Capitolo 6

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Dopo minuti e minuti interminabili di viaggio superiamo finalmente il rif, arrivando al sicuro ed un'ora prima dell'inizio dell'eclissi.
Risaliamo in superficie, rallentando la velocità, in modo tale che l'ilu malconcio possa riposarsi un po' e non sforzare ancor di più la pinna ferita.
Risalendo in superficie il corpo dello straniero entra di nuovo in contatto con il mio, facendomi rabbrividire all'istante per il fastidio che mi sta creando.
Sospiro silenziosamente, tremendamente infastidita da questo contatto non richiesto e non voluto soprattutto.
Ci avviciniamo lentamente al villaggio, e Lo'ak allunga una mano verso il suo ilu, accarezzandolo dolcemente.
Guardo la scena con la coda dell'occhio, vedendo finalmente un po' di compassione da parte sua per il suo amico ferito.
- starai meglio..- sussurra continuando ad accarezzare e rassicurare la povera bestia ferita.
Ritorna in posizione eretta con una mano ancora avvinghiata intorno al mio bacino.
Sento le sue dita muoversi delicatamente sulla mia pelle, compiendo dei minuscoli movimenti, quasi impercettibili, ma che a me infastidiscono da morire.
Una strana sensazione di bruciore inizia a farsi sentire proprio nel punto che le sue dita sta accarezzando, facendomi rabbrividire leggermente.
Presa alla sprovvista da questa strana sensazione di bruciore poso una mano sulla sua, e con uno strattone allontano il suo braccio dalla mia vita.
Ridacchia divertito dal mio gesto, alzando gli occhi al cielo, e lo sento scuotere leggermente la testa.
Ci avviciniamo sempre di più alla riva e mi butto subito in acqua, nuotando verso la terra ferma, lasciando lo straniero da solo sul mio ilu.
Risalgo velocemente in superficie e sulla riva vedo Neteyam discutere animatamente con mio fratello e il suo gruppo di amici idioti.
Corro subito verso di loro, uscendo velocemente dall'acqua, e appena sono abbastanza vicina a lui, poso una mano sulla spalla di Neteyam, e lo allontano da mio fratello, mettendomi tra i due, pronta a fare il cazziatone più grande che mio fratello avrà mai nell'intero arco della sua vita.
- tu sei un pazzo!- urlo contro Aonung e lui rimane stupito dal vedermi spuntare all'improvviso al posto che fino ad un millesimo di secondo fa era occupato da Neteyam.
Lo'ak arriva finalmente a riva e suo fratello gli va incontro, pronto ad ispezionarlo per vedere se ha graffi o ferite varie.
- come ti viene in mente di portarlo fuori dal rif?!- dico puntando il dito contro Lo'ak, che sentendosi preso in causa si avvicina subito per sentire, liberandosi dalle grinfie del fratello, che vedendo tornare il gruppetto senza di lui si è preoccupato da morire.
Aonung guarda subito in cagnesco il ragazzo che per fortuna è tornato senza nemmeno un graffio.
- è inutile che lo guardi così! la colpa è tua!- dico spintonandolo leggermente, cercando di far cadere di nuovo la sua attenzione su di me.
- e se gli succedeva qualcosa? ah?!- urlo aggredendolo letteralmente -sai che fine avresti fatto?!- urlo ancor di più, per fargli capire che ha sbagliato.
- siete degli incoscienti!- dico puntando il dito su tutto il suo gruppetto di piccoli teppisti.
Uno dei suoi amici fa per prendere la parole, ma lo zittisco subito, facendogli segno di stare zitto con il mio sguardo assassino.
- andatevene, subito!- dico con tono duro verso i suoi amici, che leggermente intimoriti da me e dalla mia rabbia si allontanano da noi borbottando e lamentandosi.
- la smetti di fare la pazza?!- mi urla contro mio fratello, pensa di calmarmi comportandosi così? che illuso..
- la pazza?! forse tu non ti rendi conto di cosa stavi per combinare!- urlo di conseguenza, mentre i due fratelli restano fermi in disparte a guardarci.
- è stata colpa mia Nay, non prendertela con lui! ho insistito io sul farmi portare fuori dal rif!- dice il ragazzino avvicinandosi a noi, cercando di proteggere mio fratello dalla mia rabbia. Come si capovolgono facilmente le posizioni qui..
Mio fratello si gira di scatto verso di lui, sorpreso dal fatto che stia cercando di prendersi le colpe al posto suo.
- non prenderti le colpe al posto suo!- esclamo cercando di tirarlo fuori da una situazione scomoda, in cui si sta infilando da solo.
- e anche se fosse andata così, non doveva lasciarti lì da solo!- esclamo trovando una piccola pecca nel suo tentativo disperato di far finire velocemente la discussione.
Nel frattempo arriva verso di noi, correndo il più velocemente possibile, la nostra sorellina, preoccupata come non mai.
Si ferma a qualche passo da noi con il fiato corto, e ci guarda spaventata, non abbiamo mai litigato così duramente tra di noi fino ad ora.
- sei consapevole di ciò che hai fatto? te ne stai pentendo almeno un po'?- chiedo nella speranza che capisca il perché io stia reagendo così duramente nei suoi confronti.
- devi crescere Aonung!- il suo sguardo si spegne all'istante, ho toccato il suo punto debole, il suo orgoglio, cattiva mossa da parte mia.
- a te cosa importa che io diventi più maturo?! tanto sarai tu il capo quando papà morirà!- urla rinfacciandomi il fatto di essere la primogenita e che quindi tutti i doveri, le preoccupazione, le decisioni, ricadranno su di me un giorno e non su di lui, come se tutto ciò gli desse la libertà di essere un bambino capriccioso ed infantile per tutto il resto della sua vita.
- il popolo deve ringraziare la grande madre che sia nata io prima di te!- urlo ancora più arrabbiata di prima e le sue labbra si schiudono, sentendosi ancora più ferito dalle mie parole.
- nata prima tu? sei completamente diversa da noi- dice afferrando la mia mano con forza, portandola davanti ai miei occhi -non sappiamo neanche se possiamo considerarti una vera sorella!-
I miei occhi si spalancano e sento il mio cuore spezzarsi, usare una mia insicurezza contro di me? Questa è cattiveria pura, non si dovrebbe fare neanche con il peggior nemico una cosa del genere.
Il respiro di tutti si mozza all'istante, e puntano il loro sguardo sorpreso e scioccato su di me, aspettando con ansia e preoccupazione di vedere la mia reazione.
La mente mi si offusca completamente, la vista mi si annebbia, in sangue mi ribolle nelle vene ed il mio battito accelera notevolmente.
La mia mano si chiude in un pugno ben stretto che si scaglia velocemente contro il viso di mio fratello, facendolo cadere a terra dolorante.
Non vedo neanche come sta che prendo e me ne vado, allontanandomi da lui e dal villaggio, presa da una rabbia che mi priva della capacità di ragionare.
- Nay!- sento qualcuno richiamarmi ma non ho intenzione di fermarmi, voglio stare da sola.
- Nay fermati!- la voce si avvicina sempre di più e delle mani si posano sulle mie spalle, facendomi girare velocemente su me stessa, mettendomi faccia a faccia con il ragazzo che ho riportato a casa poco fa.
Ringhio contro di lui mostrando non solo i miei denti appuntiti, ma anche tutta la rabbia che ho in corpo in questo momento, ma Lo'ak non sembra per niente intimorito da questa mia reazione, rimanendo indifferente davanti a tutto ciò. Con una mossa veloce levo le sue mani dalle mie spalle, liberandomi dalla sua presa e continuando a ringhiargli contro.
- non mi fai paura Nay- dice mostrandosi sicuro di se e per niente intimorito.
Vedo arrivare suo fratello da dietro le sue spalle, che corre velocemente verso di noi, più precisamente verso di me.
Si ferma al fianco del fratello, mettendomi così al vertice di questo strano triangolo. Il suo sguardo passa da me a suo fratello, che continuo a guardare con sguardo omicida, mentre Lo'ak, invece, sembra del tutto tranquillo.
Neteyam cerca di avvicinarsi a me, ma ringhio anche contro di lui, non faccio differenze tra uno e l'altro, entrambi devono starmi lontano.
Mette lentamente le mani davanti a se, facendomi capire che non ha cattive intenzioni e che vuole solo aiutarmi.
Mia sorella arriva correndo verso di noi e si ferma al affianco di Lo'ak, posando una mano sul suo braccio, guardandolo dal basso
Si avvicina al suo orecchio, alzandosi sulle punte, e gli sussurra con il fiato corto che ha riportato nostro fratello al villaggio, e che ora sta bene ed è al sicuro, molto probabilmente intende dire al sicuro da me e dalla mia rabbia.
- Nay.. guarda me- dice Neteyam riportando la mia attenzione su di lui, mettendo due dita davanti ai miei occhi, portandole lentamente davanti al suo viso, facendomi segno di guardarlo, mente i miei occhi seguono automaticamente le sue dita e le sue indicazioni.
Si avvicina ancora di più a me mentre il mio cuore non ha ancora intenzione di far diminuire i miei battiti, fin troppo accelerati.
Una delle sue mani si posa delicatamente sul mio braccio, e subito gli ringhio contro, per niente d'accordo con questo contatto per niente desiderato.
- respira Nay..- dice con tono dolce, cercando di tranquillizzarmi e di farmi ritornare in me.
Si avvicina ancora di più a me spostando la mano dal mio braccio alla mia schiena, avvolgendo lentamente il mio corpo con il suo braccio.
Ringhio di nuovo, non riuscendo a rendendomi conto che sta solo cercando di aiutarmi.
- respira..- dice con tono calmo, fermandosi completamente per qualche secondo, per poi continuare ad avvicinarsi lentamente a me.
Seguo le sue direttive, cercando di respirare il più possibile e di calmarmi da sola, ma mi risulta quasi impossibile da fare, sembra che io non ci riesca.
Mi stringe a se, chiudendomi in una sorta di abbraccio "curativo", con l'intento di farmi capire che non vuole farmi del male e che posso fidarmi di lui.
Con una mano mi accarezza delicatamente i capelli, e spinge con gentilezza la mia testa a posarsi sul suo petto, ed io, ormai inerme sotto questo tocco così delicato, mi faccio guidare dai suoi gesti e dalle sue parole.
- segui il mio respiro..- mi dice con un filo di voce, cercando di far calmare anche il mio respiro affannoso, e di conseguenza anche i miei battiti.
Chiudo gli occhi e seguo il suo respiro, soffermandomi sull' ascoltare i battiti del suo cuore, che sono quasi regolari e precisi.
Mi lascio trasportare dal senso di calma che mi sta trasmettendo, e stringo, con un po' di timore e paura, le braccia intorno al suo busto, posando delicatamente le mie mani sulla sua schiena. Lo sento sussultare leggermente sotto il mio tocco ed i suoi battiti accelerano all'improvviso.
Alzo la testa verso di lui, guardandolo dal basso, stranita da questa sua reazione così inaspettata, e lui china leggermente il capo verso di me, facendo incrociare i nostri sguardi. Una strana sensazione di calore alle guance viene a farmi visita, ed è talmente nuova ed inaspettata come sensazione per me, che quasi mi spavento di cosa è capace di farmi provare il mio corpo.
Mi allontano di colpo dal suo corpo, spaventata da questa sensazione così nuova per me, ponendo fine a questo abbraccio.
Mi guarda anche lui sorpreso, forse dalla mia reazione così impulsiva ed improvvisa o forse dalla reazione che ha avuto il suo corpo ed il suo cuore sotto il mio tocco.
Il mio sguardo si posa velocemente dietro le sue spalle, cadendo su suo fratello, che mi guarda con aria indifferente mentre si morde avidamente l'interno guancia, creando così una piccola fossetta sul suo viso.
Distoglie per qualche secondo il suo sguardo dal mio, facendo una smorfia infastidita, per poi tornare a guardarmi negli occhi.
Distolgo lo sguardo dal suo, non sentendomi più in grado di sostenerlo e lo poso su Neteyam, che mi guarda evidentemente preoccupato per me.
Il mio istinto mi dice di allontanarmi il più velocemente possibile da loro, ed io decido di ascoltarlo, dileguandomi con un semplice "sto bene" tirato fuori con molta forza.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora