Capitolo 20

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Riemergo velocemente in superficie, levandomi dal viso l'acqua in eccesso scuotendo leggermente la testa, infastidita da queste goccioline che continuando a cadere e picchiettarmi sul naso.
- sei stato bravissimo..- sussurro dando qualche piccola pacca sul dorso al mio ilu.
Mi guardo intorno, ammirando il bellissimo paesaggio davanti a me e respiro a pieni polmoni quest'aria di mare.
A diversi metri di distanza da me riemerge dall'acqua un altro ilu, ed io sorrido leggermente.
- com'è andata?- chiedo sorridendo, guardando lo straniero seduto sul dorso della bestia.
Si sposta le treccine da davanti il viso e mi sorride ampiamente mentre scuote velocemente la testa per liberarsi dall'acqua in eccesso.
- peggio di quanto potessi immaginare- esclama alzando la voce, per farsi sentire da me, mostrandomi la sua sacca, con dentro solo due pesci.
- almeno ci hai provato- dico ridendo divertita mentre mi avvicino lentamente a lui.
- sei il fratello maggiore, dovresti essere il più bravo nella caccia per poter insegnare tutto ai tuoi fratelli- esclamo prendendolo evidentemente in giro, fermandomi al suo fianco.
- sei molto simpatica oggi- dice rispondendomi a tono mentre gira la testa verso di me e mi guarda per intero.
- che c'è? ti rode per caso?- chiedo sorridendo divertita, inclina leggermente la testa all'indietro e sogghigna divertito mentre si morde avidamente il labbro inferiore.
- ti piace prendermi in giro?- chiede assottigliando lo sguardo, cercando di capire le mie intenzioni.
- come ti viene in mente Neteyam!- esclamo fingendo spudoratamente, facendo finta di essere rimasta offesa e ferita dalle sue parole.
Alza le sopracciglia e mi guarda dalla testa ai piedi, non credendo alle mie parole.
- e va bene..- esclamo sbuffando, distogliendo il mio sguardo dal suo - forse un po' mi piace, lo ammetto- dico con tono colpevole, sorridendo beffardamente mentre lo guardo di nascosto con la coda dell'occhio.
Sorride divertito dalle mie parole per poi distogliere il suo sguardo dalla mia figura. Sospira rumorosamente ed alza la testa al cielo, mentre io perdo qualche secondo a controllare la mia balestra.
Posa di nuovo i suoi occhi su di me e mi guarda intensamente, analizzando ogni centimetro del mio corpo, ed io sento il suo sguardo bruciare sulla mia pelle. Si bagna velocemente le labbra, passando la lingua fra di esse, per poi, dopo diversi secondi, distogliere il suo sguardo dal mio corpo e schiarirsi leggermente la voce.
- che facciamo adesso?- mi chiede con tono pre impostato, cercando di nascondere il leggero velo di imbarazzo che è calato su di noi.
- torniamo a casa?- chiedo sistemandomi al meglio la sacca sulla schiena, cercando di non far notare il tremendo imbarazzo che sto provando adesso.
- di già?- mi chiede Neteyam con lo stesso tono di un bambino capriccioso, alzando la testa al cielo, sbuffando sonoramente.
Si spiega leggermente in avanti, incrociando le braccia, posandole sul collo del suo ilu, per poi girare il capo verso di me e posare una guancia su di esse, in modo tale da potermi guardare mentre parliamo.
- cosa vuoi fare?- chiedo girando completamente il busto verso di lui, abbastanza stranita da questa sua improvvisa voglia di restare lontano da casa.
- qualsiasi cosa, basta che non torniamo adesso al villaggio- dice con tono scocciato mentre inizia a guardarsi intorno, tornando poi in posizione eretta.
- è disabitata quest'isola?- mi chiede con espressione pensierosa mentre guarda la piccola isoletta davanti a noi.
- si, perché?- chiedo abbastanza confusa da questa sua domanda.
Gira leggermente la testa verso di me, guardandomi con la coda dell'occhio, per poi sorridere beffardamente ed immergersi velocemente in acqua.
Rimango un'attimo confusa dalla cosa e nella mia mente si accende la faida su se seguirlo o meno. Mi immergo velocemente seguendo ciò che mi dice di fare il mio istinto, e lo inseguo verso la riva dell'isola, lontana circa un miglio dal punto in cui ci trovavamo noi.
Appena arriva vicino alla riva lascia il suo ilu ed inizia a nuotare verso la terra ferma, senza girarsi nemmeno una volta indietro per vedere se lo stessi seguendo o meno, come se desse già per certo che io sia dietro di lui.
Lo seguo in silenzio, mentre cerco di capire le sue intenzioni, restando a qualche metro di distanza di lui.
Emergo in superficie, piantando i piedi nella sabbia soffice e lo vedo guardarsi intorno a qualche metro dalla riva, scrollandosi di dosso l'acqua in eccesso.
Smuove velocemente le braccia per poi portarle verso l'alto e stiracchiarsi un po', distendendo i muscoli dell'addome. I miei occhi cadono su di esso, analizzando ogni centimetro di pelle che riesco a vedere, La mia gola si secca all'istante, ed i miei battiti accelerano leggermente, mente i miei occhi sembrano non volersi staccare dalla sua figura.
Si mette di profilo guardando fin dove arriva la spiaggia, seguendo il perimetro della riva, ed io scuoto leggermente la testa, cercando di dimenticare cosa abbia appena pensato la mia mente, comandata dai miei ormoni impazziti.
Posa una mano sul fianco mentre si stiracchia leggermente, colpito dai dolori alla schiena, chiara conseguenza del saper cavalcare da poco un ilu. Gira il capo verso di me e mi osserva attentamente mentre mi avvicino lentamente al suo corpo.
Mi levo dal viso l'acqua in eccesso, passandomi le mani sul viso per poi portarle in mezzo ai capelli, metendo apposto le mie lunghe e disobbedienti treccine.
Gira il capo in direzione opposta alla mia, puntando il suo sguardo sulla piccola foresta al suo fianco, distante qualche metro dall'inizio del mare.
- quanto sarà grande questa foresta?- mi chiede guardando questa piccola chiazza di verde, circondata solo da sabbia e acqua.
- poco, se l'isola è piccola allora lo è anche la foresta- dico con tono ovvio fermandomi a qualche passo da lui, guardandomi intorno, rendendomi conto che qui non c'è veramente un bel niente.
- forza, andiamo- mi dice rivolgendomi un velocemente sguardo, facendomi poi un piccolo cenno con la testa di seguirlo, ed inizia subito a camminare verso il confine della foresta.
Lo seguo non capendo cosa voglia fare ma lo assecondo, forse ha avuto una buona idea per ingannare il tempo?
Si ferma davanti all'ingresso della foresta e mi aspetta con le mani ferme sui fianchi.
Mi fermo al suo fianco e guardo stranita questo ammasso di alberi, molto fitti ed alti, davanti a noi.
- sai arrampicarti?- mi chiede guardando l'immenso verde davanti ai nostri occhi.
- Neteyam cos'è tutto questo mistero?- chiedo girandomi completamente verso di lui, incrociando le braccia al petto.
- che c'è? non ti fidi?- chiede ridendo divertito, rivolgendomi un fugace sguardo di sfida.
Faccio per rispondere, ma appena la mia bocca si apre le parole mi muoiono in gola, non so cosa dirgli.
Ridacchia divertito da questa mia reazione, ed alza la testa al cielo, cercando di nascondersi dal mio sguardo.
- quindi? lo sai fare?- mi chiede insistendo ed io lo guardo con aria di sfida.
- mi stai sfidando?- chiedo con un piccolo sorrisetto divertito stampato sulle labbra.
- a te cosa sembra che stia facendo?- mi chiede sfidandomi implicitamente, rivolgendomi un piccolo sguardo ammiccante.
Contorco le mie labbra, cercando di trattenere questo stupido sorriso che nasce spontaneo ogni volta che lo guardo, e con uno scatto, quasi felino, inizio a correre tra gli alberi, lasciandolo lì fermo, impalato mentre mi guarda scappare.
- sei sleale!- mi urla ridendo mentre segue il mio esempio, iniziandomi ad inseguire.
Ridacchio divertita e con un piccolo salto mi aggrappo con le mani ad un ramo, poco più alto di me, e mi tiro velocemente su.
- quanto cazzo sei veloce!- urla con tono infastidito dal fatto che non riesca a raggiungermi.
Inizio a saltare da un ramo all'altro cercando di seminare lo straniero che mi sta alle calcagna e cerca di raggiungermi in tutti i modi.
Raggiungiamo l'albero con i rami più spessi di tutta la piccola foresta ed inizio a correre lungo uno di essi, arrivando verso il suo tronco, con l'intenzione di arrampicatrici sopra.
Una mano mi sfiora il braccio e mi rendo conto che mi ha quasi raggiunta ed anche in fretta.
Aumento la velocità, di quello che riesco a fare ovviamente, e mi avvicino al tronco di questo maledettissimo albero
Con un piccolo salto mi aggrappo ad esso, ma delle mani si posano velocemente sui miei fianchi, fermandomi all'istante.
Le sue mani scivolano velocemente sulla mia pelle e le sue braccia si stringono intorno alla mia vita e mi tira su, strappandomi via dal tronco, nonostante io abbia tentato di opporre resistenza.
La mia schiena si scontra contro il suo busto, combaciando perfettamente, mentre le sue braccia mi reggono con delicatezza, ma con la giusta forza per non farmi cadere.
Mi ritrovo con i piedi a penzoloni per aria mentre sbuffo sonoramente, alzando la testa al cielo, ritrovandomi per pura casualità ad essermi appoggiata alla sua spalla.
Ride divertito dalla mia reazione mentre mi tiene ancora ben stretta a se, soddisfatto di essere riuscito a prendermi e fermarmi.
- sei stata sleale!- esclama ridendo mentre mi posa delicatamente con i piedi sul ramo, abbastanza ampio e robusto per sostenere entrambi.
Mi giro verso di lui, dando le spalle al grande tronco su cui ho cercato di arrampicarmi.
- si chiama strategia- dico incrociando le braccia al petto guardandolo dal basso con espressione soddisfatta ed un piccolo sorriso vittorioso stampato sulle labbra.
- si chiama barare- dice abbassandosi leggermente per arrivare alla mia stessa altezza, assottigliando lo sguardo per cercare di intimorirmi.
Gli faccio il verso e gli rivolgo una linguaccia, esattamente come farebbe una bambina, mentre continuo a rosicare per non essere riuscita a sfuggirgli.
- mi sfotti?- chiede sorridendo divertito puntandomi un dito contro con fare accusatorio ed io alzo subito le mani al cielo, in segno di innocenza.
- io?- chiedo facendo finta di niente, fingendomi innocente, come se fino a pochi secondi fa non lo avessi preso in giro.
- non me la conti giusta- dice incrociando le braccia al petto, con tono da finto sostenuto.
Distolgo lo sguardo dal suo, increspando le labbra nel tentativo di non scoppiargli a ridere in faccia.
- non me la conti giusta - dico imitando la sua voce, ripetendo le stesse ed identiche parole che ha appena detto.
- mi copi?- chiede ridacchiando divertito, facendo un passo verso di me.
- mi copi?- dico imitando di nuovo la sua voce, facendo un passo indietro, seguendo i suoi movimenti ma al contrario.
- sei molto divertente- esclama alzando gli occhi al cielo, per poi puntare di nuovo il suo sguardo nel mio.
- sei molto divertente- alzo anche io gli occhi al cielo per poi tornare a guardarlo, divertita dal fatto di dargli così tanto fastidio.
Inclina leggermente la testa ed io lo seguo, facendogli da specchio.
- copi anche quello che faccio- esclama divertito, facendo un'altro passo verso di me.
- copi anche quello che faccio- dico imitando la sua voce per l'ennesima volta, facendo anche io un passo indietro, ritrovandomi a pochi centimetri dal tronco, bloccata tra di esso ed il corpo dello straniero.
- sei incredibile..- sussurra con tono divertito ma anche leggermente infastidito, sorridendo leggermente mentre si sporge verso di me.
- sei incredibile..- sussurro anche io sporgendomi leggermente verso di lui, sorridendo beffardamente.
La sua risata si spegne lentamente appena nota la tremenda vicinanza tra di noi, mentre i suoi occhi iniziano ad ispezionare nel minimo dettaglio ogni millimetro del mio viso.
Inizia ad avvicinarsi lentamente a me, mentre le sue pupille iniziano a dilatarsi man mano sempre di più.
I battiti del mio cuore iniziano ad aumentare, mentre il mio respiro si fa sempre più corto, man mano che il suo viso si avvicina al mio.
Posa una mano sulla corteccia del tronco alle mie spalle, pochi centimetri sopra la mia testa.
Si avvicina sempre di più, non abbastanza da toccarmi ma abbastanza da farmi sentire sulla pelle il calore che emana il suo corpo.
Sento il suo respiro sfiorarmi dolcemente le labbra mentre i miei occhi rimangono fissi nei suoi, non riuscendo a separarsi da essi.
Continua ad avvicinarsi lentamente a me, talmente tanto da far sfiorare le nostre labbra.
Un desiderio irrefrenabile che lui non smetta di avvicinarsi a me fa contorcere il mio stomaco su se stesso.
Il mio corpo è tutto un fremito, ogni singola cellula del mio corpo aspetta il momento in cui le nostre labbra si toccheranno.
La sua mano libera si avvicina al mio viso, spostando leggermente alcune treccine ribelli, sfiorandomi leggermente la pelle.
Mi scosto leggermente da lui, allontanandomi leggermente dal suo viso e dalla sua mano, quasi spaventata da questo tocco così inaspettato per me, che mi ero completamente persa nel guardarlo.
- hai paura di me..?- mi chiede in un sussurro, notando questo mio scatto quasi meccanico sotto il suo tocco.
Rispondo alla sua domanda con un leggero e quasi impercettibile cenno negativo del capo, ho la mente troppo offuscata per riuscire a rispondergli a parole.
Segue con lo sguardo i movimenti della sua mano, mentre il mio sguardo cade involontariamente sulle sue labbra.
Punta di nuovo il suo sguardo nel mio, notando i miei occhi, completamente ipnotizzati dalle sue labbra, che mi stanno richiamando così insistentemente, sorridendo leggermente nel vedermi così indifesa ed impotente davanti a lui.
Si avvicina sempre di più a me, facendo sfiorare delicatamente le nostre labbra, ma stavolta non perde tempo, e fa scontrare lentamente le sue labbra contro le mie, con un delicatezza ed una dolcezza disarmante, facendomi provare uno strano formicolio allo stomaco, per niente fastidioso, anzi, quasi piacevole.
I miei battiti accelerano ancora di più, è come se il mio cuore volesse fuoriuscire dal mio petto e correre da lui.
Dopo qualche secondo si allontana lentamente dalle mie labbra, ponendo troppo presto la parola "fine" a questo momento.
Serro gli occhi, con la paura che tutto questo sia stato solo un sogno, dalla quale non voglio svegliarmi.
Prendo un bel respiro, cercando di calmarmi da sola, sentendo il mio corpo tremare dopo questo contatto quasi idilliaco.
Apro lentamente gli occhi, puntando il mio sguardo nel suo, intento ad osservarmi, fermo ad un palmo dal mio viso.
- copia anche questo..- dice in un sussurro, con voce bassa e roca, sfidandomi nel copiarlo anche in questo gesto così inaspettato, ma tanto desiderato, forse da entrambi.
Rimango in silenzio davanti alle sue parole mantenendo il mio sguardo fisso nel suo, mentre cerco di raccogliere tutto il coraggio che ho in corpo per usarlo in questo preciso istante.
Se questo è il metodo che ha intenzione di usare per avere una prova concreta del mio interesse nei suoi confronti, allora ha centrato in pieno il bersaglio.
Con uno scatto poso le mie mani sul suo viso, e lo avvicino velocemente a me, facendo scontrare nuovamente le nostre labbra.
Ricambia subito il bacio, assecondando la mia scelta, e posa una mano sulla mia schiena, tirandomi delicatamente verso di se, facendo combaciare i nostri corpi, in questo momento carichi di elettricità.
Gli accarezzo delicatamente il viso mentre sento le mia gambe cedere sotto questo contatto, tanto semplice quanto bello.
La mia mente è completamente annebbiata dal contatto idilliaco ed intimo dei nostri corpi, delle nostre labbra, ma non si tratta di un "intimo" inteso in senso volgare ed erotico, ma in senso dolce, questo è uno di quei contatti che tramite lo sfiorarsi di corpi, senti che anche il tuo cuore e la tua anima vengono sfiorati.
Mi allontano lentamente dalle sue labbra appena sento il respiro mancarmi ed abbasso subito lo sguardo sotto di noi, sentendo questa tremenda paura incombere su di me, paura di aver sbagliato qualcosa, alla fine questa è la prima volta per me che provo queste emozioni, così forti e destabilizzanti.
Riprendo fiato mentre la distanza tra di noi non diminuisce, nonostante il momento sia finito, le nostre labbra continuano a sfiorarsi tra di loro, mentre i nostri corpi rimangono incollati l'uno all'altro.
Sento le braccia cedere dopo tutta la frenesia di questo momento e lasciano la presa sul suo viso. Poso una mano alla base del suo collo mentre l'altra scende un po' di più, fermandosi sul suo petto, cercando un appoggio sicuro su cui poter reggermi.
Mi sento così tremendamente fragile ed impotente davanti a tutto ciò.. davanti a lui.
Una mano si posa sulla mia guancia, facendo intrecciare le sue dita tra i miei capelli.
Mi accarezza delicatamente il viso cercando di richiamare a se il mio sguardo, ed i miei occhi che non tardano ad eseguire l'ordine, sentendosi schiavi del suo volere.
Mi guarda intensamente negli occhi, come se avesse capito questa mia tremenda paura di sentirmi così invulnerabile con lui, e mi rassicura dolcemente, sorridendo sulle mie labbra.
Mi scappa involontariamente un piccolo sorriso, sentendo la sua felicità propagarsi anche dentro di me.
Cerco di nascondermi dal suo sguardo, voltando leggermente il viso, mentre le mie guance vanno letteralmente in fiamme.
Mi spinge delicatamente a tornare a guardarlo, girandomi leggermente il viso verso di se, e con un piccolo scatto fa scontrare nuovamente le nostre labbra, intrappolandomi in questa trappola quasi mortale per me.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora