Capitolo 32

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- vieni qui, forza!- esclama mia madre ordinandomi di raggiungerla il prima possibile
- mamma devo andare- dico facendole capire che ho fretta, ho la battuta di caccia con papà tra mezz'ora e mi devo ancora preparare e sistemare tutto.
- tu non vai da nessuna parte, oggi sei mia!- esclama sorridendo soddisfatta, facendomi segno di sedermi ed ascoltarla.
- mamma devo andare a caccia, papà mi sta aspettando!- dico cercando di farle capire che veramente ho un altro impegno adesso e non posso darle attenzione.
Punta il suo sguardo assassino su di me, bloccandosi completamente davanti alle mie parole -ho detto siediti- sibilla a denti stretti con tono minaccioso.
Deglutisco rumorosamente ed eseguo il suo ordine senza fare un fiato, sedendomi velocemente per terra, incrociando le gambe sotto di me.
Inizia a parlare ininterrottamente, senza prendere mai fiato o fermarsi, e continua così per almeno un ora.
- oddio mamma, basta ti prego!- esclamo piagnucolando leggermente, sentendo la testa scoppiare mentre mi massaggio leggermente le tempie con due dita.
Mi tiene intrappolata qui, ferma ad ascoltare i suoi consigli su come essere una brava moglie, tutte le varie procedure che dovremmo fare io e Neteyam per consolidare al meglio il legame, eccetera.
Da quando papà le ha detto della mia scelta qualche giorno fa, lei si è messa subito all'opera, felice come non mai che io, seppur involontariamente, stia seguendo la sua tabella di marcia.
- Nay tu non ti muoverai di qui fino a quando non lo dirò io!- esclama iniziando a camminare avanti ed indietro davanti ai miei occhi.
Sbuffo silenziosamente per evitare di farmi sentire da lei e di farla arrabbiare.
- Nay!- sento la voce di mio padre richiamarmi, e le mie orecchie si rizzano per la felicità di sentire che qualcuno sia venuto finalmente a salvarmi dalle grinfie di mie madre.
Dopo qualche secondo lo vedo entrare nella nostra capanna ed esordire con un "finalmente ti ho trovata!", ma la sua felicità scompare appena mi vede seduta ed intrappolata qui sotto ordine di mamma.
- che state combinando?- chiede abbastanza confuso mentre io lo prego con lo sguardo di salvarmi e portarmi via da qui.
Da dietro le sue spalle compare all'improvviso la figura dello straniero, con la divisa da volo indosso ed arco e frecce in mano.
Mi guarda spaesato, sapendo che io a quest'ora sarei dovuta essere in mare aperto a cacciare e non qui seduta nella mia capanna.
- ah perfetto! che tempismo perfetto- esclama mia madre battendo leggermente le mani mentre si avvicina velocemente al ragazzo, lo prende per un braccio e lo trascina verso di me.
Gli chiedo scusa con lo sguardo, sapendo che non era questo il piano per la sua giornata.
- siediti ragazzo- esclama tutta sorridente, facendogli segno di sedersi al mio fianco, mentre lei si allontana da lui.
Mi rivolge uno sguardo interrogativo, guardandomi dall'alto, volendo sapere cosa diavolo stia succedendo qui, ed io gli rispondo con un'alzata di spalle, non sapendo cosa dirgli.
Mia madre si gira di nuovo verso di noi, e vedendo ancora il ragazzo in piedi, il suo sorriso scompare.
- ho detto siediti Neteyam- dice con tono severo e minatorio, costringendolo a sedersi.
Sentendo il suo tono così duro ed autoritario il ragazzo segue i suoi ordini, sedendosi al mio fianco, lasciando per terra arco e frecce.
- ma che succede?- mi chiede in un sussurro sporgendosi leggermente verso di me mentre si alza gli occhiali protettivi dalla fronte.
- allora!- esclama mia madre intenta a tornare al nostro discorso di partenza ed io faccio segno al ragazzo di aspettare.
- prevedo una lunga giornata..- sussurro parlando tra me e me mentre sbuffo sonoramente.
Torna subito a parlare di matrimonio, legami, come mantenere un rapporto stabile e duraturo, mentre sia noi due, che mio padre, la guardiamo straniti. Mia madre non è il tipico soggetto che si elettrizza per certe cose, ma se riguarda me a quanto pare lo diventa.
Ad un certo punto esce fuori l'argomento "bambini" ed i vari metodi che ci vuole consigliare per aumentare la mia fertilità.
- tesoro!- urla mio padre riprendendola, di certo non è una discussione a cui vorrebbe assistere, e ne tantomeno Neteyam o io.
- che c'è?!- chiede infastidita girandosi velocemente verso suo marito che l'ha nuovamente interrotta.
- prima rimane incinta e meglio è!- esclama come se non si ricordasse quanto mio padre sia geloso di me e di Tsireya, cioè le sue due figlie femmine, della quale non vorrebbe sapere niente della loro vita sessuale e ricordarle come le sue eterne ed innocenti bambine.
- se non vuoi sapere allora va via!- esclama invitando mio padre ad uscire se non vuole assistere al discorsetto che sta per farci.
- Ronal, mi sembra esagerato- dice mio padre cercando di farla ragionare e di liberarci da questa brutta situazione.
- no Tonowari, i ragazzi devono sapere come si fa! non possono vacillare nel buio!- esclama difendendosi dalle accuse di suo marito.
- a meno che loro non lo sappiamo già ovviamente- dice alzando le spalle con fare indifferente.
- mamma!- esclamo alzando la voce, sentendomi tremendamente in imbarazzo, mentre le mie guance vanno completamente a fuoco ed il ragazzo al mio fianco rimane in silenzio, inerme davanti a tutto ciò, anche lui in completo imbarazzo.
- già lo sapete?- chiede ingenuamente e lo sguardo di entrambi cade su di noi, che ormai abbiamo cambiato colore per via dell'imbarazzo.
Mi sbatto velocemente una mano sulla fronte, volendo sparire dalla faccia di Pandora, sotterrarmi in fondo all'oceano e non tornare mai più.
- no.. mi rifiuto di voler sapere determinate cose- esclama mio padre sbattendosi le mani sulle gambe con fare indignato.
- non ho intenzione di far passare a nostra figlia l'inferno che abbiamo passato noi!- esclama mia madre prendendosela con lui, ricordandogli quanto hanno sofferto a causa della momentanea infertilità di mia madre.
- è ancora piccola per certe cose!- esclama rispondendo a tono mio padre.
- è piccola per sapere certe cose ma per sposarsi no?!- gli urla contro mia madre, facendogli notare l'incoerenza delle sue parole.
- secondo te non sa già come sono stati concepiti i suoi fratelli?!- esordisce continuando il suo discorso, puntando un dito contro di me.
- non ci posso credere..- sussurro nascondendo il viso tra le mani, morendo letteralmente dalla vergogna.
Sposto leggermente il mio sguardo sul ragazzo al mio fianco, che guarda incredulo la scena dei miei genitori che continuando a discutere sul fatto se io sappia come venga concepito un bambino o meno.
Gli picchietto leggermente un dito sulla spalla, ed appena posa il suo sguardo su di me, gli faccio segno, con un cenno della testa, verso l'uscita della mia capanna.
Con la lingua dei segni, o delle "dita" come la chiama lui, gli dico "andiamo via" e lui annuisce leggermente.
Si tira su lentamente e rimane chinato mentre entrambi iniziamo a gattonare via, nella speranza che non ci becchino, ci manca solo una bella ramanzina adesso.
Appena superiamo l'uscio della porta ci tiriamo su ed iniziamo a correre, scappando letteralmente a gambe levate dai miei genitori e la situazione scomoda in cui ci trovavamo.
Arriviamo dall'altra parte del villaggio, raggiungendo finalmente la spiaggia, mi giro un'attimo in dietro, con il fiato corto, controllando che non se ne siano accorti e che non ci abbiano seguiti soprattutto.
Tiro un sospiro di sollievo e torno a guardare davanti a me, ma appena la mia testa si gira sento delle labbra posarsi violentemente sulle mie, ritrovandomi intrappolata in questo bacio quasi rubato, dal quale non voglio scappare.
