Un soffio di vento mi accarezza leggermente il volto, mentre un piccolo raggio di sole spunta tra le foglie e mi riscalda dolcemente il viso.
Sospiro leggermente, cercando di aprire gli occhi, nonostante il sonno che incombe ancora su di me.
Mi stiracchio leggermente il collo, mentre sbatto velocemente le palpebre, cercando di mettere a fuoco il mondo intorno a me.
Una strana sensazione di calore si fa sentire sulla mia guancia appena cerco di muovermi un po'.
Sposto leggermente lo sguardo, e vedo davanti ai miei occhi un'enorme barriera blu.
Inclino leggermente la testa all'indietro e vedo Neteyam dormire beatamente, mentre mi tiene ben stretta a se. Mi scappa un piccolo sorriso mentre sento i miei occhi illuminarsi di felicità. Mi avvicino lentamente al suo viso, e poso un piccolo bacio sull'angolo delle sue labbra. Arriccia leggermente il naso, mentre i nostri corpi continuano a restare attaccati e le nostre gambe ad essere intrecciate tra di loro.
Gli lascio un'altro piccolo bacio sulle labbra, cercando di essere il più delicata possibile. Lo sento sospirare dal naso, mentre le sue braccia si stringono ancora di più intorno alla mia vita, facendo aderire perfettamente il mio busto contro il suo.
Poso lentamente la testa sulla sabbia, incastrando il viso nel piccolo spazio tra la sua spalla ed il suo collo, stringendomi a lui. Una mia mano inizia ad accarezzare delicatamente, sfiorandolo appena, il perimetro del suo fianco
Lascio un piccolo bacio sulla sua mandibola, ed un altro ed un'altro, scendendo sempre di più lungo la pelle del suo collo.
Le sue dita afferrano saldamente la mia schiena mentre struscia leggermente la sua guancia contro la mia, e mugugna qualcosa mentre inizia a svegliarsi lentamente.
Lascia un piccolo bacio sulla mia spalla, per poi buttare la testa all'indietro, una delle sue mani lascia la presa su di me e la avvicina al suo viso, iniziando a stropicciarsi leggermente gli occhi con due dita.
Piego leggermente un braccio, mettendolo dietro la mia testa, utilizzandolo come cuscino, e poso su di esso una guancia, mentre i miei occhi non si staccano dalla sua figura neanche per un secondo.
Sospira leggermente ed apre lentamente gli occhi, si guarda intorno confuso mentre cerca di mettere a fuoco la vista.
La mia mano libera si posa sul suo petto, iniziando a disegnare piccoli cerchi con le dita, tracciando delle piccole ed invisibili linee con i polpastrelli.
Il suo sguardo cade su di me, che sono fin troppo concentrata a guardare le mia dita muoversi lentamente sulla sua pelle.
Tira un sospiro di sollievo nel vedermi al suo fianco e lega di nuovo ambe le sue braccia intorno alla mia vita, tirandomi a se.
Mi lascia un piccolo bacio sulla fronte mentre io continuo a guardare le mie dita, ipnotizzata dalla bellissima sensazione che sento nel toccarlo e sentire che adesso mi appartiene.
Alzo leggermente lo sguardo, mentre lo sento appoggiare la testa sul mio braccio, avvicinandosi ancora di più al mio viso.
- pentita?- sussurra a qualche centimetro dal mio viso, mentre i nostri nasi si sfiorano leggermente, guardandomi con gli occhi pieni di speranza.
Muovo leggermente la testa, rispondendogli subito, senza esitazione, con un cenno negativo del capo.
- e tu?- chiedo sussurrando a mia volta, sperando di ricevere la stessa risposta.
Muove leggermente la testa, rispondendomi nello stesso modo io cui gli ho risposto io, senza sprecare neanche un secondo per pensarci su.
Si avvicina leggermente a me, facendo scontrare delicatamente le nostre labbra. Una strana sensazione di calore nasce al centro del mio petto, propagandosi lentamente in tutto il mio corpo.
Si allontana di poco dalle mie labbra, con un piccolo scatto, che mi fa sussultare leggermente.
- e adesso chi glielo dice a tua madre?- chiede all'improvviso guardandomi leggermente spaventato.
- in che senso?- chiedo inclinando leggermente la testa di lato, non capendo il senso della sua domanda.
- chi gli dice che non abbiamo seguito i suoi piani per il matrimonio?- chiede ridendo leggermente divertito appena vede i miei occhi cadere nel panico più totale.
Sbuffo sonoramente e mi giro su me stessa, poggiando la mia schiena contro la sabbia. Mi porto le mani sul viso, massaggiandomi leggermente le tempie, cercando di trovare una buona idea.
- mi hai rovinato l'intera giornata- esclamo sperando di farlo sentire almeno un po' in colpa. La sua risata aumenta notevolmente davanti alle mie parole e si becca da parte mia uno sguardo omicida, lui ride ed io mi dispero.
- scusa..- sussurra sporgendosi leggermente verso di me, posando un piccolo bacio sulla mia spalla mentre si sistema al meglio su un fianco, usando una mano come appoggio per la testa, guardandomi dall'alto.
- come facciamo?- chiedo lasciando stare le sue scuse, sperando di trovare insieme a lui una soluzione.
- mia madre potrebbe uscire fuori di testa per una cosa del genere- dico facendogli capire che è pazza e che gli ormoni della gravidanza non la stanno aiutando molto sotto questo punto di vista.
- penso che dovresti dirgli la verità e..- lo fermo subito con un piccolo verso di disapprovazione.
- dovremmo- dico con tono fermo, correggendolo subito ed inserendo anche lui nella frase, utilizzando il "noi".
- io che c'entro?! è tua madre!- esclama spalancando leggermente gli occhi, non volendo nemmeno pensare all'idea di accompagnarmi in questa esperienza mistica.
- mi fa paura quella donna!- esclama rivelando quello che tutti provano, mia madre sa fare bene molte cose, ma come sa mettere in soggezione le persone lei, non lo sa fare nessuno.
- abbiamo legato? bene, da adesso in poi le cose si fanno in due.- esclamo con tono fermo e deciso posandogli un dito sul petto.
Il suo sguardo passa da spaventato a malizioso e languido nel giro di pochissimi secondi. Le sue mani si posano velocemente sui miei fianchi, e con un piccolo scatto si tira su, mettendosi sopra di me, posizionandosi al meglio tra le mie gambe.
- è vero..- sussurra con voce roca mentre si avvicina velocemente al mio collo, lasciando dei piccoli baci umidi su di esso - adesso sei mia..- sussurra vicino al mio orecchio con voce roca e sensuale mentre le sue mani iniziano a vagare lentamente sul mio corpo, bramose di altro.
- non cambiare discorso Neteyam!- esclamo ridendo sotto di lui, mentre continua a lasciare baci sulla mia pelle, scendendo lentamente verso le mie clavicole.
- non cambio discorso..- dice tra un bacio e l'altro -ne inizio uno nuovo..- sussurra lasciando un piccolo morso sulla mia spalla.
- riesci a fare questo mentre parliamo di mia madre?- chiedo mentre sento il respiro farsi sempre più corto e la mente offuscarsi lentamente. Cerco di fare resistenza, contro me stessa, per trovare una soluzione e non pensare a lui e alle sue labbra, ma di certo facendo così non sta aiutando molto il mio autocontrollo.
- tua madre è l'ultimo dei miei pensieri adesso..- dice con tono vago mentre è fin troppo concentrato a dedicarsi completamente a me.
- ma qualcosa dobbiamo pur fare..- dico con voce leggermente strozzata, mentre cerco di trattenere un piccolo ansimo che minaccia di uscire dalle mie labbra.
Posa violentemente le mani sulla sabbia, vicino la mia testa, e si tira su con il busto con uno scatto veloce, che mi fa sussultare dalla sorpresa.
- le diremo la verità, se lo accetta bene, se vuole continuare ad organizzare il matrimonio ce ne faremo una ragione e se si arrabbia allora saremo nei guai.. va bene così?- chiede parlando velocemente sbattendomi in faccia il suo pensiero su come dovremmo fare secondo lui, accontentando la mia richiesta di aiuto.
Rimango ferma ed immobile, paralizzata nel guardarlo, sembra quasi una visione. Steso su di me, con le treccine che gli incorniciano il viso, tutti i muscoli tesi e contratti, il sole dietro le sue spalle che gli da quella parvenza divina, e lo sguardo pieno di lussuria e desiderio.
- hai altre idee?- mi chiede alzando leggermente le sopracciglia, guardandomi con fare interrogativo.
Una strana scossa mi attraversa la spina dorsale, facendomi dimenticare improvvisamente del problema "mamma".
Il desiderio di saltargli addosso mi annebbia la mente, mi tiro velocemente su, posando una mano sulla sabbia, da usare come appoggio.
- per il momento no..- sussurro prima di posare la mano libera sulla sua nuca, avvicinandolo velocemente a me, facendo scontrare violentemente le nostre labbra.
- però adesso sta zitto..- sussurro allontanandomi di qualche millimetro dalle sue labbra, mentre le mie gambe si stringono lentamente intorno al suo bacino.
Abbassa per qualche secondo lo sguardo sul mio corpo e sulle mie gambe, strette intorno a lui.
Un piccolo sorrisetto compiaciuto nasce sulle sue labbra mentre risale lentamente con lo sguardo lungo il mio corpo per poi far incrociare i nostri sguardi.
Si butta a capo fitto su di me, facendo scontrare violentemente le nostre labbra senza pensarci un secondo di più. Lentamente scendo giù, tornando a stendermi sulla sabbia mentre lui si stende sopra di me. La sua mano raggiunge velocemente la mia coscia, percorrendo con delicatezza il perimetro dei miei fianchi, e la afferra con forza e vigore, stringendo leggermente la pelle tra le sue dita. Mi scappa un piccolo ansimo sulle sue labbra e lui sorride divertito e soddisfatto.
Torna di nuovo a dedicarsi al mio collo, spostando lentamente le sue labbra dalle mie. Lascia un piccolo morso poco sotto l'angolo delle mia mandibola, facendomi ansimare di nuovo.
Le nostre orecchie si rizzano all'improvviso, sentendo uno strano rumore vicino a noi, e restiamo entrambi immobili, interrompendo il momento, per metterci sugli attenti.
Neteyam posa una mano sulla sabbia e si tira su leggermente, ponendo definitivamente la parola fine al nostro piccolo momento.
Si gira leggermente su se stesso, ruotando leggermente il busto, ed entrambi posiamo contemporaneamente i nostri sguardi dietro le sue spalle.
Il mio cuore perde qualche battito mentre lui ci guarda, fermi per terra, l'uno sopra all'altro, e scrolla leggermente le spalle.
- li ho trovati..- sussurra sospirando mentre preme due dita contro la collana parlante.
- buongiorno ragazzi..- dice con tono consapevole di ciò che è successo tra me e Neteyam, cercando di far finta di niente per non metterci ancora di più in imbarazzo.
- ciao papà..- sussurra il ragazzo sorridendo in imbarazzo totale, mentre io sento le guance andare completamente a fuoco ed il mio corpo bloccarsi del tutto.
Neteyam si tira su lentamente, sedendosi sulle sue ginocchia per poi rimettersi in piedi. Allunga una mano verso di me, porgendomi il suo aiuto per alzarmi, che accetto volentieri, non sentendo più di avere il controllo delle mie stesse gambe. Mi metto in piedi lentamente, aiutata dal ragazzo che mi tira su con forza mista a delicatezza.
Jake fa qualche passo verso di noi e da una piccola pecca sulla spalla a suo figlio.
- mi assomigli più di quanto potessi immaginare- esclama sorridendo leggermente verso suo figlio, che sorride felice di aver sentito queste parole da suo padre mentre lo guarda con occhi speranzosi che questa sia la verità e che abbia detto queste parole con sincerità. Neteyam pensa che si riferisca ad altro, a qualcosa di buono, ma il mio istinto mi dice che si riferiva a quello che ha visto, facendomi pensare che anche lui e Neytiri abbiano legato all'insaputa di tutti.
- ma adesso cammina, tua madre è morta dalla preoccupazione per te- dice tornando serio mentre spinge suo figlio, con una piccola spinta, a tornare al villaggio.
Jake punta il suo sguardo su di me, che lo sto guardo completamente pietrificata dall'imbarazzo. Mi sorride leggermente e si avvicina a me, avvolgendomi le spalle con un braccio, tirandomi leggermente al suo fianco.
Non abbiamo più parlato da quando mi sono arrabbiata con lui per il fatto di Quaritch, quindi non so bene come comportarmi adesso con lui.
- benvenuta in famiglia..- sussurra sfregando leggermente una mano sulla mia testa, sorridendomi dolcemente.
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𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞 -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-
FanfictionSi può creare una vita dal nulla? La conoscenza umana è arrivata così lontano da riuscire a creare un essere vivente in laboratorio, partendo dal nulla... E quella vita che poi viene creata? Cosa gli succede? Che fine farà? Sarà costretta a crescere...