoccupata nel sentire queste parole uscire dalla sua bocca.
- veramente non ci avete mai pensato?- chiede guardando tutti e tre, stupito del fatto che non siamo ancora arrivati alla sua stessa conclusione.
- dipende da quanto è contorta la tua mente rispetto alla nostra- dico sapendo già che la sua proposta, seppur non sapendone niente, potrebbe essere una delle poche possibili verità, ma anche tra le più impensabili
- di loro due non mi stupisco, sono troppo buoni ed ingenui per arrivare a pensare a questo...- dice riferendo a Tsireya e suo fratello -ma tu.. tu mi stupisci Nay- dice guardandomi in modo strano, un mix tra malizioso e perfido
- meno giri di parole e più spiegazioni Lo'ak- dico iniziandomi ad alterare, voglio sapere subito a cosa ha pensato la sua mente folle.
- una donna furba e astuta come te..- sento le sue parole e gli rivolgo subito uno sguardo assassino.
- ti do tre secondi per iniziare a parlare, o ti costringerò a farlo in un altro modo Lo'ak..- sussurro con tono minaccioso molto, ma molto infastidita dalle sue parole e dal suo tono di voce, fin troppo malizioso e provocante.
Si sporge leggermente verso di me e mi guarda con fare di sfida, cercando di ottenere da me una reazione negativa.
Mantengo il mio sguardo fisso nel suo, non piegandomi subito davanti alle sue provocazioni.
- stai cercando di farti prendere a pugni per caso?!- esclama spaventata mia sorella, cercando di tirare indietro Lo'ak, che però si libera dalla sua presa, mantenendo il suo sguardo fisso nel mio.
- hai intenzione di parlare? o vuoi continuare a fare il coglione?- chiedo con tono provocatorio, sapendo che sta mettendo in scena tutto questo altarino solo per farmi reagire.
- perché? sennò che fai?- mi chiede sorridendo divertito, respiro profondamente, cercando di tenere a freno l'irrefrenabile impulso di staccargli la lingua con le mie stesse mani.
- Nay..- sussurra mia sorella cercando di farmi ritornare ad uno stato di lucidità.
- parla Lo'ak, smettila di fare questi giri immensi di parole- esclama suo fratello, proteggendomi ed invitando suo fratello ad esporre la malsana idea che gli è passata per la mente.
- analizziamo insieme la situazione, forse ci arrivi da sola- dice con questo fastidiosissimo sorrisetto, dando ascolto al consiglio del fratello, che si è reso conto del mio stato di instabilità.
- guardati..- dice chiedendomi di analizzarmi da sola, ed io lo guardo alzando un sopracciglio, non capendo dove vuole andare a parare.
- cos'hai in comune con loro?- chiede riferendosi ai Metkayina, ed indica mia sorella seduta al suo fianco.
- il colore della pelle e le abilità- dico abbastanza confusa dalla sua domanda, mantenendo comunque una postura rigida.
- parliamo solo del punto di vista estetico- dice riprendendomi subito
- va bene.. allora solo il colore della pelle- dico correggendomi da sola, con tono abbastanza scocciato da tutto questo mistero.
- invece con noi.. cos'hai in comune con noi?- mi chiede cercando di addolcire il più possibile il tono di voce, cercando di calmare un po' la situazione, vedendomi ancora tesa e rigida nei suoi confronti.
- la struttura fisica, la coda... gli occhi- dico con tono basso, con la paura che possa dirmi qualcosa che potrebbe cambiare totalmente la mia vita.
- quindi tutto ciò conduce al fatto che tu sia un ibrido.. metà Metkayina e metà Omaticaya, giusto?- chiede con tono basso ed io mi perdo un attimo nei miei pensieri, analizzando lentamente le sue parole.
- questo significa che mamma ti ha avuto con un Omaticaya..- sussurra con voce rotta la mia piccola sorellina, che sta iniziando anche lei a seguire i ragionamenti del teppista
- quindi abbiamo papà diversi?- chiede Tsireya guardando spaventata Lo'ak che gli fa segno di aspettare un'attimo.
Lo'ak posa il suo sguardo su di me ritrovandomi in uno stato di trans avanzato.
Nella mia mente continuano a scorrere le sue parole, rendendomi conto che forse avrei dovuto pensare ad una cosa del genere già da un bel po'.
- e quindi chi è suo padre? non lo sapremo mai, sappiamo che è un Omaticaya ma non chi è- dice Neteyam introducendosi anche lui nel discorso.
Lo'ak gli rivolge un piccolo sguardo amareggiato per poi portare di nuovo il suo sguardo su di me.
Sorride leggermente e mi prende delicatamente una mano, portandola davanti agli occhi di tutti noi.
Posa la sua mano sulla mia, facendo combaciare i nostri palmi e le nostre dita, mostrando a tutti che le nostre mani sono uguali.
- ha il gene umano dentro di se.. come noi- dice parlando con suo fratello, che ha chiesto come faremo mai a capire chi potrebbe essere il mio ipotetico padre biologico.
- c'è solo un Omaticaya oltre noi ad avere il gene umano dentro di se..- il mio cuore si ferma all'istante al suono delle parole di Lo'ak, smettendo di battere per qualche secondo.
- papà?- chiede Neteyam, con tono sorpreso, ma chi tra di noi non lo è.
Lo'ak annuisce leggermente guardando con fare dispiaciuto suo fratello, dando una risposta alla sua domanda.
- papà stravede per lei, e lo sai anche tu.. non fa altro che parlare di te- dice il teppista confessando di cosa parlano quando sono tutti insieme, indicandomi come una mano -si comporta in modo completamente diverso quando c'è lei nei paraggi, non l'hai mai notato?- chiede verso suo fratello, mentre le sue parole mi colpiscono come delle pugnalate in pieno petto.
- per "scoprire che è nostra sorella" intendevi questo? che nostro padre ha avuto una figlia con Ronal all'insaputa di tutti?- chiede il fratello maggiore andando un attimo in paranoia totale, tornando al concetto principale, evitando le riflessioni di suo fratello, mentre sente la terra sgretolarsi sotto i suoi piedi.
Se solo sapessi come la sto prendendo male io Neteyam...
- è impossibile, tutto ciò sarebbe avvenuto ben prima che della nostra nascita, e quando si crea un legame tra due Na'vi non può essere più interrotto!- esclama mia sorella cercando di far ragionare i due fratelli sul fatto che tutto ciò sia letteralmente impossibile.
Rimango in silenzio ferma a fissare il vuoto e ad ascoltarli, o almeno ci provo, ma nella mia mente continuano a rimbombare le parole di Lo'ak, che mi distruggono lentamente.
- un legame non può essere spezzato Lo'ak, ha ragione Tsireya.. la tua supposizione è letteralmente impossibile, perché se fosse così adesso non esisteremo noi!- esclama Neteyam del tutto sconvolto da tutto ciò, cercando di smentire la supposizione del fratello.
- ma papà non è un "vero" Na'vi, è stato creato in laboratorio!- esclama Lo'ak cercando di spiegare la sua teoria - e se questo implicasse che forse per lui il legame non potrà mai essere consolidato? e che quindi non abbia avuto mai alcun legame?- chiede cercando di far capire il suo ragionamento anche a noi.
- e che quindi solo la mamma abbia avuto il legame con lui, ma non lui con lei? stai dicendo questo?- chiede Neteyam ancora più confuso di prima, mentre le parole di Lo'ak iniziano ad avere un senso nella sua mente.
- questo noi non lo possiamo sapere bro, papà non è un vero e proprio Na'vi, lui è un avatar- esclama Lo'ak cercando di far passare la sua ipotesi per vera, mentre una piccola lacrima mi riga silenziosamente il viso.
- e quindi questo mi porta a pensare ad una cosa..- esclama il più piccolo con tono basso
-e se il tuo- dice indicando suo fratello - e il suo concepimento- dice indicando me, senza spostare il suo sguardo da suo fratello -fossero avvenuti nello stesso arco di tempo?- chiede aggravando ancora di più le sue accuse, già abbastanza pesanti.
- alla fine vi passate qualche mese di differenza- dice mettendo in mezzo un'altra supposizione.
Il mio cuore si ristringe su se stesso, accartocciandosi ed ammaccandosi da solo mentre un'altra lacrima solca il mio volto.
Poso il mio sguardo su Neteyam, che nota subito le mie condizione abbastanza critiche, vedendo i miei occhi pieni di lacrime e sentendo il mio cuore spezzarsi ogni secondo sempre di più.
- basta così Lo'ak- esclama con tono autoritario il fratello maggiore, scattando velocemente a me. Si siede al mio fianco e mi tira subito a se, posizionando le sue gambe ai lati de mio corpo, ed avvolgendomi le spalle con le sue braccia, cercando di proteggermi dalle parole di suo fratello e da tutto questo dolore.
Mi appoggio al suo petto, posando la fronte contro di esso, cercando di nascondermi dallo sguardo attento di Lo'ak e mia sorella, non voglio che mi vedano in questo stato.
- io..- Lo'ak cerca di dire qualcosa, notando cosa le sue supposizioni impensabili hanno provocato su di me, ma Neteyam lo ferma all'istante.
- ho detto basta Lo'ak!- esclama alzando notevolmente il tono di voce, quasi urlando contro il suo fratellino per farlo stare zitto.
Sussulto leggermente nel sentire la sua voce urlare improvvisamente, e lui, come per riflesso di stringe ancora di più a se, mentre giro la testa e poso una guancia sul suo petto.
- scusami..- sussurra dolcemente vicino al mio orecchio, inclinando leggermente la testa verso di me, nascondendosi anche lui dallo sguardo dei nostri fratelli.
- per oggi può bastare così- dice con tono duro tornando a guardare suo fratello, mentre posa delicatamente una mano sulla mia testa, accarezzandomi leggermente una guancia con il pollice, mentre le lacrime continuano a scendere copiose sul mio viso.
- volevo solo..- dice Lo'ak con tono basso e dispiaciuto, rendendosi conto di come mi hanno ridotta le sue supposizioni, ma si blocca per qualche secondo -è inutile dare spiegazioni, tanto non servono mai a niente- dice con tono arrabbiato, sbottando all'improvviso, per poi alzarsi di scatto ed andarsene quasi correndo.
- ci penso io..- dice con voce bassa Neteyam, rassicurando mia sorella, spaventata e preoccupata per me -tu pensa a lui- dice rivolgendole un piccolo sorriso, affidandole il compito di vedere in che stato si trovi suo fratello in questo momento.
La mia sorellina si alza e corre subito dietro a Lo'ak, che con la testa china ed il passo accelerato, si allontana da noi.
Continuo a piangere silenziosamente mentre le sue mani si spostano un attimo dal mio corpo per avvolgere le mie gambe, spingendomi il più possibile verso il suo corpo, in modo tale che non possa scivolare via in nessun modo.
Le sue braccia avvolgono la mia vita mentre nascondo il viso nell'incavo del suo collo, posando le testa sulla sua spalla, sperando che nessun'altro mi veda in queste condizioni.
- sono sicuro che ci sia un'altra spiegazione a tutto ciò..- dice con tono basso, cercando di consolarmi e darmi forza, mentre accarezza dolcemente la mia schiena.
Una mia mano raggiunge il retro del suo collo e lo tiro leggermente verso di me, avvicinandolo ancora di più al mio corpo, stringendomi il più possibile a lui, cercando conforto e protezione, cercando un rifugio sicuro tra le sue braccia.
Mi stringe a se, con la paura che possa scappare via da un momento all'altro, toccandomi con estrema delicatezza, con la paura che io possa rompermi in mille pezzi tra le sue mani per quanto sembro, e sono, fragile in questo preciso momento.
- andrà tutto bene..- sussurra dolcemente vicino al mio orecchio per poi lasciare un piccolo ed ingenuo bacio tra i miei capelli mentre continua a tenermi stretta tra le sue braccia, dandomi tutto il sostegno di cui ho bisogno in questo momento.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora