- Neteyam vai a nord, devi essere i miei occhi- dice Jake posando due dita sulla collana, dando dei precisi ordini a suo figlio.
- si signore- sento la voce dello straniero rimbombare nella mia testa, ed i miei occhi si spalancano leggermente.
Questi aggeggi sono letteralmente fantastici cazzo, è una cosa assurda.
Voliamo a zonzo per più di mezz'ora, cercando con lo sguardo qualsiasi cosa che possa sembrare strana o semplicemente... blu.
- ma dove sei finito Lo'ak..- sussurro guardandomi intorno, ma queste isole sotto di noi sono tutte abbandonate o disabitate.
- Jake!- urlo per farmi sentire da lui che gira subito la testa verso di me, guardandomi con la coda dell'occhio da dietro la sua spalla.
- qui non c'è niente!- urlo cercando di fargli capire che stiamo cercando nel posto sbagliato.
- dobbiamo spostarci più ad Ovest!- urlo indicandogli con un dito la direzione giusta, e lui annuisce leggermente, invertendo velocemente la rotta.
- papà..- sento la voce di Neteyam risuonarmi di nuovo nelle orecchie, ma ha un tono strano, quasi angosciato.
- dimmi Neteyam, hai trovato qualcosa?- chiede con tono speranzoso, voglioso solo di buone notizie.
- ho davanti a me l'Ikran di Lo'ak.. che gira da solo- dice con un evidente nodo alla gola.
Jake sospira affranto e rimane in silenzio per qualche secondo, pensando a come procedere, sperando che suo figlio sia ancora vivo e vegeto
- cosa facciamo?- chiede la voce di Neytiri, preoccupata come non mai per il suo bambino
- dove sei Neteyam?- chiede cercando di localizzare suo figlio per raggiungerlo.
- dieci miglia a nord dallo scoglio dei tre fratelli- risponde subito dandoci la sua posizione.
Indico subito con un dito la direzione da prendere per l'aggiungere lo scoglio, da cui poi sarà più facile orientarsi e Jake senza fiatare segue le mie coordinate.
- Neteyam ascoltami bene, fatti portare dove ha lasciato tuo fratello- dice con tono fermo dando ordini per precisi
- appena atterri ci avverti e rimani lì fermo dove sei, e aspetti il nostro arrivo.. tutto chiaro?- chiede aspettando conferma da suo figlio, che non tarda ad arrivare.
- si signore- esclama con tono affranto il figlio, procedendo nell'eseguire gli ordini.
- devi essere la mia guida Nay- mi dice cercando aiuto per orientarsi ed io gli rispondo in modo affermativo con un piccolo cenno della testa.
- signore- riecheggia di nuovo nelle mie orecchie la sua voce mentre iniziamo a scorgere da lontano lo scoglio dei tre fratelli.
- quattordici miglia a nord dallo scoglio, c'è un isoletta sperduta in mezzo al mare- dice confermando la sua posizione, non proprio affidabile ecco.
- come diavolo faccio a capire quale sia? sono tutte uguali queste cazzo di isole!- esclama Jake facendosi prendere dall'agitazione e dalla rabbia.
- non si può sbagliare signore, è l'unica isola nel raggio delle ultime tre miglia- dice dandoci la certezza che lo avremmo trovato.
- stiamo arrivando- dice facendo intendere a suo figlio di aspettarci.
Poso una mano sulla sua spalla, richiamando velocemente la sua attenzione, e lui gira leggermente il capo verso di me, mentre sorvoliamo lo scoglio, nostro punto di riferimento.
- vai più veloce- dico facendogli capire che può aumentare la velocità, e che di certo non mi spavento per così poco, sapendo che sta andando piano soli perché ci sono io dietro di lui.
Sospira rumorosamente, pensando per qualche secondo alla mia proposta, mentre la preoccupazione lo tiene in pugno.
Aumentiamo la velocità all'istante, ed io mi stringo ancora di più a lui per evitare di volare via, e nel giro di venti minuti raggiungiamo queste benedetta isola, spersa nel mare aperto.
In lontananza vediamo sulla cima di un albero i due Ikran, appartenenti ai due fratelli, ma di loro nessuna traccia.
Atterriamo velocemente sulla riva, Jake scende subito con un salto ed io lo seguo all'istante, senza fiatare o risultare d'intralcio.
- dove cazzo è andato a finire- sussurra in preda alla disperazione, non vedendo più nemmeno il suo primo genito, sparito anche lui nel nulla. Neytiri atterra subito dopo di noi, iniziandosi a guardare intorno un po' spaesata.
All'improvviso sopra la nostra testa volano altri cinque o sei Ikran, senza conducenti, sfiorando con le zampe le cime degli alberi.
- c'è qualcosa che non va- esclama Neytiri mantenendo alta la guardia, guardandosi attentamente intorno mentre si avvicina velocemente a noi.
- signore..- sussurra Neteyam e tutti noi ci mettiamo subito in guardia, sperando che abbia trovato suo fratello.
- soldato, ti avevo detto di restare fermo fino al nostro arrivo!- esclama con tono incazzatissimo il padre, prendendosela con lui.
- l'ho trovato signore..- sussurra cercando di fare il minor rumore possibile, giustificando la sua sparizione. Jake tira subito un sospiro di sollievo e sembra dimenticarsi di essersela appena presa con Neteyam.
- è stato catturato papà- sussurra con tono affranto e Neytiri ringhia dalla rabbia, con gli occhi iniettati di paura e preoccupazione.
- sono in sei.. avatar con la divisa da militare signore- dice descrivendo velocemente ciò che vede davanti a se.
- è Quaritch..- dice Jake senza attivare la collana, evitando di farsi sentire da suo figlio, e sua moglie si gira subito di scatto verso di lui
- con tutta la sua squadra- continua Jake illustrandoci il quadro completo mentre sospira frustato, passandosi una mano sul viso.
- quante volte dovrò uccidere ancora quel demone prima che muoia definitivamente?!- urla Neytiri presa da un colpo di rabbia improvviso.
- devi restare calma.. la priorità adesso è riprenderci nostro figlio, sano e salvo- dice Jake cercando di far calmare sua moglie, che ha gli occhi iniettati di sangue, pronta a vendicarsi per questo enorme torto.
- dove sei soldato- chiede parlando con il figlio, attivando la collana, pronto a raggiungerlo.
- avete trovato il mio Ikran?- chiede mantenendo comunque un tono basso e suo padre gli risponde subito in modo affermativo.
- entrare nella foresta nel punto in cui si è fermato lui, proseguite per un miglio, sempre dritto, sono vicini ad una piccola cava.. sono scoperti signore- esclama dando la notizia più bella della giornata a sua madre, che fa un verso di soddisfazione appena sente le sue parole.
Ci addentriamo velocemente nella foresta, mantenendo un profilo basso ed una soglia dell'attenzione sempre al massimo.
Dopo dieci minuti di camminata vediamo davanti a noi lo straniero, nascosto dietro un'albero mentre mantiene sotto tiro uno degli uomini avversari con il suo arco.
Ci avviciniamo a lui gattonando, ed appena mi affaccio alla cava vedo davanti a me Lo'ak, tenuto per la treccia da un Na'vi, vestito in modo strano e con in mano un arma come quella che Jake ha dato a me, puntandola alla testa del loro prigioniero.
- sta cercando di estorcergli la nostra posizione- sussurra Neteyam abbassandosi alla nostra altezza, stendendosi anche lui pancia in giù sul prato, al fianco della madre.
- dividiamoci, dobbiamo avere un'ampia visuale di tiro- esclama Jake dandoci l'ordine di sperarci e di trovare il posto più adatto per avere una buona mira sulle teste di tutti loro.
Mi alzo velocemente e mi allontano silenziosamente da loro, facendo il giro di questa piccola cava, posizionandomi alle loro spalle, per poi stendermi sul prato, sistemandomi al meglio per avere una buona visuale di tiro.
- Jake..- sussurro prendendo i due tastini per azionare questa strana collana.
- chi è il capo tra di loro?- chiedo in modo tale da poterlo prendere sotto tiro.
- quello con i capelli rasati, tienilo sempre d'occhio Nay- sussurra dall'altro capo, ed io metto subito il soggetto al centro del mio piccolo mirino immaginario.
- ce l'ho- dico premendo di nuovo due dita sulla collana, mentre le mani mi formicolano per via dell'adrenalina.
- appena ti do il segnale, spara- dice tenendomi pronta all'azione, mentre lui controlla la situazione.
- ho sotto tiro il bastardo che tiene Lo'ak..- sussurra Neytiri con la voce rabbiosa.
- pronta Nay?- mi chiede dopo qualche secondo di silenzio.
- sempre..- sussurro sorridendo leggermente.
- Neteyam.. hai sotto tiro qualcuno di loro?- chiede Jake cercando conferme e risposte da parte del figlio, che però non risponde.
Minuti e minuti di silenzio, e la mia voglia di premere questo crilletto sale sempre di più.
- Nay! ferma! non sparare!- urla Neytiri fermandomi subito, spaventandomi per il suo tono di voce così arrabbiato.
- è successo qualcosa?- chiedo abbastanza preoccupata, ho solo questa muraglia di omoni davanti a me, non vedo cosa succede al di là delle loro schiene.
- che cazzo succede?!- chiedo preoccupata dopo diversi secondi di silenzio, non sentendo una risposta da parte di nessuno.
- un uomo di Quaritch ha preso Neteyam..- sussurra Jake con tono affranto ed il mio cuore si ferma all'istante.
Il mio corpo viene invaso da brividi, il mio respiro si fa sempre più affannoso ed inizio a sentire tutto ovattato intorno a me, come se mi stessi isolando da tutto e tutti.
- che hai detto?- chiedo con tono flebile, attivando questa benedettissima collana, sentendo le forze quasi abbandonare completamente il mio corpo.
- cosa cazzo hai detto Jake?!- chiedo con tono rabbioso senza alzare troppo la voce, per non farmi sentire.
- l'hanno preso Nay..- sussurra Jake con fare preoccupato, ma adesso non so se è preoccupato per suo figlio o per quello che potrei fare io.
Una strana rabbia inizia a cresce dentro di me, facendomi ribollire il sangue nelle vene, offuscandomi la vista, e rendendomi completamente sorda dalla rabbia.
- copritemi..- sussurro mentre mi incammino lentamente verso la schiera di uomini, che sono in cinque oltre il loro capo.
- Nay fermati subito!- urla Jake ordinandomi di fermarmi, ma io non ho alcuna intenzione di ascoltarlo.
- Nay è una missione suicida!- urla Neytiri cercando di fermarmi, sapendo che sto facendo una grandissima cazzata.
Con passo felpato, senza fare un singolo rumore, mi avvicino alle spalle del loro capo.
Mi fermo per qualche secondo mentre lo ascolto parlare, non facendo neanche un fiato, entrando in totale apnea, come se fossi sott'acqua.
- questi insulsi marmocchi non parlano colonnello- esclama un uomo difronte al diretto interessato mentre tiene i due fratelli per le trecce.
- li faremo parlare.. tranquillo caporale, so fare bene il mio lavoro- dice ridacchiando maleficamente, la voce di quest'uomo è talmente tanto inquietante da farmi accapponare la pelle. Ma la rabbia in questo momento supera ogni altro sentimento o emozione.
Gli punto la canna di questo aggeggio sulla nuca, levando la sicura, che fa un piccolissimo scatto, che mette tutti in allerta.
Mi ritrovo con diversi fucili e mitra puntati addosso, ma poco mi interessa, il mio obbiettivo è lui, e niente mi distoglierà dal raggiungere il mio obbiettivo.
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𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞 -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-
FanfictionSi può creare una vita dal nulla? La conoscenza umana è arrivata così lontano da riuscire a creare un essere vivente in laboratorio, partendo dal nulla... E quella vita che poi viene creata? Cosa gli succede? Che fine farà? Sarà costretta a crescere...