- posso provare a parlarci io?- chiedo con tono leggermente spaventato dalla reazione che potrebbe avere Neteyam.
- pensi che le cose si sistemeranno?- mi chiede di rimando alzando la testa dalla mia spalla, non credendo che forse posso aiutarlo a risolvere questa brutta situazione, che quasi non lo fa dormire la notte.
Mi guarda dall'alto mentre siamo ancora stretti l'uno all'altro, circondati da questa folla di persone, venute qui stasera solo per festeggiare il nostro matrimonio.
- tentar non nuoce.. può essere che riesco a migliorare le cose- dico cercando di essere il più ottimista possibile.
- come può essere che peggiorino..- dice con questo strano tono pessimista che non ha mai avuto, e che mi sorprende sentire.
- fammi provare..- dico con tono supplichevole alzano la testa verso di lui.
Non ce la faccio più a vederlo in queste condizioni, gli manca suo fratello e voglio aiutarlo in qualche modo, voglio tentare.
Mi guarda leggermente trattenuto, e sospira rumorosamente con fare sfinito. Annuisce leggermente, dandomi il permesso, anche se un po' controvoglia, di andare a parlare con Lo'ak.
Gli sorrido leggermente mentre porto una mano verso il suo viso, accarezzandogli dolcemente una guancia, cercando di tranquillizzarlo, e lui si lascia completamente andare contro il palmo della mia mano, chiudendo gli occhi e respirando profondamente.
- ti fidi di me?- chiedo con tono basso, cercando di riportare i suoi occhi su di me.
- ciecamente..- sussurra aprendo lentamente le palpebre, puntando il suo sguardo nel mio, rispondendo alla mia domanda senza alcun tipo di esitazione.
Gli sorrido leggermente, sollevata nel sentirgli dire queste parole. Ricambia velocemente il sorriso per poi allontanare leggermente la sua guancia dalla mia mano e posare un piccolo bacio sul palmo di essa.
Mi fa un piccolo cenno con la testa, incoraggiandomi ad andare e raggiungere suo fratello. Mi allontano lentamente dal suo corpo facendo qualche passo all'indietro, mentre continuo a sorridergli, per poi girare su me stessa e incamminarmi tra la folla, sparendo lentamente dalla sua vista.
Mi allontano dal luogo della festa, sentendo tutti gli schiamazzi e le risate diventare sempre più fievoli man mano che mi allontano.
Giro un po' a vuoto, pensando prima a cosa posso dire al teppista, sperando di usare le parole giuste per evitare di poterlo ferire o farlo arrabbiare ancora di più di quanto non lo sia già.
Vedo tramite degli spiragli tra le varie capanne che su entrambi i lati della spiaggia non c'è alcuna traccia di Lo'ak, e prima di andare a controllare meglio voglio controllare se sia nella sua capanna.
Mi avvicino lentamente ad essa, con passo felpato per evitare di fare troppo rumore, e mi sporgo leggermente oltre l'ingresso della capanna, cercando con lo sguardo il teppista.
I miei occhi cadono su una figura, seduta sul piccolo pontile mobile, con le gambe immerse nell'acqua, mentre guarda l'orizzonte davanti a se.
Sospiro silenziosamente, evitando di fare rumore, e mi prendo qualche secondo di tempo per raccogliere tutto il coraggio che ho in corpo e raggiungerlo.
Mi riprendo da sola, continuando a ripetermi che andrà tutto bene e che risolveremo le cose in modo pacifico e amichevole.
Supero l'ingresso lentamente, con ancora un po' di titubanza e mi avvicino cautamente al ragazzo. Poso lentamente un piede sul piccolo portico che scricchiola leggermente sotto il mio peso. Il ragazzo si gira leggermente verso di me, guardandomi dal basso con fare indifferente, anche se dai suoi occhi riesco a vedere un barlume di felicità. Gli sorrido leggermente, ma appena vede le mie labbra incurvarsi si gira e torna a guardare davanti a se. Mi avvicino a lui e mi siedo lentamente al suo fianco immergendo anche io le gambe nell'acqua. Lo guardo per qualche secondo per poi puntare il mio sguardo sul mare immenso davanti a noi, respirando a pieni polmoni l'aria fredda e pungente della notte.
- cosa ci fai qui?- mi chiede con tono basso dopo diversi minuti di silenzio, in cui non ho voluto dire niente, nella speranza che non sia ancora arrabbiato per prima.
- sono venuta a vedere come stai..- dico con voce flebile, leggermente spaventata dalla reazione che potrebbe avere.
- e prima che tu lo dica.. si, mi è sempre interessato di te- dico precedendo le sue parole appena vedo che apre la bocca per parlare. Lui gira leggermente il capo verso di me, guardandomi stupito dalla mia capacità di aver capito in anteprima cosa volesse dire. Il suo sguardo si addolcisce leggermente, come se questa volta avesse capito che sto dicendo la verità e che non ho mai voluto prenderlo in giro.
- parliamo un po'?- chiedo con tono speranzoso, voglio risolvere al più presto e riprendermi il mio amico e riportare a Neteyam suo fratello.
- di cosa vuoi parlare?- chiede con tono leggermente irritato -non abbiamo niente da dirci..- dice in un sussurro, scappando un'altra volta da me.
Mi giro verso di lui, e lo guardo con fare speranzoso sentendo il cuore stringersi in una morsa quasi mortale.
- ti prego..- lo supplico sentendo gli occhi iniziare a pizzicare leggermente.
- Nay cosa pretendi da me?- mi chiede con tono stanco, stanco di stare male e continuare a litigare con tutti.
- secondo te ho voluto io tutto questo?- mi chiede con la voce leggermente incrinata e gli occhi che luccicano, rivestiti da un sottile velo di lacrime.
- secondo te l'ho fatto apposta?- mi chiede cercando speranza nei miei occhi, che sono totalmente persi mentre lo guardo.
- fatto cosa?- chiedo cercando di capirci qualcosa, totalmente confusa dalle sue parole.
-non ci credo che tu non te ne sia mai accorta- dice ridendo leggermente, prendendomi in giro per la mia ingenuità nei suoi confronti.
- accorta di cosa?- distoglie il suo sguardo dal mio, sbuffando sonoramente -non ci sto capendo niente Lo'ak..- sussurro sperando che mi dia una mano a capire qualcosa di tutta questa situazione.
Scuote leggermente la testa e sposta lentamente il suo sguardo su di me, sorridendo divertito.
- non ci credo Nay..- dice sorridendo nella mia direzione, leggermente incredulo davanti alle mie parole - non l'hai mai capito?- mi chiede inclinando leggermente la testa di lato, continuando a sorridere amaramente.
- capito cosa Lo'ak? mi stai mandando solo in confusione così!- esclamo leggermente irritata, mi sta tenendo sulle spine e questa cosa non mi piace per niente.
Abbassa lo sguardo, inclinando leggermente la testa in avanti, guardando i suoi piedi muoversi leggermente nell'acqua.
- io sapevo che non sarebbe stata la cosa giusta da fare..- dice sorridendo amaramente, sentendosi quasi in colpa con se stesso per quello che sta provando adesso.
- sapevo che era uno sbaglio..- dice mentre la sua voce cala lentamente, ed il sorriso scompare dalle sue labbra.
- sbaglio? quale sbaglio?- chiedo con voce flebile, iniziando a sentire il mio cuore ristringersi, diventando sempre più piccolo dentro il mio petto.
- innamorarmi di te..- dice con un filo di voce, spiazzandomi completamente -è stato il mio unico sbaglio- dice continuando la frase, puntando di nuovo il suo sguardo nel mio, spezzandomi il cuore per il rimorso ed il dolore con cui ha detto queste parole.
I miei occhi si spalancano leggermente, incredula davanti alle sue parole, che mi colpiscono come pugni nello stomaco.
- "amore" è una parola forte Lo'ak..- dico cercando di fargli capire che non deve esagerare, e che quella per me può essere una semplicissima infatuazione e basta, l'amore è del tutto diverso.
- lo so..- dice alzando lentamente il suo sguardo su di me -ma è la parola giusta- dice con tono convinto, cercando di farmi capire che non sta scherzando.
Rimango senza parole, totalmente sorpresa dalla sua confessione. Non so cosa dirgli, pensavo si fosse solo preso una sbandata, ed eppure i suoi occhi sembrano così sinceri adesso che mi sta confessando tutto.
- non guardarmi così..- dice ridendo leggermente distogliendo il suo sguardo dal mio, sapendo che sto provando tenerezza per lui in questo momento, e lui, come me, odia quando le persone lo guardano così.
- non voglio che mi guardi così..- sussurra sentendosi ferito da questa mia reazione, ma cosa si aspettava?
- non è stata una cosa voluta, ho sempre cercato di scappare da tutto questo- dice alzando la testa verso il cielo, evitando in qualsiasi modo il mio sguardo.
- quando ti ho vista la prima volta, eri così spavalda e sicura di te.. ma poi, quando Neteyam ha mostrato a tutti le tue mani- si blocca per qualche secondo cercando le parole giuste -sei crollata, mostrando tutta la tua fragilità e la tua paura.. la tua paura di essere giudicata ed etichettata come diversa- una piccola lacrima mi riga il viso davanti alle sue parole, così tremendamente vere..
- vedere come ti preoccupi per tutti.. mi conoscevi da un giorno ed eppure sei venuta a recuperarmi in mare aperto- dice sorridendo leggermente, ricordandosi la prima volta che abbiamo avuto una "conversazione".
- hai un cuore enorme Nay..- dice in un sussurro per poi sbattere velocemente le palpebre per evitare ad altre lacrime di sfuggire dal suo rigido regime.
Perché mi stai facendo questo Lo'ak..?
- ho cercato di starti lontano in tutti i modi, e ci sono anche riuscito.. ma più ti guardavo e più mi innamoravo di te, giorno dopo giorno-
il respiro mi si mozza all'istante, realizzando che è la verità, e che non mi sta mentendo.
- ho notato dal primo giorno come vi guardavate voi due..- dice riferendosi a me e suo fratello -ma cosa potevo farci se il mio cuore riprendeva a battere solo in tua presenza?- mi chiede come se io potessi sapere la risposta, quando in realtà io sono più confusa di lui al momento.
- perché mi dici queste cose solo adesso?- chiedo con voce rotta, dal pianto che sto cercando di trattenere con tutte le forze.
Mi fa male il cuore a sentire queste sue parole, sentire quanto ha sofferto, perché si, ha sofferto e anche tanto, e questo solo perché sapeva già come sarebbe andata a finire tra me e Neteyam, e lui per amore e per il bene che vuole a suo fratello, si è fatto da parte nonostante i suoi sentimenti.
- sarebbe cambiato qualcosa?- mi chiede sorridendo fievolmente, mentre una piccola lacrima gli riga il viso.
Faccio per parlare, ma le parole mi muoiono in gola.. non so cosa dirgli.
- non sarebbe cambiato niente.. perché tu ami lui, non me- dice rispondendo da solo alla sua stessa domanda.
- mi dispiace.. mi dispiace davvero tanto- dico in un sussurro, sentendomi tremendamente in colpa adesso che so quanto è stato male per colpa mia, mentre le lacrime iniziano a scendere copiose sul mio volto, bruciando la pelle al loro passaggio.
- non è colpa tua.. non scegliamo noi chi amare- dice avvicinandosi leggermente a me, asciugandomi delicatamente le guance con le nocche.
- non devi sentirti in colpa per tutto questo- dice sorridendomi leggermente cercando di farmi forza. Lui è quello che sta male, e poi è lui a consolare me.. se non è amore questo.
Io gli credo, credo a tutte le parole che mi ha detto, credo nei sentimenti che prova per me e credo al fatto che stia male da tanto, troppo tempo.
- come faccio a non sentirmi in colpa? tu stai male per colpa mia..- dico con la voce rotta dal pianto, mentre i sensi di colpa mi divorano dall'interno.
- e come se non bastasse anche Neteyam soffre nel sentirti così lontano- dico aggiungendo un altro tassello alla mia collezione di sensi di colpa.
- so che sta male per me, anche io sto male per la nostra.. situazione- dice confessando che anche a lui manca suo fratello -ma so che mi passerà.. prima o poi, e tornerò ad essere il Lo'ak di una volta- dice mentre cerca di rassicurarmi, facendomi capire che tutto questo, che tutte le sue parole, devo riferirle anche a Neteyam, e rassicurare suo fratello da parte sua.
- ho bisogno solo di tempo adesso..- dice in un sussurro, accarezzandomi dolcemente il viso con i polpastrelli.
Annuisco leggermente, facendogli capire che sia io, che suo fratello, gli daremo tutto il tempo di cui ha bisogno pur di riaverlo nella nostra vita come prima.
- adesso però torna di là.. è la vostra festa, dovete godervela- dice con tono dolce, cercando di convincermi a tornare alla festa, a tornare da Neteyam.
Tiro fuori i piedi dall'acqua e mi tiro leggermente su, per poi sedermi sui miei stessi talloni, restando comunque alla sua stessa altezza. Gli prendo delicatamente il viso tra le mani, catturando il suo sguardo nel mio, guardandolo attentamente negli occhi.
-io non ho intenzione di rinunciare a te..- sussurro accarezzandogli dolcemente il viso
- ti voglio troppo bene per lasciarti andare così..- continuo con la voce spezzata dal pianto che non sembra volersi fermare, un piccolo sorriso amareggiato spunta sulle sue labbra ed annuisce leggermente davanti alle mie parole, sapendo che sto dicendo la verità.
Afferra delicatamente uno dei miei polsi, allontanando una mia mano dal suo viso, gira leggermente il capo e posa un piccolo bacio sul palmo di quest'ultima.
Mi catapulto su di lui, stringendogli velocemente le braccia intorno al collo, abbracciandolo e stringendolo fortemente a me. Ricambia subito l'abbraccio, stringendo velocemente le sue braccia intorno alla mia vita, tirandomi ancora di più a se.
Aspettava questo momento da tanto, troppo tempo, ed io insieme a lui.
Voglio aiutarlo, aiutarlo a superare questo momento, stargli vicino ed essere la sua ancora di salvezza, il suo punto di riferimento, la spalla su cui può piangere senza vergognarsi, perché è un ragazzo fantastico, merita di avere affetto e sostegno, merita di avere amore.. lui merita tutto.
- torna da me.. ti prego- sussurro vicino al suo orecchio con la voce tremolante, con la paura che non riuscirà a tornare come prima, che non riuscirà a tornare in se.. che non riuscirà a tornare da me.
Appena sente le mie parole inizia a piangere sulla mia spalla, nascondendo il viso nell'incavo del mio collo. Sentire i suoi singhiozzi, anche se trattenuti, ed il suo respiro corto mi spezza il cuore. Vedere come si è ridotto, solo per rendere felice me e suo fratello.. questo ragazzo è molto speciale.
Lo allontano leggermente da me, e gli prendo delicatamente il viso tra le mie mani, costringendolo a guardarmi negli occhi.
Vedo i suoi occhi pieni di lacrime e le guance inondate da quelle che già ha sprecato per me, per Neteyam, per noi.. per se stesso.
Con i polpastrelli dei pollici gli accarezzo leggermente gli zigomi, asciugando delicatamente queste lacrime così amare.
- tornerai da me?- chiedo con tono gentile, con il cuore pieno di speranza, speranza che possa succedere veramente.
Annuisce leggermente davanti alla mia domanda, rispondendomi in modo affermativo, non riuscendo ad utilizzare la voce per via dei leggeri singhiozzi che ogni tanto abbandonano le sue labbra.
- promettimelo..- dico in un sussurro, cercando una vera conferma nei suoi occhi.
- te lo prometto..- sussurra di rimando, senza esitare nemmeno per un secondo.
Posa delicatamente le sue mani sui miei polsi, e si libera lentamente dalla mia presa, per poi alzarsi lentamente. Mi guarda dall'alto e mi rivolge un piccolo, quasi impercettibile, sorriso, per poi tuffarsi velocemente in mare, sparendo velocemente dalla mia vista.
Guardo attentamente il punto in cui il teppista è scomparso nell'acqua, e lentamente inizio a piangere, piangere a dirotto, un pianto incontrollabile.
I singhiozzi escono da soli dalle mie labbra, smuovendomi leggermente mentre il mio respiro si fa sempre più corto ed il mio corpo inizia a tremare leggermente.
Sento il petto far male, come se mi avessero pugnalato diverse volte senza pietà.
Questi sono sensi di colpa.. sensi di colpa che ho per avergli fatto del male inconsapevolmente, senza neanche rendermene conto.
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𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞 -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-
FanfictionSi può creare una vita dal nulla? La conoscenza umana è arrivata così lontano da riuscire a creare un essere vivente in laboratorio, partendo dal nulla... E quella vita che poi viene creata? Cosa gli succede? Che fine farà? Sarà costretta a crescere...