Fa per allontanarsi da me ma poso velocemente una mano sul retro del suo collo, tirandolo ancora di più verso di me, opponendomi alla sua decisione di far finire il contatto tra le nostre labbra, costringendolo a rimanere attaccato a me per qualche altro secondo.
Mi allontano lentamente da lui, con gli occhi ancora chiusi, e poso la mia fronte sul suo petto, sfinita da tutto quello da cui siamo appena scappati.
- scusami.. non dovevi assistere a tutto questo- dico con voce flebile, dispiaciuta per lui che si è ritrovato in una situazione scomodissima contro la sua volontà.
- non fa niente.. alla fine è stato quasi divertente!- esclama ridacchiando leggermente mentre mi avvolge le spalle con un braccio, stringendomi a se, per poi posare un piccolo bacio tra i miei capelli.
- divertente?!- esclamo stranita -io mi vorrei sotterrare tutt'ora per ciò a cui ho assistito!- continuo con tono ovvio, come se l'opzione "divertente" non esistesse nel mio vocabolario al momento. Ci incamminiamo lentamente lungo la riva, camminando l'uno al fianco dell'altro, mentre io sono ancora intrappolata sotto il suo braccio.
- sotterrare?- chiede continuando a ridacchiare mentre mi guarda con la coda dell'occhio dall'alto dei suoi quaranta centimetri in più.
- si! mi sarei andata a scavare volentieri una fossa sul fondale e sarei rimasta lì per il resto dei miei giorni!- esclamo illustrandogli il piano di evasione che mi ero costruita da sola nella mia mente.
Davanti alle mie parole smette di ridacchiare ed inizia a ridere di gusto, rendendosi conto di quanto in basso era arrivato il mio livello di sopportazione davanti a quella conversazione.
- dai, tua madre che ti trattiene per parlare del matrimonio è divertente.. mi sono trattenuto agli estremi pur di non scoppiarle a ridere in faccia mentre parlava- esordisce mentre io gli stringo un braccio intorno alla vita, utilizzandolo come punto di appoggio e di sostegno.
- fino a due settimane fa dovevamo fare tutto con calma e tranquillità, ed adesso sono tutti talmente tanto esaltati ed eccitati dalla cosa che già stanno organizzando tutto! Mia madre sembra essersi completamente dimenticata che tra un po' dovrebbero arrivare i Tulkun!- esclamo con tono stranito, mia madre conta i giorni, le ore ed i minuti nella speranza che tornino il prima possibile, ma con l'annuncio della nostra scelta se n'è completamente dimenticata.
- questa cosa del legame, del matrimonio, dei bambini le sta dando alla testa!- esclamo sbuffando sonoramente ed il ragazzo inclina leggermente il braccio che ha sulle mie spalle, facendo arrivare la sua mano vicino al mio viso, iniziandomi ad accarezzare delicatamente la guancia con le nocche.
- beh.. almeno è felice per la scelta che hai fatto!- esclama con tono soddisfatto indicandosi da solo con una mano.
Alzo il mio sguardo su di lui, guardandolo subito male, ma un piccolo sorriso mi nasce subito sulle labbra, increspandole leggermente
- ha sempre tifato per te- dico ammettendo davanti a lui una verità che ho scoperto da sola, senza che lei mi dicesse niente.
- davvero?- chiede abbastanza sorpreso, mia madre non fa notare niente a nessuno quando prova simpatia per una determinata persona.
- ho beccato mia sorella mentre le raccontava tutto quello che succedeva tra me e te, ovviamente di nascosto da me, e dovevi vedere com'era felice- esclamo rivelandogli questo piccolo segreto, che non ho confessato neanche a Tsireya.
- chi? tua madre o Tsireya?- chiede abbastanza confuso, corrugando leggermente le sopracciglia.
- entrambe- rispondo dopo averci pensato per qualche secondo, e lui mi guarda sorpreso.
La sua espressione cambia in un secondo, diventando da sorpresa a fiera di se, mentre gonfia leggermente il petto, assumendo l'aria da "adesso sono invincibile".
- almeno adesso posso stare sicuro che non cambierai idea su di me, se piaccio a tua madre significa che adesso sono diventato intoccabile- esclama con tono fiero, mi scappa subito una piccola risatina e con una piccola spinta lo allontano leggermente da me, divertita dalle sue parole.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora